I SAPERI fondamentali  Asset ID: 133 ( )  let-audlet-grazia-deledda80.mp3 Audiolettura LA VITA nasce a Nuoro nel da una famiglia borghese. Dopo la precoce interruzione degli studi, prosegue la propria formazione da autodidatta e nel 1888 invia i suoi primi racconti alla rivista “Ultima moda”, presso la redazione di Edoardo Perino. Grazie all’attività di collaborazione giornalistica che ne scaturisce, la Deledda entra a contatto con letterati di grande spessore (Angelo De Gubernatis e Luigi Capuana), iniziando così ad ampliare le proprie letture. Il dall’ambiente sardo si fa sempre più opprimente, a causa del clima di pregiudizio che soffoca l’attività letteraria della scrittrice. Nel 1899, durante una permanenza a Cagliari, Grazia conosce il romano , che sposa l’anno successivo per poi trasferirsi nella capitale. Dopo i primi riconoscimenti, la Deledda ottiene gli apprezzamenti dalla critica e nel 1927 riceve il premio Nobel per la Letteratura. Muore a Roma nel . Grazia Deledda 1871 desiderio di allontanarsi Palmiro Madesani 1936 LE OPERE Incrociando influssi veristi e decadenti, la produzione di Grazia Deledda si distingue in . Dopo l’esordio con il romanzo seguono romanzi dal sapore veristico: (che le conferirà notorietà), , , , . è il romanzo che meglio sintetizza temi e motivi di questa prima fase. La raccolta delle novelle e i romanzi successivi , , , , , segnano l’approdo al secondo periodo della scrittrice, dominato da un gusto e una sensibilità decadenti. due periodi Fior di Sardegna Anime oneste La giustizia Elias Portolu Cenere L’edera Canne al Vento Chiaroscuro La madre Il segreto dell’uomo solitario Il Dio dei viventi Annalena Bilsini La vigna sul mare Cosima Nei romanzi della Deledda c’è sempre una , e . L’ambiente raffigurato è quello della , rivissuta come luogo archetipico e terra del mito. La narrazione non segue gli schemi veristici ma, ispirandosi alle cronache e alle leggende paesane, si sofferma sull’analisi del del villaggio. Dalle ricerche etnografiche condotte per la “Società italiana del folklore” la Deledda ricava numerose informazioni sugli usi e costumi del Nuorese; tale materiale diviene fonte d’ispirazione nonché oggetto di rielaborazione nei suoi romanzi. , e caratterizzano lo stile della scrittrice, a cavallo tra Verismo e Decadentismo: collocare la scrittura di Grazia Deledda all’interno di un univoco panorama letterario rimane per questo una questione complessa. Durante l’ultima fase della sua produzione, l’ambientazione sarda diviene infine metafora della “primitiva” condizione esistenziale, dove l’uomo può liberarsi dalle angosce e dai disagi del suo tempo. I TEMI forte connessione tra luoghi personaggi sentimenti nativa Sardegna microcosmo antropologico Elementi folclorici superstizione magia  >> pagina 669