Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto ratore a renderla una sorta di reclusa, come è raccontato nel romanzo La prigioniera. Nella Fuggitiva Albertine fugge e muore accidentalmente. Gilberte sposa Robert de SaintLoup, unendo così idealmente i due mondi opposti che Marcel immaginava separati in eterno: la sfera della borghesia, simboleggiata da Swann, e quella della nobiltà, rappresentata dai Guermantes. Il volume conclusivo: Il tempo ritrovato Nel corso della Prima guerra mondiale Robert Saint-Loup muore al fronte. Dopo il conflitto, per i profondi mutamenti che esso ha provocato nella società, il mondo che Marcel ha conosciuto e le sue nette divisioni sociali si dissolvono. Passati diversi anni, un ultimo appuntamento mondano a casa dei Guermantes mostra i cambiamenti che il tempo ha portato nella vita dei personaggi. Il narratore decide così di iniziare a scrivere la sua opera per recuperare la memoria del passato, che sola può resuscitare un tempo in apparenza irreparabilmente perduto. Da qui il titolo di quest ultimo romanzo: Il tempo ritrovato. I temi e i personaggi Il grande motivo del tempo Il tema essenziale della Ricerca è quello del tempo: il passato da ritrovare e decifrare, la memoria razionale e quella involontaria. Proprio nel periodo della composizione della Ricerca, il filosofo Henri Bergson (1859-1941) formula una teoria in base alla quale al di là del tempo cronologico, quello degli orologi e delle date sui calendari, esiste ciò che egli chiama durata , un flusso continuo e irrefrenabile di ricordi, sensazioni, impressioni, momenti di visione che costituiscono il nostro tempo interiore, l unico davvero reale nella percezione della mente umana: questa è la dimensione che Proust sceglie di riprodurre nel suo capolavoro. Lo sfondo storico Il periodo storico in cui si svolge il romanzo coincide sommariamente con gli anni in cui vive l autore, dalla Belle poque al primo dopoguerra. Gli avvenimenti reali hanno una certa rilevanza nell opera (sebbene non quanto le vicende interiori del protagonista e degli altri personaggi): un intera sezione dell ultimo volume è dedicata al conflitto mondiale e alle sue conseguenze umane e sociali. Nel testo, inoltre, si parla degli eventi storici e delle mode dell epoca, di opinioni sulle questioni politiche e delle ripercussioni, immense o minime, che le vicende collettive hanno sulla vita quotidiana dei singoli. Il narratore e la sua evoluzione La Ricerca è anche un romanzo di formazione, la vicenda di un essere umano che nel corso della narrazione si trasforma da bambino in adulto, quindi in uomo maturo. Marcel, il protagonista, non va identificato con Proust, per quanto possa per certi aspetti assomigliargli: è «il personaggio che racconta, che dice: Io (e che non sono io) , come scrive Proust stesso. L autore infatti rappresenta in lui un uomo del suo tempo, affascinato dalle arti e dalla cultura, che si pone incessanti domande sulle vicende della propria esistenza e delle persone che lo circondano, sui comportamenti privati e pubblici, sul ruolo delle classi sociali nella vita individuale e sull ingerenza della Storia collettiva nella storia personale di ciascuno. L alter ego, Charles Swann Proust pone accanto al protagonista un alter ego, un altro io, diverso da Marcel eppure complementare: più anziano di Marcel, Charles Swann vive esperienze analoghe a quelle del narratore, che diventerà suo amico e che poi si innamorerà di sua figlia. Come Marcel, anche Swann aspira alla frequentazione mondana; come Marcel, soffre per amore e per gelosia; come Marcel, infine, arriva alla conclusione che l animo dei nobili è vacuo e inconsistente. 109