Il primo Novecento Gli autori e i testi Guido Gozzano La vita Guido Gozzano nasce a Torino nel 1883, in una famiglia agiata, da Fausto Gozzano e Diodata Mautino, figlia di un senatore amico di d Azeglio e Cavour e donna amante dell arte e del teatro. Nel 1904, dopo aver terminato gli studi liceali a Savigliano (Cuneo), si iscrive al corso di laurea in Giurisprudenza all Università di Torino; non completerà però gli studi, e quindi non eserciterà mai la professione forense. Frequenta invece da uditore, presso la facoltà di Lettere, le lezioni di Arturo Graf, e inizia a collaborare con giornali e riviste. Intrattiene in questo periodo un rapporto sentimentale con la poetessa Amalia Guglielminetti, celebre a quel tempo per i suoi versi sensuali e audaci. Minato dalla tubercolosi (le prime avvisaglie del morbo erano comparse già nel 1904), compie nel 1912 un viaggio in India, nel tentativo di alleviare i sintomi della malattia, che però si rivelerà inutile: muore a Torino nel 1916. Le opere Gozzano esordisce nel 1907 con la raccolta di poesie La via del rifugio, a cui segue, nel 1911, I colloqui, la sua opera più importante. Nel 1914 compare una raccolta di fiabe, I tre talismani; un altra raccolta, La principessa si sposa, uscirà postuma nel 1917. Postumi verranno pubblicati anche Verso la cuna del mondo (1917), il resoconto letterariamente trasfigurato del suo viaggio in India, e i due volumi di novelle L altare del passato (1918) e L ultima traccia (1919). Va ricordato, infine, un poemetto didascalico incompiuto dal titolo Le farfalle (anche noto come Epistole entomologiche). Gozzano postmoderno Spesso si pensa a Gozzano come a un poeta un po rètro e polveroso : è l immagine che lui stesso, in parte, ha contribuito a divulgare. Eppure, la critica ha da tempo messo in luce il suo ruolo di primo piano nella storia letteraria italiana del Novecento, come iniziatore della poesia contemporanea. Altri poeti che verranno di lì a poco (Ungaretti, Montale, Saba) saranno senza dubbio più innovativi sul piano dei moduli espressivi, ma Gozzano, rivisitando e talora parodiando la tradizione in maniera divertita e scanzonata, fa da apripista alle esperienze successive, soprattutto a quelle più sperimentali. Quest attitudine a mettersi in vivace rapporto con la tradizione precedente è stata definita postmoderna . La postmodernità di Gozzano si esprime, secondo il critico Giuseppe Zaccaria, nel «rifiuto di ogni idea della poesia come intuizione pura o espressione immediata del sentimento e nella messa in primo piano invece di una tecnica compositiva scaltra e raffinata, che attraverso le citazioni assorbe e rinnova tendenze diverse all interno di un sistema poetico nutrito di molteplici letture. Letteratura e ironia Nella poesia italiana del primo Novecento non c è forse un autore più letterato di Gozzano. Egli legge e si appropria di tutto il patrimonio poetico precedente: da Dante a Petrarca, da Ariosto a Leopardi, fino all amato-odiato d Annunzio. Proprio per questo rapporto con la letteratura, Gozzano è stato accusato di plagio nei confronti dei molti autori che tornano nei suoi versi (in virtù di una memoria, peraltro, non sempre involontaria). Ma quest accusa travisa i termini della questione: guardare la realtà attraverso la letteratura è l unica modalità di approccio al reale che Gozzano, come scrittore, conosca. 358