La poesia italiana dal secondo Novecento agli anni Duemila in sintesi Gli autori e i testi Giorgio Caproni Giorgio Caproni nasce a Livorno nel 1912. Durante la sua infanzia vive le difficolt economiche familiari. Dopo la licenza elementare frequenta una scuola tecnica e studia violino. A diciott anni inizia a lavorare per aiutare economicamente la famiglia. Rinuncia alla musica ma inizia a comporre versi. Dal 1935 insegnante di scuola elementare, dopo essersi diplomato all Istituto magistrale. Il 1936 l anno dell entusiasmo per la pubblicazione di Come un allegoria, ma anche della disperazione per la morte della futura sposa. Caproni cade in una profonda crisi psicologica. Nel 1939 Caproni chiamato ad arruolarsi. Dopo l armistizio rifiuta di combattere per la Repubblica di Sal e si unisce alla Resistenza. Nel 1945 fa ritorno a Roma e ricomincia a insegnare. Allo stesso tempo si dedica alla correzione di bozze, alla traduzione e alla critica letteraria. Conosce e frequenta assiduamente intellettuali e poeti. Gli ultimi anni sono anni di successi e riconoscimenti per la sua produzione poetica. Ottiene numerosi premi e la grande stima dei colleghi. Muore a Roma nel 1990. La vita Infanzia e adolescenza Giorgio Caproni nasce a Livorno nel 1912, secondogenito di Attilio, ragioniere, e di Anna Picchi, sarta e ricamatrice. La sua infanzia segnata dalle precarie condizioni economiche in cui la famiglia precipita dopo il richiamo in guerra del padre e il difficile dopoguerra. Nel 1922 i genitori si trasferiscono a Genova, dove Giorgio prende la licenza elementare. Frequenta poi una scuola tecnica, dedicandosi contemporaneamente, incoraggiato dal padre, allo studio del violino. La vocazione poetica e il lavoro di insegnante A diciott anni, per contribuire al bilancio familiare, accetta l incarico di fattorino presso uno studio legale, rinunciando, a malincuore, agli studi musicali ma dedicandosi alla poesia sempre pi intensamente. Diplomatosi da privatista all Istituto magistrale, nel 1935 prende servizio come maestro elementare a Rovegno, «un adorabile paesino montano» dell Alta Val Trebbia, tra Genova e Piacenza. Inizia cos una lunga esperienza nella scuola, che si protrarr sino al 1973: una scelta professionale quasi obbligata e tuttavia mai rinnegata. Nel 1936 pubblica la sua prima plaquette (un opuscolo stampato in poche copie): Come un allegoria. Nello stesso anno la fidanzata, Olga Franzoni, che lo aveva seguito da Genova nonostante la salute precaria, muore di setticemia, poco prima delle nozze. Caproni sprofonda allora in una grave crisi psicologica, poi superata anche grazie all incontro con un altra donna, Rosa Rettagliata, che sposa nell agosto 1938. Il trasferimento a Roma e l esperienza della guerra Trasferitosi a Roma in quello stesso anno, prende servizio nella scuola Giovanni Pascoli a Trastevere. Ma il suo primo soggiorno romano dura poco: nella primavera del 1939 richiamato alle armi. L armistizio dell 8 settembre 1943 lo sorprende in Val Trebbia, mentre in congedo provvisorio presso i genitori della moglie, accanto a lei e ai due figli ancora piccoli. Rifiutando di arruolarsi per la Repubblica di Sal , entra nella Resistenza partigiana attiva nella valle. Gli scambi intellettuali e i riconoscimenti degli ultimi anni Nell ottobre 1945 torna a Roma, riprendendo a insegnare. Per arrotondare il modesto stipendio di maestro, corregge le bozze in una tipografia. Intanto inizia a intrattenere intensi rapporti di scambio intellettuale con il critico Giacomo Debenedetti e con i poeti Carlo Betocchi, Attilio Bertolucci, Camillo Sbarbaro, Pier Paolo Pasolini. Al lavoro poetico, inoltre, affianca il mestiere di traduttore e di giornalista letterario. Nel corso degli anni la sua opera viene apprezzata sempre di pi . Giungono numerosi i riconoscimenti e i premi. Negli anni Ottanta molti studiosi cominciano ad avvicinare la sua opera a quella dei grandi maestri della poesia del Novecento. Circondato da una stima crescente, muore a Roma nel 1990. Le opere Le raccolte principali Dopo l esordio di Come un allegoria (1936), il lavoro poetico di Caproni prosegue con Ballo a Fontanigorda (1938) e Finzioni (1941). Con quest ultima raccolta ha inizio la fase della maturit , segnata da un superamento dei residui ermetici e dall adozione di forme pi rigorose, soprattutto dal punto di vista metrico. In Cronistoria (1943) emergono con forza le componenti diaristiche, legate alla perdita della donna amata e al dramma della guerra. 1247