I SAPERI fondamentali audiolettura NATURALISMO Il Naturalismo si diffonde in Francia alla fine degli anni Cinquanta dell Ottocento. Accogliendo i princìpi del Positivismo e le concezioni di Hippolyte Taine, gli scrittori naturalisti individuano nel romanzo lo strumento atto a rappresentare in modo scientifico e oggettivo la realtà. Tale sguardo distaccato sulla società francese dell epoca trova un anticipazione nelle opere realiste di Honoré de Balzac (1799-1850) e di Gustave Flaubert (1821-1880). In Madame Bovary (1857) Flaubert ricostruisce, attraverso l osservazione diretta e l analisi psicologica, l interiorità dei personaggi, rinunciando a esprimere il proprio giudizio e punto di vista. MILE ZOLA Caposcuola del Naturalismo, Zola (1840-1902) espone la necessità di studiare il vero senza pregiudizi estetici o morali, e di osservare la realtà contemporanea applicando il metodo scientifico. Nel ciclo narrativo I Rougon-Macquart (1871-1893) Zola, ispirandosi a fatti di cronaca, mira a ricostruire i moventi psicologici e sociali che influenzano la condotta umana. Nel fotografare la realtà, la sua scrittura si carica di una valenza etica e politica indirizzata alla denuncia dei mali che affliggono la società. VERISMO Le tesi naturaliste sono accolte in Italia alla fine degli anni Settanta dell Ottocento. La diffusione della filosofia positivistica e la presa di coscienza dei problemi postunitari sono altri fattori che inducono i letterati a documentare le condizioni socioeconomiche dell Italia e in particolare del Meridione. Dal modello francese il Verismo riprende l importanza attribuita ai fattori ereditari, al contesto sociale e all impersonalità della narrazione. Viene meno invece la componente scientifica, così come la descrizione della vita cittadina cede il passo a raffigurazioni di ambienti rurali emarginati, non toccati dalla modernità. La realtà fotografata dallo sguardo pessimista degli scrittori veristi è destinata a rimanere immobile senza poter ambire ad alcuna forma di progresso. GLI AUTORI Luigi Capuana (1839-1915), amico fraterno di Giovanni Verga, è il principale teorico della corrente. L osservazione minuziosa dei fatti, il valore documentario della narrazione e la tecnica dell impersonalità caratterizzano i romanzi Giacinta (1879) e Il marchese di Roccaverdina (1901). Le vicende della casata Uzeda si intrecciano a quelle della Sicilia e dell Italia nel capolavoro di Federico De Roberto, I Viceré (1894), ritratto di una famiglia aristocratica segnato dal fatalismo e dalla sfiducia nella Storia. Nei racconti delle scrittrici e giornaliste Matilde Serao (1856-1927) e Marchesa Colombi (18401920) vengono descritti rispettivamente gli ambienti della Napoli più disagiata (all interno dell opera Il ventre di Napoli, 1884) e le dure condizioni di lavoro delle mondine (con il romanzo In risaia, 1878). VERISTI 182