Africa Settentrionale Il territorio e il clima In Africa Settentrionale si possono individuare quattro grandi elementi geografici: il gruppo montuoso dell’ , la vasta distesa del Deserto del , le terre aride del e la valle del fiume , che con il suo delta sfocia nel Mar Mediterraneo. Atlante Sahara Sahel Nilo   Carta interattiva – Africa Settentrionale   Atlante pp. 30-31 Le montagne dell’Atlante La regione nord-occidentale dell’Africa (tra Mediterraneo e Oceano Atlantico), oggi occupata da Marocco, Algeria e Tunisia, è detta   Maghreb . In arabo al-Maghrib significa “luogo del tramonto”, cioè occidente. Nel Maghreb si erge il sistema montuoso più impor tante dell’Africa del Nord. Lo storico greco Erodoto lo chiamò Atlante , come il gigante della mitologia condannato a reggere sulle sue spalle la volta celeste. L’Atlante si sviluppa per 2237 km da sud-ovest a nord-est e costituisce una barriera tra il mare e il Sahara. Prevalentemente arido, è solcato da fertili vallate ricche di pascoli e vegetazione. È costituito da due serie di catene montuose, una interna e una costiera. La prima include la parte più elevata del sistema, l’ , in cui svetta il   (4165 m). Anche l’Atlante marocchino, detto  , raggiunge i 2500 m; il fiume Moulouya lo divide dall’ , dai rilievi più bassi. Alto Atlante Monte Toubkal Rif Atlante del Tell Le montagne dell’Atlante. Geo TOURING    Djenné: una meraviglia… di fango Posta sulle rive del fiume Bani, affluente del Niger, la città di  , nel Mali, è stata per secoli un punto nevralgico lungo le vie dei commerci transahariani, accogliendo come una fiabesca oasi le carovane cariche di merci preziose ed esotiche. Contrariamente a ogni città delle favole che si rispetti, però, gli splendidi edifici del centro storico di Djenné non sono fatti di marmo, oro o pietre preziose, ma di banco, cioè  . Oggi restano circa 2000 edifici tradizionali, che sono assai delicati e devono essere periodicamente ricostruiti a causa delle rare ma intense alluvioni. Capolavoro di questo particolare stile architettonico, per il quale Djenné è stata riconosciuta nel 1988 dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è la   (nella foto). Risalente al XIII secolo ma ricostruita nel 1907, è il più grande edificio in mattoni di fango del mondo. Djenné mattoni di fango e paglia sminuzzata Grande Moschea  >> pagina 187  Un mare di sabbia: il Sahara Il Deserto del Sahara è il più grande del pianeta. Si estende per 1600 km da nord a sud e per 5000 km da est a ovest, occupando un’area di oltre 9 milioni di km , con un’altitudine media tra i 400 e i 500 m. 2 Il grande altopiano è interrotto da alcuni gruppi montuosi, tra cui l’ con il (2918 m), e da diverse depressioni, tra cui quella di Qattâra (133 m sotto il livello del mare). Hoggar Monte Tahat Sino a 4000-5000 anni fa, la regione sahariana era ricoperta dalla vegetazione. La pioggia alimentava numerosi fiumi di carattere stagionale, detti , di cui oggi restano solo tracce fossili che solcano la superficie del deserto. I cambiamenti climatici hanno causato una diminuzione delle piogge e l’aumento della siccità, portando a una progressiva dell’area. uadi desertificazione Il clima è estremo: caldissimo durante il giorno, quando la temperatura può superare i 50 °C, e gelido durante la notte. Il deserto però non è privo di acqua, che a tratti riaffiora, oppure viene intercettata in profondità e distribuita con ingegnose opere idrauliche, consentendo la creazione di insediamenti sparsi: le . oasi Il Deserto del Sahara. La fascia del Sahel Il Sahel, che in arabo significa “riva del deserto”, è la più vasta pianura africana, interrotta soltanto, nella parte centrale, dai e da quelli del . Il paesaggio è dominato dalla savana. monti dell’Aïr Tibesti In questa regione, a partire dall’VIII secolo, si formarono alcuni potenti Stati, come il Regno del Ghana e gli imperi del Mali, del Songai e del Kanem-Bornu. Le terre aride del Sahel. La valle del fiume Nilo Il Nilo attraversa l’Africa per più di metà della sua latitudine e sfocia nel Mediterraneo con un , compiendo un tragitto complessivo di 6671 km. La Valle del Nilo, grazie ai fertili terreni alluvionali, è una delle regioni più ricche di tutta l’Africa. vastissimo delta Il Nilo è storicamente considerato il fiume più lungo del mondo e uno dei maggiori per ampiezza di bacino. Un tratto del fiume Nilo. nel corso del tempo  3000 a.C. circa Ha inizio la prima dinastia dei . L’Egitto è la più antica grande civiltà del Mediterraneo. faraoni fine IX sec. a.C. I fondano Cartagine, che impone la sua egemonia sui traffici mediterranei. Fenici 322 a.C. Alessandro Magno conquista l’Egitto. La nuova capitale, , diventa il maggior centro culturale del mondo antico. Alessandria 146 a.C. Con la vittoria definitiva su Cartagine, dà inizio alla conquista dell’Africa mediterranea. Roma 639 d.C. Si avvia l’ nella regione, dove si diffonde velocemente la religione islamica. espansione araba XIX-XX sec. Nell’Ottocento l’Africa Settentrionale cade sotto il di Francia e Gran Bretagna. La stagione del colonialismo si conclude nel 1962 con l’indipendenza dell’Algeria. dominio coloniale 2011 scuotono i Paesi arabi del Mediterraneo, provocando la caduta dei Governi tunisino, egiziano e libico. Sollevazioni popolari 2016 Dopo anni di guerra civile, in si insedia un Governo riconosciuto dalla comunità internazionale. Libia La comunità internazionale e l’Iran raggiungono un iraniano a scopi civili. È annullata gran parte delle sanzioni, nonostante le proteste avviate, a partire dal 2017, dalla nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump. accordo per limitare il programma nucleare  >> pagina 188  LA POPOLAZIONE Gli Stati dell’Africa Settentrionale hanno una densità di popolazione molto disomogenea: il valore medio è di circa , si passa però dalle di e (circa 4 ab./km ) fino a quelle ben di (97 ab./km ) e (76 ab./km ), determinate dalla presenza di grandi città, in cui si concentra la maggior parte della popolazione nazionale. 