rinascimento scopri l’opera Piero della Francesca Federico da Montefeltro e Battista Sforza 1465-1472 circa   tempera su tavola   46x33 cm (ciascun pannello)   Federico da Montefeltro   Firenze, Gallerie degli Uffizi     Lettura d’opera – (Piero della Francesca) Dittico dei duchi di Urbino Che cosa sappiamo? I ritratti dei duchi di Urbino, Federico da Montefeltro e la moglie Battista Sforza, formano un , cioè un’opera composta da due parti. I pannelli in origine avevano un’ al centro, in modo da chiudersi e aprirsi come un libro: all’interno rimanevano i ritratti, mentre all’esterno si vedevano i trionfi dei duchi (carri allegorici con le virtù dei due personaggi) dipinti sul retro delle tavolette. dittico incornic ia tura snodabile È probabile che in un primo tempo Piero abbia eseguito solo il ritratto di Federico. A questo ha poi aggiunto l’effigie di Battista, a seguito della tragica morte della donna a soli 24 anni, pochi mesi dopo aver dato alla luce il primogenito Guidobaldo. I due ritratti formano un dittico Che cosa vediamo? Federico e Battista sono rappresentati di , uno schema che si rifaceva alle raffiguranti gli imperatori (del resto, l’altra parte del volto di Federico era stata sfregiata in un torneo). profilo medagl ie antiche Federico veste di rosso. Battista indossa un abito con i colori dello stemma dei Montefeltro, il nero e l’oro; porta gioielli preziosi e una complessa acconciatura. I profili dei due coniugi si stagliano contro il cielo luminoso, sullo sfondo di un paesaggio visto dall’alto, “a volo d’uccello”, disteso fino all’orizzonte azzurrino. I personaggi sono di profilo, come nelle medaglie Leggiamo l’opera I due ritratti sono unificati dal medesimo paesaggio, rappresentato in continuità tra le due tavolette, dalla medesima sorgente luminosa proveniente da destra, e dalla prospettiva centralizzata. I personaggi non manifestano sentimenti e, pur essendo uno davanti all’altra, non sembrano nemmeno guardarsi: il loro , fissato a eterna memoria, esprime calma e saldezza d’animo. volto immutabile La luce limpida trasforma i volumi in : per esempio, il cappello di Federico diventa una forma cilindrica. La luce, inoltre, mette in risalto i , vicini o lontani: le pietre preziose di Battista, le imperfezioni sul viso di Federico, così come, nel paesaggio, le mura turrite e le vele delle barche riflesse nell’acqua. forme g eo metriche dettagli Sono una sintesi tra pittura fiorentina e fiamminga