I grandi temi in sintesi La poesia tra autobiografia e ricerca dell’assoluto 1 A commento dei suoi primi versi, Ungaretti scrive che l’ambizione più grande di un poeta è «quella di lasciare una sua bella biografia». Possiamo dire che a quest’enunciato sia rimasto sempre fedele: come Umberto Saba, persuaso che la letteratura debba essere l’espressione sincera dell’esistenza, anche Ungaretti accoglie largamente in tutta la sua produzione il la : dalla tragica concretezza dell’esperienza vissuta al fronte fino agli ultimi anni di vita. La fusione tra vita e arte racconto e riflessione autobiografici Con le sue raccolte poetiche Ungaretti si ripropone di « ». Sono dunque costanti nelle poesie gli spunti e i riferimenti autobiografici. lasciare una sua bella biografia La nostalgia delle persone lontane, la dimensione del ricordo, il dolore sperimentato in prima persona costituiscono i temi di un , che scandisce le tappe di una lunga parabola poetica contrassegnata dal bisogno di calarsi nelle , nei , nei tempi in cui l’esistenza materiale si sviluppa (per questo le liriche dell’ portano sempre l’indicazione precisa della data e del luogo di composizione). L’esperienza diretta come fonte letteraria continuo interrogarsi sulla vita situazioni concrete luoghi reali Allegria Ungaretti ricorre spesso alla : la sua meta immaginaria consiste nella scoperta della condizione elementare dell’uomo, grazie a uno continuo , per attingere alla più profonda realtà dell’io. Non a caso, a partire dal 1942, egli decide di riunire tutta la propria opera sotto il titolo di : di uno tra tanti, dunque, e non di un intellettuale o di un cattedratico in posizione privilegiata. La vita privata e il sentimento universale metafora del viaggio scavo nell’interiorità Vita d’un uomo La sua, infatti, vuole essere un’ non soggettiva, ma « » (così l’ha definita il poeta e critico Franco Fortini), vale a dire la narrazione esemplare di un essere umano che sfrutta la propria vicenda come un’occasione per riflettere sui grandi temi universali, rivolgendosi ai propri simili e affermando – in una ricerca di essenzialità e di verità che, dunque, supera il semplice aspetto formale – i valori della solidarietà e della condivisione. autobiografia allegorica Nel 1942, il poeta riunisce la sua intera produzione nell’opera . La sua ambizione è quella di dell’io e raggiungerne l’essenza. Egli sceglie di narrare di “un uomo”, cioè un “io” tra tanti, i cui gesti e comportamenti sono lo spunto per riflessioni su temi universali di interesse comune. Vita d’un uomo indagare l’interiorità D’altra parte, i testi di Ungaretti non sono mai realmente immediati (né tanto meno improvvisati) come una loro lettura superficiale potrebbe indurre a credere: l’instancabile lavoro di revisione e le varianti, anche significative, che intercorrono tra le diverse redazioni di molte poesie dimostrano che la sua esperienza letteraria matura attraverso una continua , collegata a una costante ricerca espressiva. Lo scopo finale di questo lavoro sta proprio nel conferire all’insieme dei testi la fisionomia di “ ”, testimonianza di una tensione innata verso una parola pura e verso un significato ultimo da portare in superficie al di là dei confini ristretti del tempo e dello spazio. Un’opera fuori dal tempo stratificazione compositiva libro assoluto Le poesie di Ungaretti sono il risultato di un lungo lavoro di e . Il poeta desidera che i suoi testi appaiano, nel loro insieme, come una sorta di “opera assoluta”. La parola dev’essere capace di portare alla luce un significato che superi i confini imposti da spazio e tempo. elaborazione revisione La letteratura costituisce per Ungaretti lo specchio rivelatore degli slanci e delle angosce personali, ma soprattutto racchiude una fortissima , che sviluppa l’autoanalisi fino alle radici dell’esperienza concreta: è in quest’ultima che si può ritrovare quell’impulso umano originario che, soprattutto attraverso il dolore, è capace di restituire un’essenza quasi sacra alla vita stessa. In questo, certamente, sta la grande lezione umana dell’opera di Ungaretti. La lezione di Ungaretti valenza etica ed esistenziale