manierismo ... Palazzo Te IN VISITA A Dove siamo? Palazzo Te, a Mantova, è il capolavoro di due personaggi: il Gonzaga, marchese e duca di Mantova, e Giulio Pippi detto (1499 circa-1546), architetto, urbanista e pittore. La sontuosa residenza, famosa in tutta Europa, era destinata ai periodi di e di riposo. Ma fu anche sede di per importanti ricevimenti ufficiali fin dal 1530, quando Federico II vi ospitò l’imperatore Carlo V d’Asburgo, giunto a Mantova per incoronarlo duca. committente Federico II l’artefice G iu l io Romano svago rappresentanza Asset ID: 26 ( ) sta-audlet-palazzo-te140.mp3 Audiolettura Asset ID: 74 ( ) sta-vidrac-palazzo-te-giulio-roma240.mp4 CHE Cosa sappiamo? Nel 1524 Giulio Romano, il migliore collaboratore di Raffaello ( p. 265), dopo la morte del maestro lascia per trasferirsi a Mantova, accolto con onore alla corte dei Gonzaga. vedi Roma Per il marchese Federico II, Giulio Romano realizza una dimora sontuosa sull’ , posta poco fuori dalle mura cittadine in un lago oggi interrato. In quel luogo si trovavano già le scuderie Gonzaga, con gli splendidi cavalli di razza tanto amati dal principe. Dal nome dell’isola deriva il nome di Palazzo Te. I lavori iniziano nel 1525 e si concludono intorno al 1535. Tra la fine del Cinquecento e il Seicento vengono aggiunti alcuni edifici che si affacciano sul giardino retrostante: la Grotta, le Fruttiere e l’Esedra. Nel Settecento viene modificata la loggia sul giardino. isola di T ei eto, detta Te Giulio Romano e collaboratori 1525-1535 circa Federico II Gonzaga duca di Mantova Mantova CHE Cosa vediamo? Ispirato al modello dell’antica “ ( p. 104), Palazzo Te si presenta come un , a un piano, che si sviluppa lungo il perimetro di un (il cortile d’onore). Ha quattro facciate, l’una diversa dall’altra. L’architettura unisce i riferimenti a modelli classici a elementi diversi, curiosi e imprevedibili, che sono tipici dell’architettura manierista. Per esempio, su due lati del cortile la trabeazione, che poggia su colonne doriche, presenta originali che sembrano “scivolare” verso il basso ( il dettaglio a fianco). domus” romana vedi edific io basso cortile q ua drato triglifi vedi Dal lato opposto rispetto all’entrata si accede alla loggia, affacciata su due vasche per l’allevamento dei pesci ( ) poste nel retrostante al palazzo. Quest’area si sviluppa in senso longitudinale secondo lo stesso dell’edificio. Sulla destra si trovano le dei Gonzaga. La logg ia e il g ia rdino. pesch ie re g ia rdino asse di simmetr ia scuder ie Sviluppo longitudinale osserva Cortile d’onore Le facciate sono rivestite da un (cioè pietre sagomate sporgenti dal muro) liscio o grezzo, realizzato a mattoni e calce. finto bugnato I triglifi “cadenti”. Loggia di Davide La loggia segna il passaggio dal cortile al giardino. Deve il suo nome alle storie dell’eroe biblico dipinte nella volta e nelle lunette. Entra nel palazzo: che cosa vedi? Ambiente eccezionale è la sala dedicata ai (1531-1534), creature mastodontiche e brutali che secondo il mito salgono sull’Olimpo per rovesciare il potere degli dèi, ma vengono sconfitti e precipitano. La Sala d ei Giganti. Giganti Giulio Romano, prima di procedere con la pittura, ha smussato gli angoli delle pareti e del soffitto: in tal modo gli affreschi rivestono interamente le superfici senza interrompersi. Entrare in questa sala è : grazie a una pittura , con colori accesi e contrastati, l’osservatore perde i riferimenti dello spazio intorno a sé ed entra nel mondo immaginario del mito. un’esperienza “immersiva” illusionistica Alle , uomini giganteschi, orridi e brutali, precipitano terrorizzati travolti da montagne, corsi d’acqua, colossali colonne e muri di pietra, che aprono varchi su vedute di paesaggi. pareti Nella , in una spirale di nubi sospinte dai venti, appare Giove con i fulmini in mano, insieme alla folla degli dèi vittoriosi, che scrutano quanto succede in basso. Il trono del re degli dèi, con la sua aquila, è ancora più in alto nella loggia di un tempio circolare, sospeso nel vuoto, ma salvo. volta Sala dei Giganti Nella parete nord della sala sono raffigurati i Giganti travolti da un'architettura che sta crollando. I loro corpi assumono sotto le colonne spezzate. pose contorte Volta della Sala dei Giganti Giove scatena la sua ira contro i Giganti scagliando i fulmini. Al suo fianco si riconosce la dea Giunone. Alla fine della visita ho imparato che... L’architettura di Giulio Romano unisce modelli classici a elementi originali e bizzarri. Gli affreschi della Sala dei Giganti creano uno spazio in cui lo spettatore diventa parte della scena. nel frattempo in... Turchia Nel XVI secolo Solimano il Magnifico, sultano dell’Impero ottomano, rinnova e amplia il . Ne nasce una magnifica residenza imperiale, articolata in padiglioni immersi nel verde di un vasto parco, fra cui il grande harem (gli appartamenti delle donne). Palazzo Topkapi Palazzo Topkapi, dal 1478. Istanbul (Turchia).