La Scapigliatura L amore: erotismo e sentimento Anche il sentimento amoroso risente di questa predisposizione all ambivalenza: esso è visto da un lato quale stato fisico e mentale da studiare con gli strumenti della moderna scienza positivista, dall altro come condizione spirituale idealizzata in base a stereotipi romantici. L erotismo spinto coesiste così con il vagheggiamento degli affetti familiari più puri, evidenziando, anche in questo caso, una costante oscillazione, ben individuata dal critico Vittorio Spinazzola, che definisce gli Scapigliati « poeti maledetti col cuore ansioso di tenerezze, antiborghesi nel rifiuto dello spirito pratico e utilitario ma borghesissimi nella permanente nostalgia per l idillio . Polemica anticattolica e anelito religioso Allo stesso modo, l anticlericalismo e la blasfemia si affiancano alla nostalgia per la serena religiosità dell infanzia e al desiderio di un autentica spiritualità che vada al di là dei culti e dei riti ufficiali della Chiesa cattolica. Del resto non è la fede in sé a essere rifiutata: la polemica si appunta invece sulla religione cattolica, considerata mero strumento di potere temporale e, fino alla breccia di Porta Pia del 1870, ostacolo alla piena unificazione del paese. La poetica e lo stile L aspirazione a un arte totale Nelle formulazioni di poetica del gruppo scapigliato appare centrale l idea di un arte totale, cioè un arte capace di legare in maniera inedita e feconda le modalità comunicative delle diverse attività creative: letteratura (prosa e poesia), pittura e scultura, musica, teatro. Oltre a rappresentare un assunto programmatico, tale prospettiva viene anche direttamente sperimentata nelle vite dei vari esponenti del movimento, da Emilio Praga e Giovanni Camerana, che sono anche pittori, ad Arrigo Boito, musicista, a Camillo Boito, architetto. Si possono inoltre ricordare pittori, scultori e architetti pienamente rapportabili alla Scapigliatura, come Tranquillo Cremona e Gaetano Previati ( pp. 110-111). Il movimento diventa in tal modo un esperienza a tutto tondo, capace di coinvolgere e condizionare le diverse espressioni creative. La lingua e lo stile Sul piano formale, tuttavia, la portata del rinnovamento è tutto sommato limitata. Quella della Scapigliatura è infatti una moderata innovazione. C è indubbiamente un apertura verso mondi linguistici umili e quotidiani e verso il lessico della scienza positivista. Ma è anche vero che, a parte occasionali inserti, gli Scapigliati non sembrano capaci di una reale e duratura innovazione dei mezzi espressivi, che accolgono infatti voci antiquate, aulicismi, forme metriche canoniche (settenario ed endecasillabo): la presenza di elementi di novità non risponde a un organico e consapevole progetto di aggiornamento della lingua e dello stile, che in tal modo appaiono segnati da una certa discontinuità di fondo. I modelli letterari La scrittura poetica degli Scapigliati risulta insomma piuttosto conservatrice, spesso con accenti già presenti nella retorica tipica di molta lirica romantica e patriottica. I modelli recenti di Foscolo, Leopardi, Manzoni e, sullo sfondo, quelli degli autori della tradizione letteraria rimangono presenze costanti nel loro tessuto stilistico. Maggiori elementi di rinnovamento stilistico si ritrovano invece nei prosatori, in particolare negli autori piemontesi e in Carlo Dossi, il cui sperimentalismo va nella direzione di un plurilinguismo capace di mescolare registri di varia natura. 93