L’Impressionismo Un nuovo sguardo sulla realtà, ritratta “en plein air” e dipinta con tocchi di colore accostati Nell’arte dell’Ottocento si impone un nuovo modo di guardare la realtà, dal vivo o, detto in francese, . Questa tendenza inizia in Italia con i macchiaioli e poi, tra gli anni Sessanta e Settanta, si afferma in Francia con artisti quali Monet, Degas, Renoir e Pissarro, che sono noti come impressionisti e che si riunivano periodicamente nel quartiere di Batignolles, a Parigi, dove Manet aveva il suo studio ( ). en pl ei n ai r 24 La loro arte mischia : parte dalle fondamentali esperienze del Romanticismo e Realismo di primo Ottocento, con l’attenzione a una . Questa tradizione si affianca agli stimoli che provengono dalle , soprattutto dalle , per il loro modo semplificato di raccontare la natura, con masse di colore piatte e senza profondità e i colori accostati senza mescolarli. tradiz io ni e fonti differenti rappresentaz io ne r ea listica della natura e del p ae sagg io arti non occidentali stampe g ia pponesi Fondamentali furono anche due . Il , con i pigmenti già mescolati all’olio e facili da trasportare, permetteva agli artisti di dipingere all’aperto, senza paura di disperdere in un colpo di vento le polveri. La , invece, suggeriva un nuovo modo di guardare alla realtà, cogliendo i suoi aspetti oggettivi. invenz io ni tecniche tubetto di colore fotograf ia   ,  , 1870, olio su tela, 240x273,5 cm. Parigi, Musée d’Orsay. 24. Henri Fantin-Latour Studio a Batignolles Il dipinto raffigura il gruppo di pittori impressionisti in uno studio parigino del quartiere di Batignolles: seduto davanti al cavalletto c’è , che gli impressionisti consideravano una sorta di loro ideale precursore. Tra gli uomini in piedi, in seconda fila, con un cappello nero, c’è e in fondo a destra, seminascosto, . Édouard Manet Pierre-Auguste Renoir Claude Monet Un quadro, un simbolo Nel 1872 Monet dipinge il al primo mattino: il soggetto pare casuale, molto diverso da un classico paesaggio, perché la vera protagonista è . Il colore è steso a ed è l’occhio a ricomporre le suscitate dalla tela. porto della città di Le Havre la luce dell’alba macch ie accostate impress io ni di luce e colori Due anni dopo l’opera è esposta nello , in una mostra che riunisce i principali artisti che in breve si sarebbero chiamati impressionisti. Nello scegliere il titolo della tela per il catalogo, Monet, come racconta lo stesso pittore, decide di chiamarla ( ): il titolo causa lo sconcerto di un critico che, ridicolizzando il dipinto nella sua recensione, scrive che «la carta da parati allo stato embrionale è ancor più curata di questo dipinto». stud io del fotografo Nadar Impress io ne, sole nascente 23 I pittori esposti vengono etichettati con , ma, come già era accaduto con i macchiaioli, scelgono di adottare proprio questo nome per il proprio gruppo. “impress io nisti” intento denigrator io   ,  , 1872, olio su tela, 48x63 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet. 23. Claude Monet Impressione, sole nascente  >> pagina 403  Un momento di svago a Parigi Gli impressionisti dipingono e , con la raffigurazione di locali alla moda o vivaci scenari urbani. Appartiene a quest’ultimo filone il ( ) di Pierre-Auguste Renoir, che rappresenta un ritrovo in un festoso pomeriggio di primavera sulla collina di Montmartre, a Parigi. Osservando il dipinto, il nostro sguardo si muove senza sosta da un punto all’altro: nel quadro e la scena inquadrata sembra solo un , che prosegue oltre la cornice, con i personaggi tagliati ai bordi, secondo una scelta decisamente non convenzionale. paesaggi di campagna scene di città Ballo al M ou lin de la Galette 25 manca un vero e propr io centro frammento di una realtà più ampia I sembrano dissolversi nella luce dorata del sole che filtra tra le foglie. colori chiari e luminosi   ,  , 1876, olio su tela, 131x175 cm. Parigi, Musée d’Orsay. 25. Pierre-Auguste Renoir Ballo al Moulin de la Galette L’Impressionismo   ricorda Gli artisti ritraggono la realtà all’aria aperta, cioè    en                                                           La loro pittura è stesa a macchie di colore tra loro, che l’occhio dell’osservatore deve ricomporre                                                           Cercano di riprodurre gli effetti della luce