ritorno all’ordine Primo Novecento in Italia Nel periodo tra le due guerre l’arte in Italia si allontana dalle sperimentazioni e riscopre la tradizione classica Mentre le principali Avanguardie europee hanno il loro centro nevralgico a , l’Italia – se si esclude l’esperienza fondamentale del Futurismo – sembra assente da queste sperimentazioni: l’arte degli italiani che lavorano tra le due guerre mondiali è infatti molto diversa dallo stile irriverente e provocatorio. Parigi Anche se è difficile trovare un tratto comune nella produzione di questo periodo, molti critici hanno parlato di un generale “ ”, cioè un allontanamento dalle sperimentazioni delle Avanguardie in favore di un del linguaggio e delle immagini classiche e di . ritorno all’ordine recupero tecniche artistiche tradiz io nali Il recupero del Rinascimento A Milano il pittore piemontese (1883-1963) si ispira alle composizioni dei dipinti del Rinascimento: il ( ) ricorda per esempio i dipinti pieni di luce dell’artista rinascimentale Piero della Francesca, come la ( p. 235). La donna è raffigurata su un’ampia sedia rivestita da un prezioso mantello, con gli occhi chiusi e le braccia allargate. Felice Casorati Ritratto di Silvana Cenni 39 Pala di Brera vedi Tutto è perfettamente e la scena sembra immersa in un . Il panneggio dell’abito della donna, inondato di luce, si dispone con . simmetrico profondo silenz io p ie ghe regolari ed eleganti L’autore usa come tecnica la ( p. 187): tipica degli artisti del Medioevo e del primo Rinascimento, questo modo di mescolare i pigmenti all’uovo e all’acqua era stato progressivamente abbandonato in favore dell’olio ( p. 229). tempera vedi vedi   ,  , 1922, tempera su tela, 205x105 cm. Torino, Collezione privata. 39. Felice Casorati Ritratto di Silvana Cenni confronta Confronta il dipinto di Casorati con la   di Piero della Francesca ( p. 235). Quali somiglianze puoi notare tra le due opere? Pala di Brera vedi  >> pagina 465  I silenzi di Sironi Anche (1885-1961) è autore di una pittura silenziosa ed essenziale, che trova sempre in Piero della Francesca uno dei principali modelli: nell’ ( ) il si ispira infatti al pittore rinascimentale. La figura femminile, dallo sguardo malinconico e distante, è come una scolpita e messa in risalto dalla luce. Molto particolare è la : su una tavolozza prevalentemente scura, spiccano zone chiare e senza sfumature, che creano netti . Mar io Sironi All ie va 40 disegno ch ia ro e g eo metrico forma solida scelta d ei colori contrasti di luce e ombra   ,  , 1922-1923, olio su tela, 97x75 cm. Venezia, Collezione Deana. 40. Mario Sironi L’allieva Forme triangolari   osserva La tradizione italiana quattrocentesca è richiamata anche dall’accordo di  , come, per esempio, la squadra in primo piano e la posizione delle braccia della donna. forme triangolari Una scultura “antica” La produzione del toscano (1901-1980) è profondamente influenzata dalle idee del “ ” e da un , in particolare quello degli Etruschi, la popolazione che viveva in Toscana prima della conquista romana ( p. 84). Per gran parte della sua produzione Marini studia il tema del ( ): un uomo, dai tratti semplificati e dal volto rotondo, siede a cavallo di un animale quasi stilizzato. Il cavaliere – che nell’arte antica e rinascimentale era stato un modo per raffigurare i potenti – qui diventa una , che si allunga in un’esasperata tensione per cercare un equilibrio impossibile sul dorso dell’animale. Marino Marini ritorno all’ordine recupero del ling ua gg io antico vedi Caval ie re 41 figura in bilico L’originalità di Marini sta nella capacità di : il cavallo ricorda infatti le figure che Picasso ha dipinto in ( p. 452). fondere una lunga tradiz io ne artistica con le sperimentaz io ni più moderne G ue rnica vedi   ,  , 1951, bronzo con patina grigia, h 43,7 cm. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM). 41. Marino Marini Cavaliere Ritorno all’ordine   ricorda L’arte italiana tra le due guerre abbandona le                                                             Casorati e si rifanno alle immagini e al linguaggio rinascimentali                                                           Lo scultore Marini recupera il linguaggio degli