La nascita della città moderna I vecchi centri urbani vengono demoliti e ricostruiti con criteri moderni: le capitali europee iniziano a cambiare volto La vivacità artistica e culturale della seconda metà dell’Ottocento influenza anche l’aspetto delle città. I , che spesso avevano ancora l’impianto medievale caratterizzato da un labirinto di stradine, sono , grazie anche ai piani regolatori: interi quartieri vengono demoliti e ricostruiti secondo precise regole decise dai governi. cen tri cittadini riprogettati in man ie ra più moderna I cambiamenti sono dettati da ragioni precise: lo , che aveva spinto gli abitanti ad abbandonare le campagne e a concentrarsi in città, causando un che rende difficile mantenere l’ordine pubblico in caso di proteste o manifestazioni; sviluppo industr ia le e commerc ia le sovraffollamento la richiesta, da parte delle classi medio-alte, di spazi urbani adeguati alla loro posizione sociale e, insieme, di spostamenti facilitati lungo . ampi assi stradali La trasformazione di Parigi è la prima città europea a dotarsi di un piano regolatore. Nel 1853 (1809-1891), su incarico dell’imperatore Napoleone III, ridisegna drasticamente il volto della città: interi quartieri vengono sventrati per creare i ( ), su cui si affacciano grandi magazzini, ristoranti e caffè. I viali permettono facili collegamenti con il sistema di stazioni ferroviarie e con due vasti , il Bois de Boulogne a ovest, e il Bois de Vincennes a est, polmoni verdi di una città in rapida espansione. Parigi G eo rges-Eugène H au ss mann b ou levards 48 larghi v ia li alberati parchi cittadini Negli anni Ottanta dell’Ottocento, quando ormai queste trasformazioni avevano cambiato per sempre il volto della capitale francese, il paesaggio cittadino si arricchisce di un monumento che incarna la nuova architettura grazie a una forma svettante e all’uso di materiali moderni e – per quell’epoca – insoliti: la ( ) Costruita in poco più di due anni (1887-1889) come di Parigi per il centenario della Rivoluzione francese, la torre doveva inizialmente essere demolita dopo vent’anni, ma nel 1909 si decise di salvarla e utilizzarla come piattaforma per le antenne che servivano alle trasmissioni con il telegrafo. Oggi la torre è diventata il simbolo di Parigi. T ou r Eiffel 49 . interamente in ferro simbolo dell’Esposiz io ne universale  Veduta di Place de l’Étoile a Parigi da cui si dipartono i viali. 48.   , Tour Eiffel, 1887-1889, ferro e ghisa, h 304 m. Parigi. 49. Gustave Alexandre Eiffel  E OGGI?   Nel 2015 una serie di attacchi terroristici ha sconvolto la città di Parigi. Utilizzando la forma stilizzata della Tour Eiffel inserita nel  , l’artista Jean Jullien ha realizzato un’immagine efficace e fortemente simbolica per chiedere pace per Parigi. simbolo della pace  >> pagina 427  La nuova architettura in Italia Anche in Italia, soprattutto dopo l’unificazione, molti centri urbani vengono ridisegnati. Questo piano interessa dapprima le città scelte come capitali, , e la città simbolo dello sviluppo industriale italiano, . Torino, Firenze e Roma Milano La ( ) a Milano, capolavoro della nuova architettura e modello per molti edifici di questo tipo, fa parte di un progetto più ampio di ristrutturazione della zona centrale della città, ideato dall’architetto (1829-1877). La galleria ospita, oggi come allora, caffè ed esercizi commerciali: la sua struttura portante è in , nascosta da murature all’esterno, ma visibile nella copertura superiore. Una copre con elegante effetto l’ottagono centrale all’incrocio dei due bracci che formano l’edificio. Galleria Vittorio Emanuele II 50 G iu seppe Mengoni ferro e ghisa cupola in vetro e metallo   , Galleria Vittorio Emanuele II, 1865-1878, ferro e vetro. Milano. 50. Giuseppe Mengoni La nascita della città moderna   ricorda Nell’Ottocento i centri di molte città cambiano volto La nuova architettura utilizza nuovi materiali, come il  e il vetro                                                           A Parigi vengono creati ampi                                                             IL SEGNA libro Che cosa sono Le esposizioni universali? A intervalli variabili di due, tre o più anni, in un Paese del mondo viene organizzata un’esposizione universale, una “ ”: in Italia, a , si tenne quella del . Expo Milano 2015 Le esposizioni universali iniziarono nell’Ottocento per e i prodotti industriali. La più memorabile fu organizzata nel a , in Hyde Park: attirò sei milioni di visitatori nel Crystal Palace, un palazzo costruito in ferro e vetro, con una nuova tecnica che ben presto fu utilizzata anche per ponti, stazioni ferroviarie e altre strutture pubbliche. diffondere i progressi scientifici e tecnologici 1851 Londra Queste manifestazioni, dedicate a scoperte, invenzioni e prodotti, corrispondevano a una , in cui la produzione di massa coesisteva con la creatività, l’utilità con la bellezza. L’Italia presentava specialmente l’ , con pizzi, tessuti, medaglie, mobili, vetro e cristallo, mosaico, porcellana, carta di Fabriano e così via. Le Expo si interruppero con la Prima guerra mondiale e ripresero, con spirito diverso, dopo la seconda. visione ottimistica del progresso artigianato artistico , Crystal Palace. Londra, Esposizione Universale del 1851. Joseph Paxton