avanguardie Il Cubismo La realtà si frammenta per ricomporsi sulla tela Nel 1908 Henri Matisse, vedendo alcune opere del pittore francese , lo accusa di aver ridotto la raffigurazione a “ ”: così il termine “cubismo”, anche se poco amato dagli artisti che dipingono con questo stile, viene adottato per definire uno dei movimenti artistici più importanti dell’arte del Novecento. Ne fanno parte, oltre a Braque, , per una fase della sua carriera, e . G eo rges Braq ue piccoli cubi Pablo Picasso J ua n Gris Un paesaggio di cubi Il dipinto ( ) di Georges Braque (1882-1963) fa capire chiaramente il significato della parola “cubismo”: partendo dalla scomposizione delle forme che già aveva appassionato, pochissimi anni prima, Cézanne ( p. 412), il paesaggio fatto di alberi e case diventa un gruppo di , soltanto minimamente scalate in profondità nello spazio. Anche i , con pochi toni di ocra e verde. Case all’Estaq ue 15 vedi forme solide e regolari colori sono semplificati Eppure il paesaggio è ancora nei suoi elementi: piccole case dai tetti spioventi, alberi verdi. ch ia ramente riconoscibile   Biografia di Georges Braque   ,  , 1908, olio su tela, 73,5x59,5 cm. Berna, Kunstmuseum. 15. Georges Braque Case all’Estaque La scomposizione Progressivamente i cubisti arrivano a una scomposizione delle forme. È la fase che i critici chiamano “ ”, perché gli artisti tendono ad – nature morte o ritratti – e a osservate da . Così, dopo secoli, l’arte rompe una delle sue leggi fondamentali, l’unità di tempo e spazio in una stessa composizione: i soggetti sono rappresentati nelle opere cubiste come se fossero osservati da diversi punti di vista e in momenti differenti. Cubismo analitico analizzare i soggetti scomporli in forme g eo metriche molteplici punti di vista Osservando ( ) di Braque, si può capire lo sconcerto che i critici del tempo provarono di fronte a queste opere, perché la figura del musicista ritratto con la sua chitarra – dipinti in , cioè con una pittura che usa soltanto pochissimi toni di verde-grigio – appare completamente “smontata”. I volumi sono scomposti e quello che vediamo sono che solo lontanamente ricordano un volto e una chitarra. Il portoghese 16 monocromo forme g eo metriche   ,  , 1911, olio su tela, 116,8x81 cm. Basilea, Kunstmuseum. 16. Georges Braque Il portoghese  >> pagina 447  La sintesi Tra il 1912 e il 1914 molti cubisti cambiano il loro stile: è come se, dopo aver scomposto i soggetti in solidi geometrici, ora fosse il momento di . È la fase del cosiddetto “ ”, perché non si tratta di composizioni realistiche, ma di una specie di “ : per suggerire una natura morta, per esempio, il pittore spagnolo Juan Gris (1887-1927) realizza ( ) con pochi elementi, che richiamano gli oggetti reali. ricostr ui rli Cubismo sintetico sintesi” mentale Bicch ie re, g io rnale e bottigl ia di vino 17 Per rappresentare il giornale sceglie un vero quotidiano e, ritagliandone alcune pagine, le include, , nella composizione. incollandole L’inserimento di e l’uso della tecnica del segna la rottura con un’altra convenzione dell’arte occidentale: prima di questo momento qualsiasi artista avrebbe dipinto un giornale, senza azzardarsi a includerne uno vero nella sua opera. mater ia li e oggetti di tutti i g io rni collage   ,  , 1913, collage, 45x29,5 cm. Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía. 17. Juan Gris Bicchiere, giornale e bottiglia di vino Il Cubismo   ricorda Il Cubismo  scompone i soggetti come se fossero guardati da diversi punti di                                                                                                                     Il Cubismo ricompone la realtà facendone una sintesi mentale, anche ricorrendo alla tecnica del                                                                                                                     le tecniche Il collage Il collage è una composizione che si ottiene (che può essere una tavola, una tela, un foglio di carta) stoffa, gesso, corda, fogli di giornale, fotografie. fissando su un supporto ritagli e frammenti di var ie dimens io ni e mater ia li: Materiali e procedimenti Testo Titolo paragrafo Il collage fa il suo ingresso nell’arte all’inizio del Novecento: lo usa per la sua ( p. 445) e per molte altre opere degli ultimi anni, ritagliando carta colorata e incollandola su muro o su tela. Lo utilizzano moltissimo anche gli : nell’ultima fase della loro produzione, quella del Cubismo sintetico, aggiungono a un semplice schizzo di natura morta gli oggetti più svariati, incollandoli o attaccandoli alla superficie del dipinto con . Matisse Piscina vedi artisti cubisti piccoli ch io di Nel collage di Picasso qui a fianco, la bottiglia è semplicemente schizzata e poi sulla carta sono incollati un vero giornale e dei pezzi di carta da parati, che dovrebbero alludere alla tovaglia e al bordo del tavolo. Per fissare i vari elementi, l’artista utilizza dei chiodi di metallo quasi invisibili a occhio nudo. ,  , 1912, collage, 62,5x45 cm. Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou. Pablo Picasso Bottiglia di Vieux Marc