Per cominciare Le vie della storia Asset ID: 8 ( ) sta-audlet-le-vie-della-storia-quat80.mp3 Audiolettura Le Signorie italiane Nel Quattrocento, in Italia entra definitivamente in crisi il sistema dei liberi Comuni. Molte delle città del Nord e del Centro si trasformano in sedi di , piccoli Stati governati da un “signore” appartenente alla famiglia più influente e ricca, che esercita un , tramandato cioè per via ereditaria. Signorie potere dinastico Le Signorie, spesso in conflitto fra loro, trovano un assetto definitivo con la nel . Per circa quarant’anni detto il Magnifico, “signore” della Repubblica di Firenze, riesce con la diplomazia a mantenere un fra le alleanze, ma dopo la sua morte nel 1492 i contrasti riprendono e i monarchi stranieri varcano le Alpi per conquistare i territori italiani, approfittando della debolezza delle Signorie. pace di Lodi 1454 Lorenzo de’ Medici difficile equilibrio Le grandi monarchie nazionali europee Nel frattempo in Europa si rafforzano le grandi : Spagna, Francia e Inghilterra. Una florida economia, basata su artigianato e commercio, si sviluppa nelle (la regione settentrionale dell’attuale Belgio), dove si stabiliscono banchieri e mercanti italiani per i loro affari. monarchie nazionali Fiandre Nel 1453 un evento drammatico scuote l’Europa cristiana: i conquistano Costantinopoli, segnando la fine del millenario Impero romano d’Oriente. turchi Nuovi orizzonti Nel Quattrocento si fanno scoperte in tutti i campi, dalla medicina alla matematica, dalla geografia alla botanica. Verso la metà del secolo viene inventata la , che permetterà una circolazione sempre più vasta di testi scritti e immagini. stampa Iniziano in questo secolo i , anche per trovare nuove rotte per il commercio, vista l’espansione dell’Impero turco. Nel Cristoforo Colombo scopre l’ . viaggi di esplorazione via mare 1492 America L’Italia dopo la pace di Lodi LEGGI LA CARTA Le principali Signorie italiane sono: Milano prima sotto i Visconti e poi con gli Sforza, Mantova con i Gonzaga, Ferrara con gli Este, Rimini con i Malatesta, Firenze con i Medici, Urbino con i Montefeltro. Venezia è invece una repubblica retta dal doge. Lo Stato della Chiesa è governato dal papa, che nel frattempo ha riportato la corte pontificia a Roma. Al Sud, il Regno di Napoli è dal 1442 sotto la monarchia spagnola degli Aragona. all'arte dalla storia L’affresco monocromo rappresenta un finto monumento equestre. È un’opera pubblica, eseguita all’interno del Duomo di Firenze per celebrare il condottiero inglese John Hakwood, detto Giovanni Acuto, che era stato a capo delle truppe fiorentine ed era morto in città nel 1397. Di che colore è stato dipinto il monumento? Per quale motivo? Di quale materiale sembra fatto? , , 1436, affresco, 820x515 cm. Firenze, Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Paolo Uccello Monumento equestre a Giovanni Acuto >> pagina 209 Le vie dell’arte Firenze, culla del Rinascimento Ai primi del Quattrocento da prende le mosse una sorta di , che poi si diffonde in tutti i principali centri italiani: è il periodo noto come , che si sviluppa nel corso del Quattrocento (primo Rinascimento) e conoscerà il suo momento più alto nei primi decenni del Cinquecento, fra Firenze e Roma (Rinascimento maturo). Filippo architetto, scultore e pittore inaugurano la nuova stagione artistica. Alla base del Rinascimento c’è una , che con la sua ragione è considerato responsabile del suo destino, protagonista della storia, e in generale “misura di tutte le cose”. È una concezione rivoluzionaria, che segna la nascita dell’era moderna. Firenze “rinascita” delle arti Rinascimento Brunelleschi Donatello Masaccio nuova visione dell’uomo La riscoperta dell’Antico Si sviluppa così un’appassionata (Umanesimo), soprattutto greca e romana, in cui l’uomo con i suoi valori aveva sempre rivestito un ruolo fondamentale. Gli artisti, in stretto rapporto con letterati (umanisti) e committenti, osservano e collezionano reperti archeologici e compiono viaggi di studio a Roma. I modelli classici diventano un riferimento importante per elaborare un ( ). riscoperta della cultura classica linguaggio originale e moderno 1 , , 1411-1414, marmo, h 203 cm. Firenze, Chiesa (copia) e Museo di Orsanmichele (originale). 