Per cominciare Le vie della storia Asset ID: 7 ( ) sta-audlet-le-vie-della-storia-duec70.mp3 Audiolettura Il rafforzamento degli Stati nazionali Nel Duecento l’Europa cambia profondamente: il Papato e l’Impero, che si erano scontrati a lungo nei secoli precedenti, sono ormai deboli. Nel 1309 il papa lascia Roma per trasferirsi nel Sud della Francia, ad Avignone. La favorisce lo sviluppo di alcune nazioni europee: in particolare, e , Stati indipendenti sotto la guida di un re, si rafforzano. crisi dei grandi poteri Francia Inghilterra L’ è invece frammentata politicamente. Nelle città del Nord e del Centro, guidate da organismi politici autonomi, i , si susseguono governi che appoggiano o il pontefice (i cosiddetti , ) o l’imperatore (i cosiddetti , ). Il Sud, invece, diventa terreno di conquista per le potenze straniere: la dinastia di origine francese degli si stabilisce a Napoli, mentre la Sicilia, controllata dagli , diventa spagnola. Italia Comuni guelfi 1 ghibellini 2 Angiò Aragonesi Merlo guelfo del Palazzo Pubblico di Siena, 1293-1344. 1. Merlo ghibellino del Castello di Vigevano, metà XIV secolo-fine XV secolo. 2. Tradizionalmente si può identificare l’orientamento politico di una città guardando l’architettura delle decorazioni a coronamento degli edifici pubblici, dei castelli o delle mura cittadine, i cosiddetti : sono se la città era guelfa, a se era ghibellina. merli rettangolari coda di rondine Lo sviluppo delle città italiane Anche se l’Italia è divisa politicamente, fino a tutta la prima metà del Trecento le , soprattutto al Nord e al Centro, sono spesso ricche ed espandono i propri territori. Per svolgere i loro compiti, i governi e le amministrazioni cittadine hanno bisogno di , come il ( ), che deve ospitare le assemblee popolari e servire da residenza per i magistrati eletti. città nuove tipologie di edifici palazzo comunale 3 Proprio in una città italiana, a , nasce nel 1088 la ( ): nel Duecento l’insegnamento universitario si diffonde in tutta Europa, sostituendo le scuole dei monasteri. L’università di Bologna si specializza nello studio delle leggi dell’antica Roma, che sono adattate alle nuove esigenze dei Comuni italiani. Bologna prima università 4 Palazzo Pubblico, esterno, dal 1281. Piacenza. 3. Il Palazzo Pubblico di Piacenza ha una al piano terra che serviva per le assemblee e per il mercato, mentre le grandi finestre al piano superiore illuminavano le . In alto l'edificio è coronato da merli ghibellini, a indicare l’orientamento politico della città, fedele all’imperatore. loggia aperta stanze per i magistrati , frammento della tomba di Giovanni da Legnano, 1383. Bologna, Museo Civico Medievale. 4. Pierpaolo e Jacobello dalle Masegne L’insegnamento all’università di Bologna , La raffigurazione di questa ricorda una classe di oggi, con gli studenti che seguono, più o meno attentamente, il maestro. lezione universitaria La peste del Trecento Lo sviluppo delle città italiane si interrompe bruscamente alla metà del secolo: tra il e il 1353 una feroce epidemia, chiamata , uccide in Europa quasi un terzo della popolazione, causando profondi mutamenti nella sensibilità religiosa e nella vita economica e politica dei Paesi colpiti. Non solo la società, ma anche l’arte esce da questa esperienza irrimediabilmente segnata: le città, impoverite, interrompono per anni la commissione di edifici e opere d’arte e molti artisti al culmine della loro carriera, come i fratelli senesi Pietro e Ambrogio Lorenzetti, muoiono a causa della peste. 