T6 Atlante e l’ippogrifo Canto IV, ott. 1-7  Ottave di endecasillabi con schema di rime ABABABCC. Bradamante ha appreso che il mago Atlante tiene prigioniero Ruggiero, per l’affetto che nutre verso di lui (essendo stato suo precettore), tentando di vincere una profezia che prevede per il cavaliere pagano la conversione al cristianesimo e la morte in battaglia. Il mago è capace di avere la meglio su ogni guerriero che si avvicini al castello grazie al cavallo alato, l’ippogrifo, e a un magico scudo abbagliante. Egli rapisce fanciulle e cavalieri per allietare la prigionia dorata di Ruggiero. L’eroina decide di combattere il mago e si fa condurre al suo palazzo da Pinabello. Questi, però, avendo appreso che Bradamante appartiene all’odiata casa dei Chiaramonte (una famiglia tradizionalmente rivale della sua), prova a ucciderla gettandola in una profonda caverna. Qui Bradamante trova la maga Melissa, che – dopo averle fatto profetizzare dallo spirito del mago Merlino la gloriosa discendenza estense – le spiega come, per avere ragione di Atlante, la guerriera debba impossessarsi di un anello fatato, tenuto al momento dal nano Brunello, barone di Agramante. Casualmente Bradamante trova Brunello in una locanda… Metro Un   rapitore  di   donne  indifese  Asset ID: 246 ( )  let-altvoc-atlante-e-lippogrifo80.mp3 Audiolettura 1 Quantunque il simular sia le più volte ripreso, e dia di mala mente indici, si truova pur in molte cose e molte aver fatti evidenti benefici, e danni e biasmi e morti aver già tolte; 5      che non conversiam sempre con gli amici in questa assai più oscura che serena vita mortal, tutta d’invidia piena. 2 Se, dopo lunga prova, a gran fatica trovar si può chi ti sia amico vero, 10     ed a chi senza alcun sospetto dica e discoperto mostri il tuo pensiero; che de’ far di Ruggier la bella amica con quel Brunel non puro e non sincero, ma tutto simulato e tutto finto, 15     come la maga le l’avea dipinto? 3 Simula anch’ella; e così far conviene con esso lui di finzioni padre; e, come io dissi, spesso ella gli tiene gli occhi alle man, ch’eran rapaci e ladre. 20     Bradamante e Brunello    sebbene l’arte dell’inganno ( ) sia per lo più ( ) biasimata ( ), e sia indizio (  […]  ) di animo cattivo, si riscontra anche ( ) che spesse volte ( ) è stata utile, poiché ha prodotto benefici evidenti e ha evitato ( ) danni, rimproveri e morti. 1-5 Quantunque il simular… aver già tolte: il simular le più volte ripreso dia indici si truova pur in molte cose e molte tolte    perché non sempre viviamo ( ) tra amici. 6 che… gli amici: conversiam    capire. 10 trovar:    e a chi senza timore tu possa dire ( ) e manifestare apertamente (   ) ciò che pensi. 11-12 ed a chi… mostri il tuo pensiero: dica discoperto mostri    che cosa dovrebbe fare a proposito di Ruggiero. 13 che de’ far di Ruggier:    tutto pieno di menzogna e di finzione. 15 tutto simulato e tutto finto:    con lui che è maestro ( ) di simulazione. 18 con esso… padre: padre    alla fine del canto precedente. 19 come io dissi:    sorveglia con lo sguardo i movimenti delle sue mani. 19-20 gli tiene… alle man: Ecco all’orecchie un gran rumor lor viene. Disse la donna: «O glorïosa Madre, o Re del ciel, che cosa sarà questa?». E dove era il rumor si trovò presta. 4 E vede l’oste e tutta la famiglia, 25     e chi a finestre e chi fuor ne la via, tener levati al ciel gli occhi e le ciglia, come l’ecclisse o la cometa sia. Vede la donna un’alta maraviglia, che di leggier creduta non saria: 30     vede passar un gran destriero alato, che porta in aria un cavalliero armato. 5 Grandi eran l’ale e di color diverso, e vi sedea nel mezzo un cavalliero, di ferro armato luminoso e terso; 35     e vêr ponente avea dritto il sentiero. Calossi, e fu tra le montagne immerso: e, come dicea l’oste (e dicea il vero), quel era un negromante, e facea spesso quel varco, or più da lungi, or più da presso. 40     6 Volando, talor s’alza ne le stelle, e poi quasi talor la terra rade; e ne porta con lui tutte le belle donne che trova per quelle contrade: talmente che le misere donzelle 45     ch’abbino o aver si credano beltade (come affatto costui tutte le invole) non escon fuor sì che le veggia il sole. L’arrivo di Atlante in sella all’ippogrifo    accorse subito. 24 si trovò presta:    come se si trattasse di assistere all’insolito spettacolo di un’eclissi o di una cometa. 28 come… la cometa sia:    prodigio. 29 maraviglia:    alla quale non si crederebbe facilmente ( ). 30 che di leggier creduta non saria: di leggier    strano. 33 diverso:    aveva diretto il proprio volo a ovest (verso il suo castello sui Pirenei). 36 vêr ponente… il sentiero:    discese.   scomparve tra i monti. 37 Calossi: fu… immerso:    mago. 39 negromante:    percorreva spesso quella rotta, talvolta tenendosi più lontano, talaltra più vicino. 39-40 facea spesso… da presso:    sfiora. 42 rade:    porta via con sé. 43 ne porta con:    che possiedano o credano di possedere la bellezza. 46 ch’abbino… beltade:    come se il mago se le portasse via ( ) tutte. 