I SAPERI fondamentali Asset ID: 258 ( ) let-audlet-italo-calvino220.mp3 Audiolettura LA VITA, le opere nasce nel a , dove i genitori seguono alcune sperimentazioni agronomiche. Nel 1925 la famiglia rientra a Sanremo, e Calvino riceve un’educazione laica e razionalista. Nel 1941 consegue la maturità classica e si iscrive alla facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 nelle brigate comuniste Garibaldi. Passato alla facoltà di Lettere, si laurea in Letteratura inglese nel 1947: nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo, , che fonde realismo e fantasia; lo pubblica Einaudi, la casa editrice per la quale Calvino lavorerà dal 1950 come dirigente e poi come consulente di grande influenza nelle scelte editoriali. Italo Calvino 1923 Cuba diventa partigiano Il sentiero dei nidi di ragno Nella trilogia – composta da (1952), (1957) e (1959) – Calvino affronta in chiave fiabesca e fantastica la conoscenza della realtà, il tema del “doppio” e della condizione dell’intellettuale. Dopo i fatti di Ungheria del 1956, prende le distanze dal Pci. Dal 1959 al 1967 dirige il . Nel 1963 si dedica alla narrazione della realtà contemporanea, pubblicando nel 1958 , cui seguono, nel 1963, e . I nostri antenati Il visconte dimezzato Il barone rampante Il cavaliere inesistente con Vittorini “Menabò di letteratura” I racconti Marcovaldo La giornata d’uno scrutatore , e nel 1964 sposa (Chichita), argentina di origine russa; nel 1965 nasce la loro unica figlia, Giovanna; nello stesso anno escono . Nel 1967 Calvino si trasferisce a ; traduce di , che lo introduce negli ambienti dell’Oulipo. In (1972) e (1973) applica i metodi della letteratura combinatoria. Nel 1979 scrive uno dei primi esempi italiani di romanzo postmoderno, , in cui insiste sulla dimensione metanarrativa. Nel 1980 torna in Italia; con Garzanti pubblica (1983), romanzo in cui esplora l’inconoscibilità del reale; nello stesso anno pubblica una raccolta di saggi scritti tra il 1955-1978, tra cui si ricordano . Nell’estate del lavora a un ciclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere alla Harvard University (il materiale confluirà nel volume , pubblicato postumo) ma, in seguito a un ictus, . Compie molti viaggi Esther Judith Singer Le Cosmicomiche Parigi I fiori blu Raymond Queneau Le città invisibili Il castello dei destini incrociati Se una notte d’inverno un viaggiatore Palomar Il mare dell’oggettività e La sfida del labirinto 1985 Lezioni americane muore a Siena I GRANDI TEMI Nelle sue opere Calvino si pone in relazione con i grandi problemi sociali, politici e culturali del suo tempo; egli racconta la Resistenza partendo dal proprio vissuto. Il è per lui una ricerca di poetica, linguaggio, stile e ritmo narrativo, e nel compie una attraverso il filtro di un personaggio-bambino. Neorealismo Sentiero dei nidi di ragno trasfigurazione fiabesca dei fatti della guerra Con la trilogia Calvino affronta la narrazione fantastica: la è un spiegare il mondo e . Ciascuno dei personaggi della trilogia cela una metafora della condizione umana; il motivo conduttore è la conquista della libertà in un universo alienante e irrazionale. I nostri antenati fantasia mezzo per leggere la contemporaneità Riconoscendo allo il ruolo di , Calvino analizza gli effetti socioculturali del boom economico. L’autore sviluppa temi come l’inquinamento, la lotta sindacale, l’alienazione sul lavoro, la pubblicità e il consumismo, esercitando una lucida critica alla società del benessere, che muta le abitudini, i gusti e le aspirazioni degli italiani. Con i racconti cosmicomici contamina , trattando teorie sulla vita dell’universo in una forma leggera e surreale; le narrazioni sono ambientate in un passato remoto e costruiscono una sorta di galleria dei miti delle origini. Quando si misura con il , Calvino costruisce un ordine di idee e immagini, proponendo un modello di sistemazione della realtà governata dal caos; riflette inoltre sui meccanismi della scrittura e sulla sopravvivenza del romanzo contemporaneo. scrittore guida per non «perdersi nel labirinto» della civiltà moderna letteratura e scienza Postmoderno LA GIORNATA D’UNO SCRUTATORE L’opera, breve ma complessa, trae spunto da una vicenda vissuta dall’autore durante le elezioni del 1953. Narra la giornata del militante comunista Amerigo Ormea , scrutatore al seggio del Cottolengo, che dà asilo a invalidi di ogni tipo. È il diario di una crisi interiore e ideologica: il microcosmo di dolore e malattia sconvolge la fiducia in un mondo migliore. La scoperta di una natura deforme e irrazionale mette in discussione il significato dell’uguaglianza , rende difficile persino definire il concetto di essere umano. Al caos della condizione umana può rispondere solo l’amore, che non dipende da una dottrina politica ma si costruisce a contatto con la difficoltà del vivere. Opera a metà tra il narrativo e il filosofico, è un romanzo dallo stile vario, che bene esprime gli interrogativi che agitano Amerigo e l’incrinarsi delle sue convinzioni politiche. I periodi lunghi e complessi e le numerose digressioni sono indice delle difficoltà che Ormea incontra nel riordinare le idee; l’accavallarsi di brevi domande riflette efficacemente i dubbi e le incertezze. Alcuni passi mostrano un certo grado di complicazione retorica, e ciò rende l’opera un caso a sé tra quelle di un autore sempre attento alla chiarezza della prosa. >> pagina 1044