avanguardie Il Futurismo L’unica avanguardia italiana celebra la velocità e il movimento come simboli del progresso Nel 1909 il poeta italiano pubblica su una pagina del giornale parigino “Le Figaro” il , che si apre con la descrizione di una folle corsa in automobile e prosegue con l’elenco dei punti programmatici di un nuovo movimento artistico: la , il disprezzo del pericolo, , simboleggiata dalla macchina che supera, sia dal punto di vista estetico sia da quello “morale”, i capolavori dell’antichità classica. Filippo Tommaso Marinetti Manifesto del Futurismo ribell io ne contro la tradiz io ne l’esaltaz io ne della velocità Dal punto di vista artistico, Marinetti propone di sostituire a una pittura e scultura antiche, a suo dire “statiche” e immobili, prive di vita, un’ in cui il movimento e la velocità sono i valori innovativi fondamentali. È l’inizio del Futurismo, l’unica avanguardia italiana, a cui aderiscono anche (1871-1958) e (1882-1916). arte “dinamica” G ia como Balla Umberto Bocc io ni La città moderna Nel 1907 Umberto Boccioni è a , che in quegli anni è la , in rapida crescita, culla della nuova borghesia imprenditoriale. Così l’artista la ritrae in uno dei suoi dipinti più famosi, ( ) Milano città più moderna d’Ital ia La città che sale 5 . La scena non è più una veduta urbana tradizionale: a prima vista non si distinguono né edifici né persone. Solo guardando meglio il dipinto si comprende che la massa rossa e blu al centro è un cavallo: l’animale, muovendosi imbizzarrito, trascina con sé altri animali e persone, che si muovono . come in un vortice Sullo sfondo appare la città: edifici, cantieri, palazzi in costruzione. Tutto sembra esasperato dall’uso di , a simboleggiare il della . pennellate rapide e colori vivaci ritmo vorticoso vita moderna Biografia di Umberto Boccioni , , 1910-1911, olio su tela, 199,5x301 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA). 5. Umberto Boccioni La città che sale Una scultura futurista Nel 1913 Umberto Boccioni realizza la scultura in bronzo ( ): il titolo, astratto e programmatico, non aiuta a comprendere il soggetto. Le “forme” sono quelle create da : la statua raffigura probabilmente un atleta che avanza con slancio e che, al suo passaggio, sembra generare nell’aria intorno a sé una serie di vuoti e pieni che corrispondono inversamente ai rilievi e alle cavità del suo corpo. Forme uniche della contin ui tà nello spaz io 6 un corpo che si m uo ve nello spaz io contin uo Il corpo è costruito solo attraverso il torso e le gambe: i piedi poggiano su due parallelepipedi, ma sembrano staccarsene per procedere a passo svelto. Scegliendo di non utilizzare un unico basamento, ma spezzandolo in due blocchi distinti, l’artista aumenta il che avvolge tutta la scultura. A questo scopo, Boccioni sceglie anche di privare la figura umana del volto e delle braccia, a cui allude solamente con masse sintetiche nella parte superiore del corpo. senso di movimento Se la osserviamo da differenti punti di vista, la statua sembra mutare continuamente, come se non fosse possibile coglierla in un’unica visione complessiva. Attraverso una serie di , che rendono visivamente l’idea del movimento, la statua e si fonde con esso, diventando una metafora dell’ . linee dinamiche si apre nello spaz io energ ia che percorre il mondo , , 1913, bronzo, h 112 cm. Milano, Museo del Novecento. 6. Umberto Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio Linee dinamiche osserva La scultura è plasmata per , alternati tra loro e attraversati da dinamiche : una direttrice parte dal piede sinistro, in posizione arretrata, per percorrere tutto il corpo fino al capo, mentre una curva profonda attraversa la gamba destra – all’altezza del ginocchio – per terminare nella natica sinistra. blocchi concavi e convessi linee curve >> pagina 439 L’amore per la macchina Nel 1899, a Torino, apre la Fiat, la prima fabbrica italiana per la produzione di automobili. La – un oggetto nuovo e potente – cattura l’attenzione dei futuristi: numerose opere del torinese Giacomo Balla hanno come protagonista proprio l’auto in corsa, come ( ), in cui l’artista concentra il suo interesse sul , rappresentando il rapido procedere della macchina con una serie di . macchina Velocità d’ au tomobile 7 dinamismo immagini moltiplicate e accavallate Ad appassionare l’artista è lo e la possibilità di rappresentarlo in pittura: l’auto sembra scomparire e lascia il posto alla raffigurazione del moto velocissimo delle sue ruote. stud io del movimento Biografia di Giacomo Balla , , 1912, olio su tavola, 55,6x68,9 cm. New York, Museum of Modern Art (MoMA). 7. Giacomo Balla Velocità d’automobile Il Futurismo ricorda L’arte deve esaltare la modernità e il progresso Boccioni e Balla cercano il modo di rappresentare in pittura e in scultura l’idea del