il segna libro I santi e i loro attributi: identikit L’arte sacra è popolata dalle raffigurazioni dei santi. Per riconoscerli dobbiamo imparare quali sono i loro segni distintivi Accanto a Dio, alla Madonna, a Gesù e alle storie della sua vita narrate nei Vangeli, nell’arte sacra (e nelle pagine di questo libro!) troviamo moltissime raffigurazioni di santi. Sono uomini e donne che vissero la loro fede con eroismo, meritando la devozione dei fedeli, e che per questo furono “santificati” dalla Chiesa. Grazie alla “comunione dei santi”, cioè all’unione tra le loro anime e i fedeli, essi possono intercedere presso Dio per la salvezza degli uomini. Nell’arte sacra, a partire dal Medioevo, e per tutti i secoli a venire, i santi sono indicati con i nomi scritti, ma spesso sono dotati di segni distintivi che permettono di identificarli anche a chi non sa leggere. L’ (il termine, che deriva dal greco, significa “scrittura per immagini”) di molti santi, cioè il modo in cui sono rappresentati, si formò nel Medioevo, sulla base di narrazioni e di leggende. iconograf ia I santi più antichi sono i “ ”, uccisi dai pagani per la loro fede: per questo portano una fronda di palma e una corona, simboli di sacrificio e di vittoria, oltre agli strumenti del martirio. Il primo martire fu , che venne lapidato, e infatti è accompagnato da una o più pietre. Altri santi sono , che fu bruciato su una graticola; , accecata, che tiene gli occhi in mano; , accompagnata da un frammento della ruota che si spezzò durante la tortura; , col drago infernale che la inghiottì... e si potrebbe continuare a lungo. La credenza popolare associava ai vari tipi di martirio capacità di protezione: per esempio, trafitto dalle frecce, difendeva dalle epidemie che causavano bolle e bubboni su tutto il corpo. Si pregava Lucia per la vista, per i denti (che le cavarono nel martirio), , segnato dalla peste, per le piaghe, e via dicendo. martiri Stefano Lorenzo Lucia Caterina regina d’Alessandr ia Margherita Sebast ia no Apollon ia Rocco I , uomini e donne, indossano il loro abito ecclesiastico e occorre maggior attenzione per identificarli. Si riconoscono bene però , un santo “recente” (1181/82 – 1226), e i frati dell’ordine francescano da lui fondato, vestiti di un rustico saio marrone con un cordone. Tra i santi francescani, reca un giglio e , re di Francia, sul saio indossa il manto blu a gigli d’oro della dinastia degli Angiò. e i frati domenicani, invece, sono vestiti di bianco e nero. relig io si Francesco sant’Antonio da Padova san Ludovico Domenico , Giotto, 1330-1335 ca. Firenze, Museo Horne. Stefano , Bernardo Daddi, 1320-1330 ca. Firenze, Basilica di Santa Croce. Lorenzo Lucia , Simone Martini, 1313-1318. Assisi, Basilica di San Francesco, chiesa inferiore, Cappella di San Martino. Caterina regina d’Alessandria , Raffaello e aiuti, 1520 ca. Vienna, Kunsthistorisches Museum. Margherita Sebastiano Apollonia , Bartolomeo Vivarini, 1480 ca. Venezia, Chiesa di Santa Eufemia. Rocco , Maestro del  , XIV secolo. Roma, Museo di Palazzo Venezia. Francesco e Ludovico Dittico Sterbini , Alvise Vivarini, 1480 ca. Venezia, Museo Correr. Antonio da Padova Domenico