PURGATORIO
sfera del fuoco
paradiso terrestre
VII cornice: lussuriosi
VI cornice: golosi
V cornice: avari e prodighi
IV cornice: accidiosi
ARIA
III cornice: iracondi
II cornice: invidiosi
I cornice: superbi
porta del purgatorio
RA
R
TE
catone
antipurgatorio
IV schiera: principi negligenti
III schiera: morti violentemente
II schiera: pigri
I schiera: morti scomunicati
uscita dall’Inferno
spiaggia
coloro che tardarono a pentirsi
valletta fiorita
natural burella
emisfero delle acque
1. LA STRUTTURA
Il secondo regno ultramondano, il Purgatorio, è una
montagna che svetta su un’isola dell’emisfero australe, posta agli antipodi di Gerusalemme: essa riflette
in negativo la forma cava della voragine infernale
in quanto – come spiega Virgilio nel canto XXXIV
dell’Inferno (vv. 121-126) – è costituita da quella porzione di Terra che si ritirò per sfuggire al contatto con
Lucifero quando questi precipitò al centro del globo.
Dante e Virgilio giungono all’isola – sorvegliata da Catone l’Uticense – attraverso un passaggio sotterraneo
che parte dai piedi di Satana (la natural burella); le anime dei penitenti vengono invece solitamente condotte
da un angelo nocchiero che le traghetta dalle foci del
Tevere.
La spiaggia dell’isola e le prime balze della montagna formano l’Antipurgatorio. Qui si trovano quattro
schiere di negligenti, quei peccatori che si pentirono
solo negli ultimi istanti di vita e che, per questo, devono attendere a lungo prima di entrare nel regno
dell’espiazione vero e proprio: gli scomunicati, destinati all’Antipurgatorio un tempo pari a trenta volte
quello che vissero fuori della Chiesa; i pigri, i morti di
morte violenta e i principi negligenti, esclusi dal vero e
proprio regno della purificazione tanto tempo quanto vissero.
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