23 ab./km 2 bassissime densità Libia Mauritania 2 più alte Egitto 2 Marocco 2 Densità di popolazione Arabi e berberi al Nord, sudanesi e nilotici al Sud La popolazione della regione si può dividere sommariamente in due ampie fasce. Nella fascia costiera mediterranea prevalgono gli e i (tra cui i ). I berberi abitano soprattutto le regioni del Sahara e delle montagne dell’Atlante. arabi berberi tuareg Nella fascia del Sahel la situazione è più variegata:  in alcune aree prevale l’etnia sudanese , suddivisa a sua volta in numerosi sottogruppi (tra i quali i wolof, i fulani, i bambara, gli hausa ecc.). Nel Sudan, invece, all’etnia araba prevalente a nord si affianca, nella regione del Nilo, una forte minoranza di origine nilotica ; il Darfur, regione sud-occidentale del Sudan al confine con il Ciad, è tristemente noto per la “pulizia etnica” di miliziani arabi delle tribù nomadi ai danni delle popolazioni stanziali. I sono detti “uomini blu” per il colore del lungo velo o turbante maschile, il , che indossano abitualmente. Il colorante naturale usato per tingere il tessuto, l’indaco, si trasferisce spesso sulla pelle donando ai loro volti un caratteristico colore azzurro. tuareg tagelmust Un villaggio tradizionale del Sahel con le tipiche abitazioni di fango. L’influenza araba e islamica A partire dal VII secolo l’Africa Settentrionale ha subito la conquista da parte degli arabi, i quali hanno imposto una forte unità religiosa e linguistica nella regione. L’ , nella confessione , e l’ sono infatti la religione e la lingua più diffuse. Nella società islamica la religione svolge un ruolo molto importante, poiché incide profondamente sugli stili di vita, sull’educazione e sulle stesse istituzioni dello Stato (per esempio sulla giustizia). All’interno del mondo islamico africano sono oggi attivi che hanno suscitato sanguinosi conflitti sociali, specialmente in Algeria, Egitto e Libia. Islam sunnita arabo movimenti fondamentalisti sono presenti soprattutto in Egitto (copti), in Ciad (cattolici e protestanti) e in Sudan (cattolici, prevalenti nel Sud Sudan). L’ è parlato dalla grande maggioranza della popolazione. La colonizzazione europea ha lasciato in eredità l’uso dell’ (in Egitto), ma soprattutto quello del : diffuso in Algeria, il francese è la lingua ufficiale in Niger e, insieme con l’arabo, in Ciad e Mali. Minoranze cristiane arabo inglese francese  >> pagina 189  L’ECONOMIA L’economia della regione è assai . Mentre l’area mediterranea gode di un certo benessere, pur con le difficoltà causate dai recenti conflitti politici e sociali, le aree interne, soprattutto a causa delle condizioni climatiche e degli scontri fra etnie, sono afflitte da gravi problemi. disomogenea “Che la forza del deserto sia con noi!”. Per la loro stabilità politica e la presenza di servizi, Marocco e Tunisia sono tra i Paesi preferiti dagli studios cinematografici per girare film ambientati nel deserto. Molte scene della saga di , per esempio, sono state girate nel deserto tunisino (nella foto), e persino il nome del pianeta desertico Tatooine, dove inizia il primo film, è ispirato alla città di Tataouine, in Tunisia. Guerre Stellari Le potenzialità del Mediterraneo I Paesi della fascia mediterranea sono tra i più sviluppati dell’Africa, grazie a un’agricoltura in via di , allo sviluppo dell’industria e del turismo e alle abbondanti risorse minerarie ed energetiche. Nelle zone costiere e lungo la valle del Nilo si coltivano prevalentemente cereali, cotone, ortaggi, frutta, agrumi, olivo, vite. modernizzazione L’ è legata soprattutto all’ (petrolio, gas naturale, fosfati). Nel settore dei servizi è cresciuta negli ultimi anni l’importanza del , in particolare in Egitto, Marocco e Tunisia,  industria attività estrattiva turismo anche se l’instabilità politica e la minaccia di attacchi terroristici hanno recentemente provocato un calo degli arrivi di turisti con una notevole flessione dell’industria del settore. Sfruttamento del suolo Impianto per lo stoccaggio del petrolio nel porto di Tangeri, in Marocco. La povertà del Sahel Diversa è la situazione nel Sahel, una delle regioni più povere dell’Africa e del mondo intero. Qui l’economia si basa (miglio, sorgo, cotone, arachidi e canna da zucchero) e sull’ tradizionali, che non riescono a coprire il fabbisogno locale. essenzialmente sull’agricoltura allevamento Il è poco sviluppato e in genere legato all’attività estrattiva, che fornisce petrolio (Ciad e Sudan), uranio (Niger), ferro, oro, rame. Lo sviluppo economico della regione è ostacolato anche dalla e dai , che hanno raggiunto notevole intensità in Mali, Sudan e in Ciad. settore industriale precarietà delle reti di comunicazione conflitti