L epoca e le idee lanese sulla cosiddetta tangentopoli . La vita della prima Repubblica , nata all indomani della guerra, termina tra gli scandali e il discredito che si abbatte sui partiti tradizionali, beneficiari di un sistema di finanziamenti illeciti e protagonisti di illegalit diffuse. la parola in sintesi La crisi di tangentopoli fa nascere la seconda Repubblica , in cui si fronteggiano due coalizioni: il centrosinistra (guidato dagli ex comunisti) e il centro-destra (capeggiato dal 1994 da Silvio Berlusconi). Tale bipolarismo punta a favorire la governabilit e a diminuire la conflittualit politica. Il malcontento verso la classe politica porta in seguito alla nascita di movimenti populisti come la Lega e i Cinque Stelle, nato quest ultimo da una libera associazione di cittadini. Tangentopoli Nel gergo giornalistico, sistema basato sul malcostume di incassare tangenti, cio somme di denaro in cambio di favori, concessioni o altre forme d intermediazione illecite da parte di chi pu influenzare la buona riuscita di tali affari o pratiche. Il termine si afferma dal 1992 in seguito alle inchieste giudiziarie (Mani pulite) della magistratura di Milano che portano alla dissoluzione di alcuni partiti (tra i quali Dc e Psi) e al coinvolgimento di altri (tra cui Pci-Pds e Lega Nord). Un paese segnato dalle contraddizioni La cosiddetta seconda Repubblica , ossia il nuovo sistema politico che scaturisce dalla crisi di tangentopoli, basata sul bipolarismo, cio sull alternanza al governo di due coalizioni di partiti. A fronteggiarsi sono stati lo schieramento di centro-sinistra, compattatosi intorno al principale erede del Pci, il Pds (Partito dei democratici di sinistra, poi trasformatosi in Democratici di sinistra e infine evolutosi nel Partito democratico), e quello di centro-destra, guidato dal 1994 dall imprenditore Silvio Berlusconi (n. 1936). La precariet di questi due fronti e il diffuso malcontento verso la classe politica hanno portato negli ultimi anni all affermazione di movimenti populisti come la Lega, guidata da Matteo Salvini (n. 1973), che ha guadagnato grande consenso elettorale rifiutando le politiche di accoglienza dei migranti, e i Cinque Stelle, partito nato come libera associazione di cittadini su impulso delle battaglie polemiche del comico Beppe Grillo (n. 1948) e organizzati dall imprenditore Gianroberto Casaleggio (1954-2016). La cultura 1 Organizzazione della cultura e impegno politico Nell immediato dopoguerra, accanto alla contrapposizione tra le due superpotenze, esiste, almeno fino agli inizi degli anni Sessanta, anche una guerra fredda degli intellettuali . Intellettuali e ideologia Per il letterato francese Jean-Paul Sartre, l uomo di cultura ha il dovere dell impegno politico: in una fase storica di lotta per la libert e di progresso, schierarsi significa svolgere una funzione civile. Sartre ritiene che le parole o i silenzi degli scrittori possono decidere il corso degli eventi, e definisce «mascalzoni» i militanti che seguono un ideologia diversa dalla sua. Negli Stati Uniti, gli anni Cinquanta sono segnati dal maccartismo, che vuole difendere i fondamenti della societ americana: in nome di un feroce anticomunismo e con criteri arbitrari, molti funzionari pubblici, scienziati, artisti, intellettuali e uomini di spettacolo sono giudicati sovversivi. Il dovere intellettuale della militanza: il caso di Sartre Nell ottobre 1945, sul primo numero della sua rivista Les temps modernes , il letterato francese Jean-Paul Sartre (1905-1980) ammonisce gli uomini di cultura a rifiutare la «tentazione dell irresponsabilit »: l impegno politico (engagement) non deve pi essere considerato un diritto, ma un dovere; prendere posizione significa assolvere a una funzione civile, in un epoca storica di emancipazione, di lotta per la libert e di progresso. Le parole o i silenzi degli scrittori, secondo Sartre, possono determinare il corso degli eventi: «Ritengo Flaubert e Goncourt responsabili della repressione che segu alla Comune, perch essi non hanno scritto una riga per impedirla». Il dogmatismo ideologico degli intellettuali Un approccio di questo tipo conduce anche a semplificazioni e a settarismi: lo stesso Sartre, in un dramma del 1956 dal titolo Nekrassov, definisce «mascalzoni» l insieme dei militanti del fronte opposto, senza distinguere le diverse posizioni intellettuali che pure sono presenti nell ambito della cultura e della politica liberali. Un analoga mentalit pervade anche ampi settori dell opinione pubblica occidentale: negli Stati Uniti degli anni Cinquanta il cosiddetto maccartismo (dal nome del senatore repubblicano Joseph Raymond McCarthy, 1909-1957) porta a identificare come pericolosi sovversivi molti funzionari pubblici, scienziati, artisti, intellettuali e uomini di spettacolo, giudicati con metodi arbitrari e processi farsa colpevoli di essere comunisti e di minare i fondamenti della societ americana. 1007