I SAPERI fondamentali audiolettura IL QUADRO STORICO CULTURA E SOCIET I GENERI 58 All inizio del Novecento l Europa conosce un periodo di prosperità. I progressi della tecnologia migliorano la qualità di vita della borghesia; il lavoro in fabbrica subisce delle importanti trasformazioni. In Italia il liberale Giovanni Giolitti incoraggia una politica protezionistica e promuove lo sviluppo dell industria, guadagnandosi però l appellativo di ministro della mala vita a causa della spregiudicata prassi con cui si garantisce consensi elettorali. L Italia prende parte alla Grande guerra (1914-1918) entrando nel conflitto con la Triplice Alleanza nel 1915; al termine del conflitto in Europa si manifestano numerose criticità che portano all affermazione dei regimi totalitari. La rottura dei nuovi equilibri internazionali determina lo scoppio della Seconda guerra mondiale (1939-1945). Nel Novecento vengono meno le certezze fornite dall ideologia positivistica. In seguito alla formulazione di nuove teorie scientifiche si diffonde la convinzione che la realtà non possa essere conosciuta oggettivamente, ma debba essere osservata da differenti punti di vista. Anche i comportamenti umani vengono ricondotti a una molteplicità di fattori, oggetto di studio della psicanalisi. La borghesia, alienata e angosciata, è disorientata di fronte allo sviluppo della società di massa: la letteratura in Europa diviene specchio di questa crisi. Sul piano culturale acquistano grande importanza le riviste che esercitano una forte influenza ideologica, aderendo a differenti posizioni: alcune come Leonardo e La Voce esaltano la guerra e una concezione aristocratica dell esistenza; altre, come La Ronda e Solaria , auspicano un ritorno alla tradizione classica e rifiutano l impegno ideologico della cultura militante. La produzione letteraria è caratterizzata dalla sperimentazione delle avanguardie. La poesia dei crepuscolari (Gozzano, Corazzini, Moretti) canta l amore nostalgico per le piccole cose; l esperienza dei simbolisti francesi viene recuperata da Campana e Rebora che gettano le basi per l affermazione dell Ermetismo. Gli ermetici (Quasimodo e Luzi) fanno della poesia uno strumento di analisi interiore, rifiutando l impegno politico. La poesia di Montale e Saba determina, per certi aspetti, il superamento dell Ermetismo, mentre Vincenzo Cardarelli inaugura una poetica antiermetica. Per la prosa vanno ricordati i romanzi di Pirandello, Svevo e Tozzi, che affrontano il tema della discordanza tra essere e apparire; i romanzi di Moravia, Alvaro, Silone e Levi descrivono con realismo vari aspetti della vita sociale; la produzione di Bontempelli, Buzzati e Landolfi si sofferma su aspetti fantastici e surreali. Per il teatro ricordiamo le opere di Marinetti e Pirandello, predecessori del teatro d avanguardia novecentesco.