1. Nanni di Banco Quattro santi coronati La scultura è realizzata per l’Arte dei Maestri di Pietra e Legname, la corporazione che comprende, fra gli altri, architetti e scultori. Rappresenta quattro martiri cristiani. I personaggi , vestiti con tuniche e ampi mantelli, e hanno un atteggiamento solenne. L’opera prende a modello le statue romane. sembrano filosofi antichi L’uomo e il “suo” spazio L’arte rinascimentale vuole rappresentare la realtà in modo verosimile ma “migliorandola”. Si stabiliscono dunque norme precise per raffigurare l’uomo, la storia e la natura in composizioni unitarie e coerenti, impostate secondo una rigorosa ( ), che permette di raffigurare lo spazio tridimensionale sulla superficie piana in base a regole razionali. prospettiva 2 Le opere del Rinascimento esaltano la , basata sulla corretta anatomia e sull’armonia delle proporzioni, ma esaltano anche il singolo individuo attraverso la resa della e l’espressione dei . bellezza dell’uomo fisionomia sentimenti , , 1445 ca., tempera su tavola, 216x209 cm. Firenze, Gallerie degli Uffizi. 2. Domenico Veneziano Pala di Santa Lucia de’ Magnoli Sugli altari delle chiese, al posto del tradizionale gotico con il fondo dorato, si pongono pale quadrangolari raffiguranti la Madonna col Bambino circondata dai santi (tema detto Sacra Conversazione), in un’architettura attraversata da una luce naturale. La composizione è costruita grazie a una . polittico prospettiva geometrica >> pagina 210 Palazzi e città “razionali” Anche palazzi ( ), chiese e piazze vengono progettati secondo ideali di e concepiti in . 3 armonia ed equilibrio forme geometriche regolari Dal singolo edificio la riflessione degli umanisti si allarga anche al tema della ( ), che deve essere il risultato di una felice unione fra organizzazione razionale e proporzioni architettoniche. città ideale 4 , Palazzo Ducale di Urbino, dal 1462. 3. Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini Federico II da Montefeltro, signore di Urbino, fa realizzare un grandioso complesso, comprendente gli spazi privati del principe (fra cui lo studiolo, ancora esistente) ma anche quelli pubblici: il suo Palazzo Ducale sarà definito “ ”. un palazzo in forma di città , fine del XV secolo, tempera su tavola, 67,7x239,4 cm. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche. 4. Città ideale Il dipinto rappresenta la : gli edifici sono disposti secondo precise simmetrie lungo strade ortogonali, e l’insieme è regolato da princìpi razionali. veduta prospettica di una città ideale Commissioni private e arte di corte Continuando una pratica già iniziata nel Trecento, commissionano sempre più spesso opere d’arte destinate alle cappelle nelle chiese, ma anche alle loro residenze. Gli artisti sono inoltre chiamati a lavorare presso le : il signore diventa un , cioè un protettore, dell’ , a cui chiede di abbellire la propria dimora principesca e la città in cui risiede. Spesso il signore compone preziose, riunendo opere antiche e moderne in ambienti raffinati come gli , piccole stanze private con eleganti armadi e scaffali. imprenditori, mercanti e banchieri corti mecenate artista di corte collezioni studioli Nuovi temi, nuove tecniche Dalla cultura classica gli artisti riprendono temi e motivi che nel frattempo erano diventati rari o erano addirittura scomparsi. Fra questi, in particolare: il , il , la narrazione di , il , l’ (la rappresentazione di concetti astratti non legati a temi cristiani). Anche il , tanto importante nell’antichità, torna in rappresentazioni sacre e profane. ritratto mito eventi storici monumento equestre allegoria profana nudo Il Rinascimento fiammingo Negli stessi anni in cui a Firenze si elabora un’arte prospettica, gli artisti delle mettono a punto una caratterizzata da un luminoso naturalismo. Infatti, grazie alla tecnica della , i fiamminghi descrivono con la realtà, come attraverso una lente di ingrandimento. Alla “misura” italiana si contrappone ( ). Fiandre pittura empirica pittura a olio minuzia l’“occhio” fiammingo 5 , , pannello centrale del , 1478, olio su tavola, 253x608 cm (misure complessive). Firenze, Gallerie degli Uffizi. 5. Hugo van der Goes Adorazione dei pastori Trittico Portinari Nel 1483 dalle Fiandre giunge a Firenze il grandioso (qui riprodotto il pannello centrale)commissionato a Hugo van der Goes dal fiorentino Tommaso Portinari, direttore del banco Medici a Bruges. Quest’opera straordinaria influenza l’arte fiorentina per decenni con il suo e la sua . trittico naturalismo luce Il nuovo ruolo dell’artista L’artista, a capo di una bottega ben organizzata, assume una e può diventare persino un aristocratico, come Andrea Mantegna alla corte di Mantova, o un intellettuale, come Leon Battista Alberti, autore di trattati. Gli artisti con orgoglio le loro opere o vi introducono il proprio . posizione sociale elevata firmano autoritratto L'arte del Quattrocento ricorda Rinascimento significa rinascita delle arti: inizia a Firenze ai primi del Quattrocento Rinascimento italiano Riscoperta dell’arte antica Composizione impostata secondo regole razionali (prospettiva geometrica) Rinascimento fiammingo Realtà delle cose comuni Pittura a olio Il tempo