47 come affatto… le invole: invole    non escono di casa alla luce del sole. 48 non escon… il sole: 7 «Egli sul Pireneo tiene un castello (narrava l’oste) fatto per incanto, 50     tutto d’acciaio, e sì lucente e bello, ch’altro al mondo non è mirabil tanto. Già molti cavallier sono iti a quello, e nessun del ritorno si dà vanto: sì ch’io penso, signore, e temo forte, 55     o che sian presi, o sian condotti a morte». Nuova descrizione del castello di Atlante    su un monte dei Pirenei. 49 sul Pireneo:    sorto grazie a un incantesimo. 50 fatto per incanto:    degno di ammirazione e insieme meraviglia. 52 mirabil:    andati (latinismo). 53 iti:    può vantarsi di essere ritornato. 54 del ritorno si dà vanto:    l’oste si rivolge a Bradamante credendola un uomo. 55 signore:    o che siano tenuti prigionieri o che siano stati uccisi. 56 o che sian presi, o sian condotti a morte:  >> pagina 775  Dentro il TESTO I contenuti tematici Bradamante è valorosa e anche saggia. La prudenza di cui è dotata le consiglia di non rivelare le proprie intenzioni a Brunello, giacché costui è noto per essere falso e mentitore. Essa appare scaltra e capace di dissimulazione: un comportamento, quello di chi dissimula, spesso condannato sul piano morale, ma di fatto necessario – spiega Ariosto – / (vv. 7-8). Dunque mentre la donna, facendo finta di nulla, sorveglia Brunello, tutti alla locanda vengono sorpresi da un rumore: è Atlante che sta passando con l’ippogrifo. Possiamo qui anticipare che successivamente Bradamante riuscirà a impossessarsi dell’anello fatato e a sconfiggere il mago, per liberare così i cavalieri da lui tenuti prigionieri. in questa assai più oscura che serena vita mortal, tutta d’invidia piena La prudente guerriera Come ha notato il critico Emilio Bigi, il brano – che pure prende le mosse dall’episodio fantastico dell’incontro fra Bradamante e Brunello – presenta, in un tono elegantemente discorsivo, un di sapore prettamente , vale a dire quello della necessità, in particolari circostanze, della simulazione. Anche qui, come in Machiavelli ( , capp. XV,  T8, p. 876, e XVIII,  T9, p. 879), tale comportamento appare giustificato «da una più generale esperienza, amara e pessimistica, della vita politico-sociale» (Bigi). tema machiavellico Il Principe ▶ ▶ Il motivo della simulazione Bartolomeo Veneto, , 1512. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini. Ritratto di gentiluomo  >> pagina 776  Le scelte stilistiche Anche in questo passo gli ingredienti della favola ci sono tutti: una donna bellissima e insieme valorosa guerriera, un mago in groppa a un cavallo volante che si libra tra i monti e raggiunge le stelle, un luminoso castello d’acciaio che si erge su una montagna scoscesa. Questi sono gli elementi favolosi da cui il lettore si lascia rapire, in un’atmosfera fantastica, che sa intrattenere piacevolmente con la dolcezza musicale dei versi e, insieme, con la sorridente bonomia del poeta. Una favola sorridente L’ippogrifo viene raffigurato come una creatura imponente. Si noti, tra l’altro, come all’ottava 5 alla plasticità dell’immagine del cavaliere seduto (v. 34), tra l’una e l’altra ala, «giovi anche una certa simmetria nella disposizione delle parole: gli attributi delle ali ( e , v. 33) sono uno in principio, l’altro alla fine dell’endecasillabo; così (al v. 35) la determinazione è spezzata in due da quell’ » (Nardi). È l’ennesima riprova dell’estrema . nel mezzo Grandi di color diverso di ferro… luminoso e terso armato accuratezza stilistica della rappresentazione L’accuratezza descrittiva Verso le COMPETENZE Comprendere Chi sono del v. 13 e del v. 16? 1 la bella amica la maga Spiega il significato complessivo dell’ottava 2. 2 Chi è il del v. 18? 3 lui Che cosa porta Atlante sull’ippogrifo? 4 Analizzare C’è un punto del brano nel quale è possibile cogliere la sorridente ironia dell’autore. Individualo. 5 Interpretare La prima ottava del brano illustra un concetto di ordine generale, che non si applica soltanto alla concreta situazione narrativa. Che cosa afferma l’autore? A quali circostanze della propria vita potrebbe fare qui riferimento? 6 Produrre Commenta i versi / (vv. 7-8): sei d’accordo con il giudizio di Ariosto? perché? Scrivi un testo argomentativo di circa 30 righe, portando degli esempi a sostegno della tua opinione. 7 Scrivere per argomentare. in questa assai più oscura che serena vita mortal, tutta d’invidia piena Ruggiero salva Angelica dall’orca L’ippogrifo – l’animale favoloso, in forma di cavallo alato con testa d’uccello – sarebbe stato ispirato ad Ariosto dalla metafora virgiliana “incrociare grifoni con cavalli”: secondo le credenze antiche, infatti, queste bestie sarebbero state nemiche per natura. L’autore del   così lo descrive nel canto IV, ott. 18, vv. 1-6: Furioso non è finto il destrier, ma naturale, Ch’una giumenta generò d’un grifo: Simile al padre avea la piuma e l’ale, Li piedi anteriori, il capo e il grifo; In tutte l’altre membra parea quale Era la madre, e chiamasi ippogrifo. , illustrazione per un’edizione dell’ del 1824. Ruggiero e Angelica in groppa all’Ippogrifo Orlando furioso