Sguardi sul NOVECENTO I pregi di libri come questi sono la scrittura immediata, diretta, dotata di una particolare freschezza; la capacit di riprodurre i gerghi e i linguaggi giovanili; la tendenza a presentare vicende e ambientazioni in cui i giovani lettori possono riconoscersi e identificarsi, in quanto fanno riferimento a esperienze comuni (scuola, universit , servizio civile, problematiche sentimentali, familiari ecc.). Tuttavia vanno segnalati an- che alcuni limiti, non direttamente presenti nei tre autori che abbiamo presentato, ma certamente in altri che a essi si avvicinano per temi e stile: un minimalismo eccessivo sul piano delle situazioni rappresentate; l attenzione esclusiva alla dimensione del privato e l incapacit di confrontarsi con le problematiche socio-politiche; infine una scrittura che talora rasenta un virtuosistico esercizio di stile. Gli anni Duemila Nel nuovo millennio assistiamo alla tendenza dell industria editoriale a imporre, di volta in volta, alcuni casi letterari, talora costruiti a tavolino, talaltra sorti quasi inaspettatamente, e poi per abilmente sfruttati dal punto di vista commerciale attraverso apposite strategie di marketing. Si tratta comunque di libri il maggiore o minore successo commerciale fa poca differenza in cui la qualit artistica spesso risulta carente. Sono opere diremmo per non lettori , vale a dire testi caratterizzati da un estrema semplificazione di contenuti e di linguaggi. Esemplare in tal senso il caso di Melissa P. (Melissa Panarello, n. 1985): l allora diciassettenne autrice siciliana nel 2003 pubblica 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, storia di un adolescente che racconta le tappe della propria iniziazione sessuale e che diventa rapidamente un best seller. Si tratta di un operazione editoriale che pu ricordare analoghi antecedenti degli anni Settanta (come il gi citato Porci con le ali), ma con una differenza non trascurabile: l assenza, in questo caso, di qualsiasi attenzione alle questioni ideologiche e politiche (a partire da quella liberazione sessuale a cui allora legittimamente si aspirava) e l esibizione dell erotismo come momento di una chiusura narcisistica dei personaggi in s stessi, nel proprio privato, nelle proprie ossessioni. Il 2008 stato segnato dal libro di Paolo Giordano (n. 1982), La solitudine dei numeri primi, storia della complessa evoluzione esistenziale di due adole- scenti difficili, che ha vinto il prestigioso premio Strega, vendendo, in pochi mesi, pi di un milione di copie. Il libro presenta tuttavia limiti evidenti: lo scarso realismo delle situazioni; la fissit dei personaggi che appaiono piatti e unidimensionali; una scrittura incolore e banale. Nel 2010 si colloca invece l uscita del romanzo di Alessandro D Avenia (n. 1977), un giovane insegnante siciliano trapiantato a Milano, Bianca come il latte, rossa come il sangue, una vicenda ambientata nel mondo degli adolescenti, che ha come protagonista il sedicenne Leo. Il ragazzo si innamora di una coetanea di nome Beatrice, che per scoprir malata di un morbo inguaribile. Il libro approfondisce i motivi dell amicizia e dei sentimenti, affrontando con delicatezza alcuni temi impegnativi, come la malattia, la morte, il senso dell esistenza umana, sebbene l adozione del punto di vista e del linguaggio dei giovani personaggi non appaia del tutto riuscita. Sempre nel 2010 esce il libro di Silvia Avallone (n. 1984), Acciaio, che racconta, in maniera stilisticamente efficace, la vita dei giovani a Piombino (Livorno), dove si lavora fino allo sfinimento in quello che rimane delle industrie siderurgiche (in progressiva dismissione), e poi si cerca sollievo nella trasgressione e nello sballo delle discoteche e delle droghe: sullo sfondo di questa realt desolata sboccia l amicizia tra due ragazze adolescenti, Anna e Francesca, che diventa presto un legame sentimentale. 1241