rinascimento Confronto Andrea Mantegna Cristo morto 1475-1478 circa tempera su tela 68x81 cm Milano, Pinacoteca di Brera Giovanni Bellini Cristo in pietà 1460-1465 circa tempera su tavola 86x107 cm Milano, Pinacoteca di Brera Che cosa sappiamo? Entrambe le opere rappresentano la : la Madonna, con Giovanni evangelista, piange sul corpo di Gesù suo figlio, morto crocifisso, prima che sia deposto nel sepolcro. Il soggetto è detto anche . P ie tà Comp ia nto leggiamo le opere Mantegna rappresenta Cristo morto adagiato su una lastra di pietra rossastra, semicoperto da un lenzuolo (il sudario), in attesa di essere unto con gli unguenti nel vaso in fondo a destra. Di lato, Maria, Giovanni e un’altra donna piangono. È il momento del rito della sepoltura, che si svolge in un interno buio. La composizione è dominata dal corpo livido di Gesù, inquadrato da un punto di vista leggermente rialzato, in uno sorprendente e vertiginoso. Mantegna ha corretto leggermente le proporzioni: ha ingrandito la testa e ridotto i piedi, che altrimenti avrebbero impedito di vedere il corpo. scorc io prospettico La luce fredda proviene da destra e crea , che scolpiscono le forme. È un’ e al tempo stesso spettacolare. forti contrasti ch ia roscurali immagine cruda il confronto completa Completa la descrizione della Pietà di Bellini inserendo la parola mancante. Bellini concentra la scena in piano. Il corpo di Cristo è sollevato, sostenuto da e evangelista. I personaggi stanno all’interno del sarcofago in . La testa di Gesù, con la corona di è abbandonata su un lato; una ricade sul bordo del sarcofago. Giovanni volge altrove lo sguardo con la bocca , come per raccontare il suo dolore. La Madre abbraccia con il Figlio. L’attenzione dell’artista è concentrata sugli stati d’ dei personaggi. Nella tavola di Bellini non troviamo il disegno inciso e le forme scultoree del dipinto di Mantegna: la luce è naturale e dorata, i colori caldi, le forme morbide. La scena si svolge all’ : un sentimento malinconico si diffonde nel circostante. Mentre il dipinto di Mantegna intende impressionare, quello di Bellini vuole chi lo osserva.