surrealismo scopri l’opera René Magritte L’impero delle luci 1954 olio su tela 146x113,5 cm Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts Che cosa sappiamo? Come succedeva spesso per le opere degli artisti surrealisti, non fu Magritte a scegliere il titolo per la sua tela, ma il poeta Paul Nougé, amico del pittore. Magritte era infatti solito riunire i suoi amici artisti e sottoporre loro le sue creazioni che dovevano far scattare negli osservatori . L’impero delle luci assoc ia z io ni di idee q ua si au tomatiche e involontar ie Fu un poeta amico di Magritte a dare il titolo all’opera Che cosa vediamo? Il dipinto raffigura un : una casa immersa nel paesaggio di un giardino, dominato da un grande albero verticale, si riflette nel laghetto in primo piano. Si tratta dunque di un , fatto di pochi elementi. A colpire però lo spettatore, lasciandolo perplesso e straniato, è la : nella parte inferiore del dipinto è infatti , con il lampione illuminato e le luci accese all’interno della casa, nella parte superiore invece è , con un cielo azzurro solcato da piccole nubi bianche nella luce tipica del mattino. La casa crea dunque una sorta di spartiacque: la sua parte inferiore è illuminata dalle luci artificiali, i piani più alti si stagliano nel buio della notte, mentre alle loro spalle compare il cielo diurno. soggetto all’apparenza banale comune p ae sagg io presenza di d ue momenti diversi del g io rno nella stessa tela notte g io rno La notte e il giorno coesistono nello stesso momento Leggiamo l’opera Il dipinto si basa sull’ : in letteratura questa figura retorica si chiama e consiste nell’avvicinare parole che esprimono concetti contrari. In questo caso l’ossimoro è realizzato grazie alla compresenza di notte e giorno nello stesso paesaggio. Il paragone con la letteratura non è forzato, perché anche lo stesso Magritte considerava il suo dipinto una , affermando: «Nell’ ho rappresentato due idee diverse, vale a dire un cielo notturno e un cielo come lo vediamo di giorno. Il paesaggio fa pensare alla notte e il cielo al giorno. Trovo che questa contemporaneità di giorno e notte abbia la forza di e di . Chiamo questa forza poesia». accostamento di elementi contrastanti ma cons ue ti ossimoro forma di p oe s ia Impero delle luci sorprendere incantare L’effetto surreale del dipinto è accentuato anche dallo stile scelto dal pittore: contrariamente a molte tendenze dell’arte del Novecento, Magritte sceglie di dipingere con una , che rende la realtà – la casa, gli alberi, il lampione, il laghetto – nei suoi aspetti più minuziosi. perfetta tecnica accademica L’effetto surreale è dato dal contrasto tra luce e buio confronta Alla fine della sua carriera, Magritte dipinge più versioni di questo soggetto: in quella del 1967, rimasta incompiuta per la morte dell’artista, la composizione è orizzontale e presenta un enigmatico cavaliere che avanza verso l’edificio con le finestre illuminate. Il quadro, inoltre, è di dimensioni molto più piccole. (particolare), 1967, olio su tela, 45x50,5 cm. Collezione privata. Paesaggio con cavaliere