Il secondo Ottocento in sintesi La cultura 1 Il trionfo della scienza: l et del Positivismo Lo sviluppo scientifico e tecnologico genera l idea che l umanit possa dominare le forze della natura, e che la modernit (simboleggiata per esempio dal treno) garantisca la diffusione del progresso e la fine degli scontri sociali. In Francia e in Inghilterra sorge la filosofia positivista, che spiega il mondo senza interpretazioni sovrannaturali, basandosi solo sui dati della realt fisica. Per il filosofo Auguste Comte, la scienza permette di conoscere anche i fenomeni pi complessi. Per lo storico e filosofo Hippolyte-Adolphe Taine, la vita dell individuo determinata da cause biologiche, sociali e storiche. Nasce il Naturalismo, che riproduce e documenta la realt in modo oggettivo e dettagliato. La materia considerata l unica realt : per studiare la vita bisogna rifarsi all osservazione scientifica. Su questo criterio materialistico si fonda la teoria dell evoluzione elaborata dal naturalista Charles Darwin, secondo cui l origine e la sopravvivenza delle varie specie biologiche dipendono da un processo di selezione naturale e non dalla creazione divina. 32 Una modernit felice: la fede nel progresso Lo sviluppo delle scienze naturali e le scoperte tecnologiche accompagnano e stimolano l evoluzione industriale nel secondo Ottocento. Gli studi di medicina e di biologia allargano l orizzonte del sapere; l ampliamento delle conoscenze determina la convinzione che l uomo possa dominare le forze della natura; le invenzioni mutano il panorama industriale e il paesaggio delle citt ; la percezione del tempo e dello spazio viene modificata dalla comparsa di nuovi mezzi di trasporto e di comunicazione, che finiscono per incidere anche sull immaginario collettivo: si pensi al treno, vero e proprio simbolo dell epoca, incarnazione della modernit . Si afferma dunque la certezza che la scienza favorisca la crescita pacifica di tutta la societ , conducendola verso un epoca nuova, segnata dallo sviluppo e dalla graduale risoluzione dei conflitti sociali. Auguste Comte e i princ pi del Positivismo Tale atmosfera di ottimismo acquista ancora maggiore rilievo grazie alla diffusione soprattutto in Francia e in Inghilterra, non a caso i paesi pi industrializzati della filosofia positivista. Utilizzato per la prima volta dal filosofo Claude-Henri de Saint-Simon (1760-1825) nel 1823, il termine positivismo viene ripreso da un altro filosofo francese, Auguste Comte (1798-1857), per indicare un nuovo orientamento di pensiero, che spiega il mondo rifiutando le interpretazioni sovrannaturali e basandosi esclusivamente sui dati della realt fisica. Nel suo Corso di filosofia positiva (1830-1842), Comte individua nella scienza l unico strumento utile per indagare il mondo: saranno l esperienza e l analisi razionale dei fatti a permettere la conoscenza di ogni fenomeno, anche il pi complesso. Il determinismo di Hippolyte Taine Il convincimento che tutto possa essere studiato alla luce della ragione porta a spiegare l esistenza umana, il carattere e le azioni dell uomo non sulla base del capriccioso e fortuito intrecciarsi degli eventi, ma sulla base di elementi specifici e documentabili. Lo storico e filosofo francese Hippolyte-Adolphe Taine (18281893) individua le cause biologiche, sociali e storiche come gli aspetti che determinano la vita del singolo, dagli aspetti pi meschini a quelli pi nobili (la sua teoria pu essere infatti definita determinismo psicologico ). Seguono questa tesi anche scrittori e artisti, interpreti di una nuova tendenza culturale, il Naturalismo, che cerca di riprodurre e documentare la natura e il reale in modo oggettivo e analitico, quanto pi fedelmente possibile. La teoria evoluzionistica di Charles Darwin Queste visioni filosofiche e culturali sono riconducibili a una concezione materialistica della vita: per studiarne ogni aspetto dalla fisica alla medicina, dalle organizzazioni sociali a qualsiasi espressione artistica occorre rifarsi, come accennato, solo all osservazione scientifica, poich la materia l unica e sola realt . Tale approccio alla base della teoria dell evoluzione proposta e divulgata per la prima volta dal naturalista e geologo inglese Charles Darwin (18091882). Nel suo testo pi celebre, L origine delle specie (1859), egli afferma che le diverse specie biologiche derivano da un processo di selezione naturale attraverso cui le caratteristiche vantaggiose per la sopravvivenza in un dato ambiente vengono trasmesse di generazione in generazione. Secondo lo scienziato, questa interazione tra condizioni ambientali e modifiche delle caratteristiche dei viventi comporta l origine, la sopravvivenza o l estinzione delle specie, genere umano compreso. Una tale spiegazione della natura dell uomo come frutto di un processo naturale e non della creazione divina provoca una rivoluzione dagli effetti paragonabili a quella copernicana.