L epoca e le idee La prevalenza della tesi manzoniana La tesi di Ascoli, in ogni modo, non riesce ad attecchire e la proposta manzoniana del fiorentino vivo prevale, anche grazie a sempre più ampie aperture alla lingua parlata. Voci colloquiali e modi di dire prettamente fiorentini trovano infatti spazio fra le letture scolastiche, ed è lecito collegare al filotoscanismo manzoniano i pur diversissimi capolavori di Carlo Collodi e di Edmondo De Amicis. Se nelle Avventure di Pinocchio (1883) l espressiva coloritura regionale e familiare sembra la misura giusta per comunicare in modo amichevole con i «piccoli lettori , nel libro Cuore (1886) contano la consapevole adesione dell autore al pensiero manzoniano e la condivisione di un ideale linguistico che concili l impegno unitario con il riconoscimento delle varie parlate vive. Arnaldo Ferraguti, illustrazione per l edizione del 1892 di Cuore di De Amicis. Milano, Biblioteca Ambrosiana. I generi e i luoghi La mappa dei generi La prosa Nel sistema dei generi letterari, il secondo Ottocento celebra il primato del romanzo. Già nella prima metà del secolo esso aveva saputo esprimere gli interessi del pubblico borghese attraverso una generosa offerta di generi: racconti di formazione e vicende storiche, fantastiche, sentimentali, gotiche, avventurose. Successivamente, sull esempio del modello francese, anche nella narrativa italiana si sviluppa il filone realista trasformatosi presto in Verismo. La trasgressione scapigliata Una prima, importante istanza di rinnovamento rispetto alla tradizione romantica è rappresentata dalla cosiddetta Scapigliatura, un movimento sorto nel Nord Italia (soprattutto a Milano, ma anche in Piemonte), che si contraddistingue per l atteggiamento ribelle dei suoi protagonisti; nell ambito della prosa, vanno ricordati i nomi di Cletto Arrighi (1830-1906), Igino Ugo Tarchetti (1839-1869) e Carlo Dossi (1849-1910). Anticonformisti, spregiudicati, ma non privi di nostalgiche tenerezze, essi sono autori di opere narrative nelle quali dominano il gusto del macabro e del fantastico e una sconcertante e provocatoria ricerca del brutto , in conseguenza di una concezione dell arte come espressione della vita reale. però soprattutto nelle prose giornalistiche degli Scapigliati che è possibile rintracciare le prime rivendicazioni di realismo: pur di scandalizzare il pubblico benpensante, l arte non si deve far scrupolo di descrivere quanto vi è di orrendo e turpe nella civiltà industriale e deve documentare l esistenza abbrutita di poveri e diseredati. Da questo desiderio di «cantare il vero nella sua immagine più cruda e macabra, nasce un accesa polemica contro Manzoni, simbolo di una concezione idealistica ed edificante della letteratura. 33