modernismo L’architettura moderna Funzionalità e razionalità al servizio degli abitanti e dell’ambiente Nel Novecento l’architettura vive un profondo rinnovamento, legato non solo all’utilizzo di – semplici e razionali – e , come il cemento armato, cioè rinforzato al suo interno da un’armatura d’acciaio, ma anche al desiderio di utilizzare le nel campo delle costruzioni. n uo ve forme n uo vi mater ia li moderne tecnolog ie Il “quasi niente” di Mies van der Rohe Uno dei protagonisti di questa rivoluzione è l’architetto tedesco (1886-1969): attento conoscitore del Bauhaus e delle teorie di Gropius, progetta edifici caratterizzati da un , fatto di equilibrate simmetrie. Togliendo gradualmente ogni decorazione alle sue architetture, arrivò a progettare , composti, come lui stesso amava ripetere, di “quasi niente”. Ludwig M ie s van der Rohe ling ua gg io semplice e rigoroso edifici essenz ia li Nel 1929, per l’Esposizione internazionale di Barcellona, progettò il ( ) che doveva rappresentare la Germania. Smantellato alla fine della manifestazione, l’edificio è stato ricostruito nel 1986 secondo il progetto originario. Padigl io ne 57 Lo spazio è semplicissimo, con che si incontrano sempre , e i materiali utilizzati sono il . Non ci sono decorazioni e le pareti sono lisce, così come il tetto, sostenuto all’ingresso da sottili pilastri d’acciaio. pareti ad angolo retto vetro, l’acc iaio e il cemento armato   , Padiglione tedesco all’Esposizione internazionale di Barcellona, esterno, 1929 (ricostruito nel 1986). Barcellona. 57. Ludwig Mies van der Rohe Gli ambienti interni e gli spazi esterni sono separati da . ampie vetrate L’architettura organica di Wright Profondamente diverse sono invece le teorie architettoniche dello statunitense (1867-1959), il quale concepisce gli edifici come , composti in modo armonico e integrati con l’ambiente circostante, secondo quella che chiama “ ”. Anch’egli ama nei suoi edifici, valorizzando e mostrando gli elementi strutturali. Era anche convinto che gli edifici dovessero : per questo motivo sono spesso molto diversi tra loro, a seconda dei luoghi dove si trovano ma anche dei committenti. Frank Lloyd Wright organismi viventi architettura organica eliminare gli elementi superfl ui adattarsi alle esigenze degli abitanti Questa caratteristica è particolarmente evidente nelle che Wright progetta nei dintorni di Chicago, come la ( ). L’edificio, realizzato in cemento armato coperto da intonaco bianco e legno, è ; l’orizzontalità dei volumi è rimarcata dalla presenza di , che fanno dialogare il paesaggio con l’edificio. residenze private Ward W. Willits H ou se 58 basso ed esteso nello spaz io amp ie finestre   Biografia di Frank Lloyd Wright   , Ward W. Willits House, vista dalla strada, 1902. Chicago. 58. Frank Lloyd Wright Le Corbusier e le macchine per abitare Nel 1943 l’architetto svizzero naturalizzato francese pubblica la , un documento sulla , cioè di interi centri urbani. L’architetto, descrivendo una , immagina uno spazio urbano che, oltre a rispondere alle esigenze abitative, includa edifici destinati alle attività fondamentali che le persone svolgono in una città, come lavorare, muoversi e divertirsi. I princìpi della diventano d’attualità negli anni del dopoguerra, quando è necessario procedere a ricostruzioni di quartieri o di intere città. Le Corbusier Carta di Atene progettaz io ne urbanistica città n uo va e funz io nale Carta di Atene A Marsiglia Le Corbusier realizza l’ ( ), il primo dei cinque edifici analoghi progettati in differenti città europee. Si tratta di un vasto complesso abitativo concepito come una vera e propria , caratterizzata da e da : non quindi un semplice condominio, ma una “ ”, dove un gran numero di persone può vivere e svolgere attività ricreative. La spazialità degli appartamenti, basata sulla , ossia di spazi uguali che si incastrano perfettamente tra loro, cambia per adattarsi ai vari tipi di unità familiari. Unità di abitazione 59 “città verticale” spazi per la vita individ ua le aree comuni macchina per abitare ripetiz io ne di un modulo   Biografia di Le Corbusier   , Unità di abitazione, detta  , 1945. Marsiglia. 59. Le Corbusier La Cité Radieuse Il dell’edificio è pensato da Le Corbusier come un ampio per attività sociali e ricreative, c’è perfino una piscina! tetto spazio polifunzionale L’architettura moderna   ricorda Usa forme  e materiali (vetro, acciaio, cemento )                                                                                                                                                                               Mies van der Rohe progetta edifici essenziali Wright definisce il suo stile “architettura  ”                                                           Le Corbusier progetta edifici funzionali, pensati come “ per abitare”