Umanesimo e Rinascimento in sintesi 3 Gli autori e i testi Iacopo Sannazaro La vita Sannazaro, nato e cresciuto a Napoli, fa il suo ingresso nella corte aragonese all età di otto anni. accolto nell Accademia di Giovanni Pontano, dove assorbe la cultura classica e umanistica. Segue in esilio il re Federico III e torna a Napoli nel 1504. Da questo momento si ritira a vita privata fino all anno della morte (1530). Una formazione umanistica Di nobile famiglia pavese trapiantata nel Sud, Iacopo Sannazaro, o Sannazzaro, nasce a Napoli intorno al 1456. Orfano del padre a otto anni, entra nel 1481 alla corte di Alfonso I d Aragona, duca di Calabria, e viene accolto dal grande umanista Giovanni Pontano (1429-1503) che lo introduce nella sua Accademia imponendogli il nome di Azio Sincero. Alla morte di Alfonso (1496), diviene re di Napoli Federico III d Aragona, con cui Sannazaro intrattiene un amicizia così salda da seguirlo nell esilio in Francia (1501). Il ritorno a Napoli Tornato a Napoli alla scomparsa del re (1504), vive appartato nella villa di Mergellina, testimone della dominazione spagnola di Napoli. Muore nel 1530 e viene sepolto nella chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina, non lontano dal sepolcro di Virgilio. Sulla sua lapide, si legge ancora oggi l iscrizione dettata da Pietro Bembo: «Dai fiori alle sacre ceneri: qui giace il famoso Sincero [Sannazaro] vicino a Marone [Virgilio] nella poesia come nel sepolcro . Le opere La produzione in volgare di Sannazaro comprende alcune filastrocche e le liriche in volgare riunite nell opera Sonetti et canzoni. Tra gli scritti in latino sono originali le egloghe, ambientate in un contesto marittimo invece che pastorale. Nel Parto della Vergine Sannazaro tenta la fusione tra argomento cristiano e stile classico. L Arcadia è l opera più conosciuta di Sannazaro. un componimento in volgare, in prosa e in poesia. Racconta di Azio Sincero che, a causa di un amore non corrisposto, si rifugia tra la natura incontaminata dell Arcadia. 672 Le prove giovanili in volgare Possiamo suddividere la produzione di Sannazaro tra le opere in volgare e quelle in latino. Le prime risalgono al periodo giovanile: alcune filastrocche (i cosiddetti gliòmmeri, in dialetto napoletano gomitoli , un genere letterario tipicamente meridionale, che sovrappone i più vari argomenti, proprio come in un gomitolo si sovrappongono i fili di lana) e le liriche, di chiara ispirazione petrarchesca, pubblicate postume nel 1530 con il titolo Sonetti et canzoni. Le poesie in latino Alla produzione poetica in latino Sannazaro si dedica al ritorno a Napoli dopo il soggiorno francese. In questo ambito vanno ricordate soprattutto le cinque Egloghe dei pescatori, nelle quali i consueti protagonisti del mondo agreste, i pastori, sono sostituiti dai pescatori, e il poemetto in esametri Il parto della Vergine, edito nel 1526 dopo un ventennio di elaborazione, con il quale l autore tenta di fondere un argomento cristiano con lo stile e le immagini della classicità pagana e della mitologia. La materia amorosa dell Arcadia L opera che diede la fama a Sannazaro è l Arcadia, un romanzo pastorale in volgare, misto di prose e versi, un prosimetro sul modello della Vita nuova di Dante e del Ninfale d Ameto di Boccaccio. Iniziata intorno al 1485 e pubblicata nella sua redazione definitiva nel 1504, l Arcadia racconta la vicenda di Azio Sincero (sotto le cui mentite spoglie si cela il poeta stesso), il quale, a seguito di una delusione d amore, si reca appunto in Arcadia, la regione della Grecia già celebrata dai poeti classici come il più rappresentativo luogo pastorale. Qui Azio trova un ambiente sereno e incontaminato, percorso dai canti d amore dei pastori, ma non riesce a cancellare la propria malinconia. Così un giorno, turbato da un sogno angoscioso, fa ritorno a Napoli, dove apprende della morte della fanciulla amata.