I SAPERI fondamentali audiolettura IL LATINO E LE LINGUE ROMANZE OPERE IN LINGUA D O L OPERE IN LINGUA D OC 90 In seguito al crollo dell Impero romano d Occidente e alle invasioni barbariche, in Europa viene meno l unità linguistica. Nelle realtà poco romanizzate il latino scompare, mentre in alcune regioni viene soppiantato dalle lingue romanze. Si afferma così una netta distinzione tra lingua scritta e lingua parlata: la prima, ancorata al modello dei classici, rimane una lingua conosciuta solamente dagli uomini colti e dagli ecclesiastici; la seconda invece conosce una continua evoluzione. Il volgare s impone gradualmente nella scrittura di ambito politico-burocratico e nelle elaborazioni artistiche. Nascono così le letterature nazionali. Dalla fine dell XI secolo nella Francia settentrionale si registra un ampia produzione in lingua d o l. Si distinguono una materia di Francia e una materia di Bretagna: la prima dà origine al ciclo carolingio con le chansons de geste, dedicate alle gesta di Carlo Magno e dei suoi paladini contro i saraceni; la seconda dà vita al ciclo bretone, incentrato su re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda. I componimenti del ciclo carolingio sono in origine cantati e poi rielaborati dalla cultura orale. Il testo più importante è la Chanson de Roland, un poema in lasse che proietta l episodio storico della battaglia di Roncisvalle in una dimensione fantastica, allo scopo di celebrare il sacrificio dei cavalieri in nome della fede. I testi del ciclo bretone hanno origini celtiche e sono destinati a un pubblico aristocratico. Narrano storie d amore e d avventura, esaltando i valori della cavalleria e della cortesia con vicende fiabesche e magiche. L esponente principale è Chrétien de Troyes, l autore dei romanzi in versi Lancillotto e Perceval. Contemporaneamente, nella Francia meridionale si sviluppa una letteratura in lingua d oc e, nelle corti signorili, nasce la lirica trobadorica. I trovatori nobili o poeti di professione si rivolgono a un pubblico d élite e cantano le virtù cortesi (lealtà, misura libertà); sostengono una cultura laica ed esaltano la sensualità e la bellezza. Considerano l amore cortese come una forma di elevazione spirituale e stabiliscono un autentica servitù d amore nei confronti della donna. Nella produzione trobadorica si distinguono due stili divergenti: il trobar clus (stile complesso e ricercato come quello di Arnaut Daniel) e il trobar leu (semplice e leggero come nel caso di Bernart de Ventadorn). I generi più praticati dai trovatori sono la canzone, il sirventese, il planh, il tenso, il plazer e l enueg.