le tecniche La fusione del bronzo a cera persa A partire dalla fine del VI secolo a.C. in Grecia si realizzano sculture in bronzo – una lega di e – con la tecnica della fusione a cera persa. Questa permette di lavorare a opere di grandi proporzioni, cave all’interno (e quindi meno pesanti). rame stagno Materiali e procedimenti Nella tecnica a cera persa si procede per varie fasi. Si modella nell’argilla la forma della scultura ( ). Se le dimensioni sono molto grandi, si mette all’interno del modello grezzo un’ di ferro per sostenerla. anima armatura Sull’anima in argilla si stende uno strato di , definendo accuratamente tutti i dettagli. Si stende quindi un altro strato di argilla che crea un ben compatto e aderente. Inoltre si costruisce una rete di che penetra nell’involucro fino alla cera, con varie aperture verso l’esterno ( ), una via d’uscita per la cera fusa, e una bocca per colarvi la lega metallica all’interno. cera involucro canaletti sf ia tat oi L’intera forma viene messa in una a cuocere. Alle alte temperature la cera, sciogliendosi, penetra nei canali ed esce dai fori. Si forma così un’ fra i due strati di argilla che nel frattempo si sono asciugati. fornace intercapedine Una volta cotta l’argilla, si fa colare il all’interno della forma attraverso la bocca già predisposta. Il metallo scende nei canali, spinge l’aria e i vapori, che escono dagli sfiatatoi, e infine riempie l’intercapedine in ogni sua parte. bronzo fuso Una volta raffreddato il bronzo, si rompe l’involucro in argilla, liberando la scultura. Si procede così con la : la statua viene rifinita con lime e ceselli e dotata di eventuali aggiunte e intarsi in altri materiali. rinettatura ( ), 460-410 a.C., bronzo con inserti di rame, avorio e lamina d’argento, ciascuno h 198 cm. Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia. Bronzi di Riace Guerriero A, Guerriero B Nonostante la maestria dei Greci nella statuaria in bronzo, sono poche le sculture greche giunte a noi realizzate con questa tecnica. I sono tra queste: rinvenuti in mare nel 1972 al largo delle coste di Riace, in Calabria, un tempo terra della Magna Grecia, sono opere di grande qualità e : le ciglia e i denti sono rifiniti in argento, gli occhi in avorio e calcare, le labbra e i capezzoli in rame. Bronzi di Riace molto raffinate nei dettagli