Il Decadentismo in sintesi Gli autori e i testi Charles Baudelaire La vita Baudelaire, nato a Parigi nel 1821, perde il padre a soli sette anni. La morte del genitore e il secondo matrimonio della madre lo rendono un adolescente solitario e introverso. La sua relazione con una prostituta fa scalpore. Spinto dalla famiglia a troncare il rapporto, Baudelaire si reca in India. Da questo viaggio porta con s suggestioni e ricordi che riaffioreranno nella sua poesia. Tornato a Parigi, entra in contatto con letterati, artisti e scrittori, e conosce Jeanne Duval, attrice e ballerina con cui intrattiene una duratura ma burrascosa relazione. dedito ai lussi, agli eccessi e all uso di stupefacenti. Nel 1857, dopo aver pubblicato I fiori del male, il poeta condannato per immoralit . Continua tuttavia a condurre una vita dissoluta, fino alla morte, avvenuta nel 1867. La giovinezza e gli studi Charles Baudelaire nasce a Parigi nel 1821. All et di sette anni rimane orfano di padre, e non riesce ad accettare le nozze della madre con l ufficiale di carriera Jacques Aupick: la nuova situazione familiare lo porta a crescere in una solitudine quasi completa. Studia prima a Lione (presso il Collegio reale, al quale viene iscritto per volere del patrigno) e poi al liceo Louis-le-Grand di Parigi, dove si diploma nel 1839. Il primo scandalo di questo periodo la relazione con la prostituta Sarah, detta Louchette. Per volere della famiglia, che vorrebbe vedere interrotto questo rapporto scandaloso, Baudelaire intraprende a vent anni un viaggio verso l India, dal quale riporta impressioni e ricordi che influiranno sui suoi gusti: l esotismo e l attrazione fantastica per le terre lontane saranno componenti essenziali della sua opera poetica. Le relazioni intellettuali e sentimentali Al ritorno, divenuto maggiorenne (1842) ed entrato in possesso dell eredit paterna, Baudelaire inizia a frequentare letterati, giornalisti, pittori, stringendo amicizia con importanti scrittori e poeti attivi nella Parigi di quegli anni, quali Th ophile Gautier, Th odore de Banville, Charles-Augustin Sainte-Beuve. Dedito a spese e lussi ben oltre le sue possibilit , Baudelaire comincia a far uso di sostanze stupefacenti: minato da malesseri e inquietudini, nel 1845 tenta il suicidio. Si lega poi a una giovane mulatta, la danzatrice e attrice teatrale Jeanne Duval (la «Venere nera» delle sue poesie), in una relazione che dura, fra alterne vicende, fino al 1861. Il processo e le difficolt economiche La sua fama cresce a partire dal 1857, anno in cui, in seguito alla pubblicazione della sua opera maggiore, I fiori del male, subisce un processo per immoralit , che termina con una condanna in denaro per l autore e per l editore. Tuttavia il suo stile di vita non cambia e la sua condotta sregolata lo porta ad accumulare debiti e a rifugiarsi, nel 1864, in Belgio per sottrarsi ai creditori. Fa ritorno a Parigi nel 1866 dove muore nel 1867 dopo una lunga agonia. Le opere La prima edizione del suo capolavoro, I fiori del male, del 1857. In essa Baudelaire raccoglie le sue poesie, a cui ne aggiunge 35 nella seconda edizione del 1861. In precedenza, egli ha scritto articoli per riviste e giornali e alcuni racconti. Tra le altre sue opere si ricordano Lo spleen di Parigi, raccolta di poemetti in prosa, e I paradisi artificiali, saggio sugli effetti di alcol e stupefacenti. Gli esordi e la raccolta maggiore Baudelaire esordisce come critico d arte e come collaboratore di riviste e giornali, con articoli di vario argomento nonch con qualche breve racconto. Presto, tuttavia, la sua preoccupazione costante diventa quella di raccogliere in volume i suoi versi, che intanto appaiono in riviste, isolatamente o a gruppi. Finalmente il libro viene pubblicato nel 1857 con il titolo I fiori del male e comprende 100 poesie suddivise in 5 sezioni; una seconda edizione, approntata nel 1861, vede l aggiunta di altri 35 testi. All analisi approfondita dell opera dedichiamo la seconda parte di questa stessa Unit ( p. 304). Gli altri scritti Baudelaire ha lasciato diversi altri scritti, tra i quali la raccolta di poemetti in prosa Lo spleen di Parigi (apparsa in volume soltanto dopo la sua morte, nel 1869) e il saggio I paradisi artificiali (1860), in cui tratta da esperto gli effetti dell oppio, dell hashish e del vino, visti come mezzi di ricerca di piacere e come tramite per esplorare i territori affascinanti dell ignoto e dell inconscio. 267