Per approfondire Uno schema calibrato La critica si è sbizzarrita nel tentativo di ricostruire i rapporti tra i personaggi dei . Mostriamo come esempio l’ingegnoso schema proposto dallo studioso Franco Fido, che aiuta a comprendere il sofisticato gioco di pesi e contrappesi elaborato da Manzoni. Le frecce indicano il moto dell’azione: per esempio, è Renzo a rivolgersi a fra Cristoforo. La linea che congiunge don Rodrigo alle due vittime è tratteggiata, in quanto l’incontro con Lucia è situato in un periodo antecedente alla vicenda narrata, mentre l’incontro con Renzo avviene solo quando è in punto di morte. Promessi sposi e le loro diverse funzioni dentro la complessa architettura narrativa del romanzo Lo schema permette di riconoscere il perfetto bilanciamento dei ruoli attribuiti agli otto personaggi principali: due vittime (Renzo e Lucia), due oppressori (don Rodrigo e l’Innominato), quattro mediatori, a loro volta suddivisi fra protettori delle vittime (fra Cristoforo, il cardinale) e strumenti degli oppressori (don Abbondio, la monaca di Monza). In quest’ottica assume un ruolo cruciale la conversione dell’Innominato, che rompe l’equilibrio, determinando la svolta positiva del romanzo. È inoltre da notare come vittime e oppressori siano laici, mentre tutti e quattro i mediatori appartengono al mondo ecclesiastico: la Chiesa, in altre parole, svolge un’opera di raccordo ora negativa ora positiva, ma comunque imprescindibile. Il sistema dei personaggi