I SAPERI fondamentali audiolettura IL GENERE All inizio del Novecento si sviluppano tendenze innovative attorno alle riviste La Voce e La Ronda . La Voce è fondata a Firenze nel 1908 da Giuseppe Prezzolini. La poetica vociana predilige i contenuti autobiografici e rifiuta le strutture della poesia tradizionale; i suoi autori si muovono alla ricerca di un arte pura e adottano uno stile caratterizzato dal frammentismo. Nel primo dopoguerra inizia a Roma la pubblicazione del mensile La Ronda . Gli scrittori rondeschi esprimono interessi esclusivamente letterari; dopo le sperimentazioni delle avanguardie, essi ritornano alla tradizione classica. Gli autori si esercitano nella descrizione raffinata della realtà: è una scrittura che esaurisce gran parte della propria funzione nello stile più che nei contenuti. GLI AUTORI Clemente Rebora (1885-1957) Rebora collabora con le riviste La Voce e Riviera Ligure e traduce dal russo. Già nella raccolta poetica d esordio, Frammenti lirici (1913), è presente la ricerca di assoluto che torna in tutta la sua produzione; nelle liriche degli ultimi anni la sua poesia è espressione di un profondo colloquio con Dio. Il suo stile è basato sull intensità della parola e su un linguaggio aspro dalla forte violenza espressiva. Dino Campana (1885-1932) Dopo l esordio bolognese, negli anni fiorentini Campana Campana presenta alla Voce un manoscritto che però viene smarrito; l autore è costretto a ricomporre i testi a memoria e li pubblica nel volume Canti orfici (1914). Le liriche di Campana prendono spesso avvio da uno spunto realistico che viene trasfigurato in chiave visionaria. Il suo linguaggio si basa su intuizioni, immagini, folgorazioni improvvise e sulla rinuncia a ogni coerenza logico-razionale e discorsiva. Camillo Sbarbaro (1888-1967) Sbarbaro aderisce al frammentismo vociano. Le sue liriche trasmettono un senso di smarrimento e di dolore esistenziale. L autore non rifiuta i metri tradizionali: agli endecasillabi sciolti si alternano quaternari, settenari e novenari, con una scrittura sorprendentemente moderna. Vincenzo Cardarelli (1887-1959) La prima raccolta poetica di Cardarelli Prologhi (del 1916, poi ripresa nel volume Poesie del 1942) si basa su un evidente autobiografismo interiore; lo stile è caratterizzato da chiarezza espressiva e compostezza formale. Alla base della sua poetica, nonostante il fondo ancora decadente, vi sono la restaurazione classica e il ritorno a Leopardi. Le prose seguono i canoni rondeschi, di cui egli è il principale teorico. 452