ROMANI scopri l’opera Pantheon Pantheon, 118-125 d.C., esterno. Roma. 118-125 d.C. (ricostruzione)   rivestimenti in marmi e bronzo   imperatore Adriano   Roma    Asset ID: 61 ( )  sta-vidrac-pantheon90.mp4 Che cosa sappiamo? Il tempio è dedicato , come ricorda la denominazione “Pantheon” che deriva dal greco (“tutto”) e (“dio”). a tutti gli dèi pan theòs Viene edificato nel II secolo d.C. per volontà dell’imperatore Adriano nelle forme attuali, in sostituzione di un altro edificio distrutto da un incendio. Il primo Pantheon era stato infatti costruito nel I secolo a.C. dal console Marco Vipsanio Agrippa, genero e collaboratore dell’imperatore Augusto. Il Pantheon è un tempio dedicato a tutti gli dèi Che cosa vediamo? Il portale in bronzo dell’ingresso è preceduto da un , con formato da tre file di colonne, sormontato da un timpano. Nella l’iscrizione ricorda Agrippa, il primo committente del tempio. pron ao porticato trab ea z io ne L’ingresso è preceduto da un porticato a colonne leggiamo l’opera Varcato il portale si entra in un ambiente maestoso: è una immensa a sormontata da una grande . Lungo il perimetro interno si aprono alcune , che ospitavano un tempo statue di divinità. La cella. cella p ia nta circolare cupola nicch ie La cupola è alta da terra 43 metri, la stessa misura del diametro del pavimento: dunque in questo spazio può idealmente essere contenuta una perfetta. La cupola è composta da (o ): 28 incavi riquadrati disposti in 5 file circolari che si restringono verso l’alto. L’ al centro della volta è un’apertura di quasi 9 metri di diametro, da cui entra la luce. Il 21 aprile, giorno della fondazione di Roma, a mezzogiorno in punto il fascio luminoso colpisce l’ingresso del tempio. La cupola. sfera cassettoni lacunari oculo I rivestimenti sono in pregiati . Sono però andate perdute le decorazioni in , comprese le lamine dorate che rivestivano l’esterno della cupola e le rosette che ornavano i cassettoni della volta. Il pavimento e le pareti. marmi policromi bronzo La misura del diametro della cella è pari alla sua altezza