postimpressionismo l’artista Paul Gauguin L’amore per i viaggi e la ricerca delle tradizioni Come già Van Gogh, anche Paul Gauguin (1848-1903) si appassiona all’ . Il pittore viaggia moltissimo: sua madre è di origine peruviana e in Sud America l’artista trascorre i primi anni di vita. Si sposta poi a Parigi e conosce i postimpressionisti, ma frequenta anche il Sud della Francia, dove, ad Arles, lavora per un breve periodo . Dopo il 1888 viaggia a più riprese in Oriente: alla ricerca di un mondo incontaminato, soggiorna a Tahiti e poi nel 1901 si trasferisce nella . Nonostante il rapporto burrascoso con Van Gogh, negli ultimi giorni della sua vita dipinge spesso i ( ), uno dei soggetti preferiti dell’amico. arte d ei mondi lontani a f ia nco di Van Gogh Polines ia francese girasoli 41   Biografia di Paul Gauguin   , 1901, olio su tela, 72x91 cm. San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage. 41. Natura morta con girasoli Il simbolismo del colore Nel corso dei suoi viaggi Gauguin ricerca e sentimenti religiosi puri: per questo è attirato anche dalla Bretagna, la regione francese sull’Atlantico, ricca di antiche usanze. tradiz io ni incontaminate Nella ( ) raffigura contemporaneamente due scene: una è reale, con un gruppo di donne uscite dalla messa e viste di spalle, l’altra vive solo nelle menti delle donne che, ispirate dalla predica del prete, vedono un personaggio biblico, Giacobbe, lottare con un angelo. Il tronco di un albero, messo in diagonale, separa i due momenti, uniti però dal , non più legato all’imitazione della natura, ma violento . Tutte le figure sono contornate da una spessa e così appaiono , bidimensionali, come nelle stampe orientali ( p. 418). Vis io ne dopo il sermone 42 colore specch io delle emoz io ni lin ea nera p ia tte vedi   , 1888, olio su tela, 72,2x91 cm. Edimburgo, National Gallery of Scotland. 42. La visione dopo il sermone  >> pagina 421  Una complessa allegoria Durante il suo secondo soggiorno a Tahiti, Gauguin realizza un’opera complessa già dal titolo: ( ). L’artista è appena tornato da un viaggio a Parigi, dove non ha riscosso alcun successo ed è afflitto da problemi di salute. Come in un , che si legge però, contrariamente alla scrittura occidentale, , l’artista si interroga sul e sui suoi diversi momenti. Da dove ven ia mo? Che cosa s ia mo? Dove and ia mo? 43 grande freg io da destra a sinistra senso della vita La composizione sembra priva di riferimenti alla profondità spaziale: l’ si riflette anche nelle proporzioni, con la figura centrale gigantesca e fuori scala. Il : i suoi detrattori lo accusavano di scegliere i colori arbitrariamente, ma Gauguin anticipa molte delle future tendenze del Novecento. assenza di prospettiva colore è usato in modo originale  Asset ID: 85 ( )  sta-vidrac-da-dove-veniamo-chi-si350.mp4   , 1897-1898, olio su tela, 139,1x374,6 cm. Boston, Museum of Fine Arts. 43. Da dove veniamo? Che cosa siamo? Dove andiamo? Nell’angolo superiore sinistro della tela l’artista ha inserito il in francese. titolo del dipinto Le fasi della vita   osserva In uno scenario naturale, che sembra quasi un paradiso, sono raffigurate le età della vita dell’uomo: sulla destra, il bambino addormentato e le tre donne accucciate rappresentano la   e la  ; nascita giovinezza al centro la figura che coglie un frutto simboleggia la cura dei figli tipica dell’ ; età matura all’estremità sinistra, un’anziana donna aspetta rassegnata la  . fine della vita Paul Gauguin   ricorda Si appassiona ai mondi  ricchi di tradizioni incontaminate                                                           Usa il colore come delle emozioni                                                           Le sue composizioni sono spesso prive di profondità