La poesia del Settecento in sintesi La riforma del melodramma operata da Metastasio introduce due innovazioni. La prima è l esaltazione del ruolo della poesia rispetto a quello della musica, che deve semplicemente accompagnare e commentare il recitativo . La seconda novità riguarda l ambientazione e i personaggi: questi ultimi sono tratti dal repertorio della mitologia e della tragedia antica e rinascimentale, mentre le scene sono ambientate in suggestivi contesti idilliaci che attenuano la componente drammatica e introducono spesso un lieto fine. Vienna e autore di testi ispirati alle virtù di personaggi storici esemplari, e soprattutto del romano Pietro Trapassi (16981782), noto con lo pseudonimo grecizzante di Pietro Metastasio, il quale giunge al melodramma attraverso la giovanile esperienza nell Arcadia. La riforma di Metastasio e la poetica del sogno La riforma di Metastasio si fonda in primo luogo sulla distinzione tra musica e poesia. Alla prima viene assegna to il compito di accompagnare e commentare il testo, rispettando il ritmo dei dialoghi e il giro delle frasi, modellati sul discorso parlato (il cosiddetto recitativo ). Alla fine delle scene, le arie (cioè componimenti pensati appositamente per essere cantati) costituiscono una sorta di sigillo lirico che sottolinea l epilogo dell azione, conferendole quell atmosfera di emozione e sospensione particolarmente apprezzata dal raffinato pubblico della corte. L altra importante peculiarità della soluzione di Metastasio è legata alla cosiddetta poetica del sogno . I temi delle sue opere attingono al repertorio della mitologia, della storia e della tragedia rinascimentale italiana e francese, ma si collocano in un contesto fittizio ricco di immagini suggestive che stemperano la componente drammatica in un tono idillico, in una tensione patetica, in un elegiaca effusione del sentimento e nel frequente lieto fine. L abilità di Metastasio sta proprio nel trasferire l universo eroico e appassionato dei suoi personaggi in una dimensione compatibile con la sensibilità mon dana del pubblico aristocratico, che può riconoscersi in essi e commuoversi per i turba menti messi in scena all interno di uno spettacolo artificioso ma coinvolgente. La lirica neoclassica Per tutto il Settecento la produzione poetica sembra ancorata agli stilemi dell Arcadia, indifferente ai fermenti ideali e politici dell Illuminismo. La lirica neoclassica attinge al repertorio mitologico e si rifà ai modelli letterari greci e latini. Ripropone temi mitologici con stile sobrio ed elegante e con un lessico aulico. A due poeti neoclassici, Vincenzo Monti e Ippolito Pindemonte, si devono le traduzioni, rispettivamente, dell Iliade e dell Odissea. Il Neoclassicismo non è però solo un nostalgico sguardo al passato: è infatti un esperienza aperta alla contaminazione con i temi e le ideologie del presente. La resistenza al nuovo Mentre la prosa, influenzata dalla diffusione della cultura il luministica e da nuovi indirizzi estetici e ideologici, conosce una rapida trasformazione formale e tematica, la lirica rimane ancorata alla tradizione classicista per tutta la se conda metà del Settecento. Il processo di rinnovamento pare arrestarsi, toccando solo di sfuggita l ambito poetico italiano, fermo alle cadenze, ai motivi e al linguaggio dell Arca dia. Le tematiche sociali e politiche proprie dell Illuminismo emergeranno soltanto nella produzione degli autori maggiori, come Parini e Alfieri. La mitologia classica Negli ultimi decenni del secolo l influenza prevalente sulla poesia italiana è quella esercitata dall estetica neoclassica ( p. 219), che promuove l in teresse per l antichità con argomenti derivati dal repertorio mitologico, riproposti con uno stile razionale ed elegante e un lessico aulico e tradizionale. L amore incondi zionato per i modelli greci e latini si traduce nel tentativo di far rivivere una Grecia mitica e ideale, patria della bellezza e dell armonia, in contrapposizione a un presen te vissuto spesso con un forte sentimento d inquietudine. Non è un caso che risalgano a questo periodo le più celebri traduzioni dei poemi omerici: quella dell Iliade, a opera del maggior esponente del Neoclassicismo italiano, Vincenzo Monti (17541828), e quella dell Odissea, realizzata da Ippolito Pindemonte (17531828). e l apertura alle contaminazioni La nostalgia dell antico, tuttavia, non si realiz za sempre e solo mediante il rifiuto della contemporaneità: l attenzione alla modernità, all attualità politica e alla dimensione civile della letteratura sono infatti tratti distintivi di parte della produzione poetica neoclassica, in obbedienza all invito formulato dal poe ta francese André Chénier (17621794) di comporre «versi antichi sopra pensieri nuovi . 245