Charles Baudelaire I fiori del male in sintesi Secondo il grande studioso tedesco Walter Benjamin (18921940) ci che Baudelaire percepisce (e poi rappresenta) della moderna realt urbana soprattutto il senso di choc, cio di spiazzamento, disorientamento, persino spavento, di fronte a una civilt turbolenta, traboccante di traffici, formicolante di uomini e di merci. Il poeta infatti si immerge nell anonima e vertiginosa moltitudine della folla, opprimente e inebriante come pu esserlo per un dandy che cerca la solitudine, ma al contempo non rinuncia a perdersi in quella massa informe che popola la metropoli. Georges Stein, Notturno su un boulevard parigino, 1850 ca. Collezione privata. Uno stile complesso e innovativo Lo stile della poesia baudelairiana unisce elementi originali ad altri della tradizione. romantico il gusto per i conflitti e i tormenti interiori. Il lessico, lontano dalla tradizione, ricorre a termini bassi e prosastici. Tra gli espedienti retorici, Baudelaire predilige analogie, sinestesie e soprattutto ossimori. Ricorre per lo pi ai metri della tradizione, pur apprezzando anche metri pi narrativi che rendono le sue poesie racconti in versi. Tra eredit romantiche e novit decadenti Se i contenuti della poesia di Baudelaire costituiscono una profonda novit nel panorama della lirica europea, lo stile adottato invece presenta una fusione di elementi tradizionali e originali. Dal Romanticismo il poeta eredita la concezione della poesia come esperienza individuale e perci unica e irripetibile; da qui proviene l esigenza di affrontare tematiche sublimi, stati d animo conflittuali e angoscianti. Ma questi aspetti vengono, per cos dire, degradati ed espressi in uno stile che tende a un realismo assoluto, privo di abbellimenti. Allo stesso modo anche il lessico accoglie termini bassi e impoetici , ponendosi cos come nuovo rispetto a quello tradizionale. Incandescenza della materia e compostezza della forma La forza di Baudelaire non infatti nel suo dramma esistenziale esasperato, bens nel modo in cui egli ne fa poesia, nel rapporto sofferto con la poesia stessa, nelle nuove forme (immagini, simboli, visioni, allegorie) in cui plasma i contenuti. La sua sfida «estrarre la bellezza dal male». All interno del verso grave e solenne (per lo pi il cosiddetto alessandrino ), egli si impone un estrema cura tecnica e retorica, che fa grande uso di analogie, sinestesie e della figura chiave con cui esprime la disarmonia e la dissonanza: l ossimoro. Allo stesso tempo, Baudelaire predilige il metro classico (in particolare il sonetto) anche se non disdegna andamenti narrativi pi distesi, che trasformano talvolta i componimenti poetici quasi in racconti in versi. le parole della letteratura Alessandrino Verso, originariamente narrativo, della poesia medievale in lingua d o l e poi di quella classica francese. Deve il suo nome al poema Roman d Alexandre (XII sec.) dove compare per la prima volta, ed costituito di 12 sillabe divise in due emistichi di 6 sillabe. La sua fortuna cominci nel XVI secolo con il poeta francese Pierre de Ronsard. Nel XVII secolo, l alessandrino divenne il metro tipico dei drammi in versi. 307