1348 peste nera L’Europa alla fine del Duecento LEGGI LA CARTA Osservando questa carta dell’Europa occidentale è evidente come, mentre Francia e Inghilterra si stanno costituendo come Stati indipendenti e unitari, l’Italia viva ancora una situazione di profonda frammentazione politica. all'arte dalla storia Dopo il 1348 la peste tornò in modo ricorrente in Italia e divennero frequenti le raffigurazioni legate alla malattia, come il cosiddetto , con uno scheletro che si slancia trionfante su uomini e donne atterriti. Trionfo della Morte Nella scena sono presenti anche un papa, un vescovo, un frate, un uomo ricco. Riesci a riconoscerli dai loro cappelli? Che significato assume il fatto che la Morte travolga individui così potenti? , 1446 circa, affresco staccato. Palermo, Galleria regionale di Palazzo Abatellis. Trionfo della Morte >> pagina 172 Le vie dell’arte Il Gotico: perché si chiama così? L’arte che si impone in Europa tra la metà del XII secolo e il XIII secolo è chiamata . Nasce in intorno al e presto si diffonde nel resto del continente, arrivando anche in Italia ( ). In realtà il nome “Gotico” viene introdotto solo molto tempo dopo, intorno al 1550, con una : i Goti erano infatti una delle popolazioni barbariche che avevano causato il crollo dell’Impero romano, e quindi per gli uomini del Cinquecento definire gotica l’arte di questo periodo significava considerarla un’arte “barbarica”, che aveva dimenticato le caratteristiche più importanti dell’arte classica ( ). Gotico Francia 1140 5 valutazione dispregiativa 6 Oggi gli storici dell’arte continuano per praticità a usare il termine, ma senza alcuna valutazione negativa, sottolineando invece gli elementi di innovazione di questo nuovo stile. Veduta del deambulatorio del coro coperto da volte a ogiva, 1144 ca. Saint-Denis (Parigi), chiesa abbaziale. 5. Nel 1140 Suger, abate benedettino coltissimo e potente, dà inizio alla ristrutturazione della , nei pressi di Parigi. Concepisce uno spazio nuovo, che diventerà il modello delle chiese gotiche prima in Francia e poi in tutta Europa. Chiesa di Saint-Denis Duomo di Siena, dettaglio della decorazione della facciata, 1284-1297. 6. Uno dei più evidenti elementi di innovazione nell’arte gotica, in Italia, è la con cui sculture tridimensionali si inseriscono nell’architettura. maggiore libertà Nuovi committenti: la borghesia cittadina Nelle città in crescita, i nuovi protagonisti sono , cioè gli artigiani, i mercanti e i professionisti (medici, giudici, banchieri ecc.), che non abitano più vicino ai castelli dei nobili, ma nei “borghi” delle città. i borghesi In tutta Europa nascono le , associazioni che raggruppano i cittadini in base alle diverse professioni e che contribuiscono a cambiare il volto delle città: spesso, infatti, e finanziano le , che diventano non solo un simbolo religioso, ma anche di progresso tecnologico e di ricchezza. corporazioni o arti commissionano grandi opere artistiche cattedrali cittadine La nuova arte degli ordini mendicanti Nel Duecento cambia anche la religiosità: Domenico, proveniente dalla Spagna, e Francesco, originario di Assisi, raccolgono intorno a sé due nuovi gruppi religiosi, e , che scelgono di vivere in povertà grazie alle elemosine dei fedeli e per questo sono detti “ ”. i domenicani i francescani ordini mendicanti A differenza dei monaci benedettini che abitano e lavorano in campagna, i frati domenicani e i francescani si stabiliscono , per diffondere il Vangelo nei nuovi centri abitati dai borghesi. Per raggiungere sempre più fedeli con la loro , usano non solo le parole, ma anche le : per questo commissionano ampie decorazioni murali o dipinti su tavola con storie della vita di Cristo, della Vergine e dei santi ( ). Nelle chiese italiane l’arte torna a raffigurare i personaggi e le loro vicende in modo , per coinvolgere il più possibile i fedeli. vicino alle città predicazione immagini 7 espressivo e chiaro , , 1292-1296. Assisi, Basilica di San Francesco, chiesa superiore. 7. Giotto Conferma della regola L’ordine francescano commissiona un nell’omonima basilica di Assisi, dove il santo è sepolto. Ne è autore Giotto, l’artista più importante e innovativo del Trecento. ciclo di affreschi dedicati a san Francesco Il Gotico ricorda Nasce in Francia intorno al 1140 nel campo dell’architettura La borghesia cittadina e gli ordini mendicanti sono nuovi committenti Pittura e scultura hanno maggiore naturalezza ed espressività Il tempo