intrecci arte Il Duecento La diffusione dell arte gotica In Francia, a partire dal 1140, nasce un arte nuova, che presto si diffonde in Italia. Prende il nome di Gotico: il termine fu ideato nel Cinquecento per indicare un arte barbarica, che aveva dimenticato le convenzioni dell arte classica. Nasce quindi come valutazione dispregiativa, ma oggi è utilizzato in modo neutro per indicare l arte che, sviluppatasi in Francia, caratterizza l Italia agli inizi del Duecento. Nuove tecniche costruttive Nel 1140 Suger, abate benedettino coltissimo e potente, dà inizio, nei pressi di Parigi, alla ristrutturazione dell abside dell abbazia di Saint-Denis, destinata ad accogliere le tombe dei re di Francia. Egli concepisce uno spazio totalmente nuovo che diventerà il prototipo delle chiese gotiche in Francia, poi in Inghilterra, Germania e infine in Italia. Le innovative tecniche costruttive per la prima volta permettono di creare edifici molto alti con pareti sottilissime: la copertura delle cattedrali è realizzata grazie a un sistema di volte a crociera, in cui due archi a ogiva o a sesto acuto ossia a punta si incrociano al centro. Il nuovo tipo di arco permette di scaricare il peso sui pilastri e fa sì che lo spessore dei muri possa essere sensibilmente ridotto. In Francia i muri sono perforati da ampie vetrate colorate, mentre in Italia sono spesso decorati da vasti cicli di affreschi e pitture murali. 56 Lo sviluppo verticale dei nuovi edifici crea uno spazio altissimo, che si dilata all infinito ed è dominato dalla luce: in esso il fedele idealmente percepisce l immensa grandezza di Dio. Le chiese per i nuovi ordini religiosi In Italia, i primi ad adottare le innovazioni costruttive francesi per l organizzazione delle loro chiese sono i nuovi ordini religiosi: ne è un esempio la costruzione della Basilica di San Francesco ad Assisi, iniziata nel 1228 a soli due anni dalla morte di Francesco. Dato che lo spazio a disposizione per poter ospitare la tomba del santo e la casa principale del nuovo ordine è poco, i francescani scelgono una complessa soluzione tecnica, con due chiese sovrapposte. Sotto questa struttura c è una cripta, ossia una stanza in cui è conservata la tomba di san Francesco. Si tratta di una disposizione simbolica: come il nuovo santo è destinato a riformare la Chiesa e a sorreggerla in un momento difficile, così il suo corpo, nella cripta, sembra sostenere le due chiese sovrapposte. La Basilica superiore è un ampio spazio luminoso, senza divisioni, dove i fedeli possono assistere insieme alle funzioni. Le pareti sono ricoperte da numerosi affreschi, in una sorta di predicazione per immagini che doveva accompagnare le parole dei frati. Alla decorazione della basilica collaborarono Cimabue, Giotto, Simone Martini. Diverse raffigurazioni della realtà Tra Duecento e Trecento, in Italia, prima in scultura e poi in pittura, si assiste a una vera a propria rivoluzione: si inventa un nuovo modo di raffigurare la realtà, il paesaggio, lo spazio, il corpo umano e i sentimenti. La scultura e la pittura italiana abbandonano una raffigurazione basata sulle due dimensioni e iniziano invece a recuperare, dalla tradizione classica del mondo greco e romano, una più convincente rappresentazione del corpo e della sua anatomia e poi dei sentimenti e delle emozioni. L arte gotica ricomincia anche a osservare lo spazio, a rappresentarlo in modo coerente, con un attenzione sempre maggiore alla naturalezza delle composizioni e ai volumi occupati dalle figure: è l inizio di un profondo mutamento stilistico che avrà il suo culmine, agli inizi del Trecento, con il pittore toscano Giotto. Accanto a queste sperimentazioni, restano vive le tecniche tradizionali, ereditate dai secoli precedenti, tra cui l uso dell oro nella pittura su tavola. Nonostante la ricerca di una sempre maggiore aderenza al vero e alla rappresentazione tridimensionale, i dipinti del Duecento sono ancora caratterizzati dall applicazione di foglie d oro per il fondo delle tavole dipinte e per impreziosire alcuni dettagli, come abiti e aureole. L oro era spesso inciso o punzonato, ossia decorato con i punzoni, sorta di timbri a motivi geometrici e floreali: la luce si rifletteva sulle superfici dei dipinti in mille sfaccettature, rendendo le tavole simili a gioielli preziosi.