Il Futurismo Gli autori e i testi Filippo Tommaso Marinetti La vita Filippo Tommaso Marinetti nasce nel 1876 ad Alessandria d Egitto, dove il padre, un intraprendente avvocato, era emigrato dopo l apertura del canale di Suez (1869), con la prospettiva, poi realizzata, di trovare fortuna. Trascorsa un infanzia e un adolescenza a contatto con i più disparati ambienti di quella città cosmopolita, Marinetti compie gli studi liceali a Parigi, prima di trasferirsi con la famiglia in Italia e laurearsi in Giurisprudenza all Università di Genova, nel 1899. Tra Francia e Italia I suoi interessi, però, non si indirizzano alle leggi: a contatto con la fervida cultura parigina di inizio Novecento, il giovane comincia a scrivere e a pubblicare poesie e commedie teatrali in lingua francese. Nel 1905, forte dell ingente patrimonio messo a disposizione dal padre, fonda e finanzia a Milano la rivista Poesia , di un gusto ancora simbolista, nella quale dà largo spazio a molti poeti d avanguardia italiani e francesi, bandendo, fra l altro, un Inchiesta internazionale sul verso libero. Nel 1909, a Parigi, pubblica sulle colonne del Figaro il Manifesto del Futurismo, movimento del quale sarà l instancabile promotore fino alla fine dei suoi giorni. Al fianco del fascismo Nazionalista, favorevole all impresa coloniale in Libia e, alla vigilia della Prima guerra mondiale, acceso interventista, Marinetti si arruola volontario e dopo il conflitto è tra i fondatori, con Mussolini, dei Fasci italiani di combattimento (1919). Comincia a questo punto il suo lungo e tutt altro che lineare rapporto con il fascismo: deluso dall involuzione conservatrice di un movimento che sperava rivoluzionario e antiborghese, Marinetti tuttavia non lo abbandona, con lo scopo di tenere accesi i riflettori sulle iniziative della sua avanguardia. Trasferitosi a Roma nel 1925, diventa Accademico d Italia nel 1929, mentre continua senza sosta la sua produzione di manifesti, drammi, poemi e romanzi. Dopo aver partecipato alla guerra d Etiopia nel 1935, durante la Seconda guerra mondiale, quasi settantenne, raggiunge volontario le truppe italiane in Russia. A seguito della caduta di Mussolini e della costituzione della Repubblica sociale italiana, si stabilisce prima a Venezia, poi a Bellagio, sul lago di Como, dove muore nel 1944. Le opere Censire tutte le opere di Marinetti non è semplice: in quasi mezzo secolo di frenetica attività letteraria, il fondatore del Futurismo si è cimentato in molti generi diversi: poesie e poemi, romanzi di ogni tipo (fantastico, erotico, sociale, di evasione, allegorico), novelle, drammi, saggi e, naturalmente, manifesti dedicati ai vari ambiti oggetto della propaganda futurista. Ci limiteremo pertanto a segnalare i testi più significativi, tenendo conto del fatto che raramente i risultati ottenuti sono all altezza degli enunciati teorici. Carlo Carrà, Ritratto di Filippo Tommaso Marinetti, 1910-1911. Collezione privata. 395