T3 Johnny in collina , cap. 1 Il partigiano Johnny Dopo la notizia dell’armistizio dell’8 settembre 1943 e la resa ai tedeschi delle truppe italiane che avrebbero dovuto difendere Roma, Johnny ha tolto la divisa di soldato, ha abbandonato la capitale ed è tornato ad Alba. Per evitargli il rischio della fucilazione o della deportazione in quanto disertore, i genitori si affrettano a cercargli un rifugio dove potersi nascondere. Riportiamo le prime pagine del romanzo nel testo dell’edizione del 1992 curata dal filologo Dante Isella. I e le di un futuro dubbi riflessioni partigiano Johnny stava osservando la sua città dalla finestra della villetta collinare che la sua famiglia s’era precipitata ad affittargli per imboscarlo dopo il suo imprevisto, insperato 1 rientro dalla lontana, tragica Roma fra le settemplici maglie tedesche. Lo 2 spettacolo dell’8 settembre locale, la resa di una caserma con dentro un intero reggimento   davanti a due autoblindo tedesche not entirely manned, la deportazione 5       3 in Germania in vagoni piombati avevano tutti convinto, familiari ed hangers-on, 4 che Johnny non sarebbe mai tornato; nella più felice delle ipotesi stava viaggiando per la Germania in uno di quei medesimi vagoni piombati partito da una qualsiasi stazione dell’Italia centrale. Aleggiava da sempre intorno a Johnny una vaga, gratuita, ma pleased and pleasing reputazione d’impraticità, di testa fra le nubi, 10     5 di letteratura in vita… Johnny invece era irrotto in casa di primissima mattina, 6 passando come una lurida ventata fra lo svenimento di sua madre e la scultorea stupefazione del padre. S’era vertiginosamente spogliato e rivestito del suo migliore 7 abito borghese (quell’antica vigogna), passeggiando su e giù in quella ritrovata 8 attillatezza, comodità e pulizia, mentre i suoi l’inseguivano pazzamente nel 15     9 breve circuito. La città era inabitabile, la città era un’anticamera della scampata 10 Germania, la città coi suoi bravi bandi di Graziani affissi a tutte le cantonate, 11 12 attraversata pochi giorni fa da fiumane di sbandati dell’Armata in Francia, la città 13 con un drappello tedesco nel primario albergo, e continue irruzioni di tedeschi 14 da Asti e Torino su camionette che riempivano di terrifici sibili le strade deserte e 20     grige, proditoriate. Assolutamente inabitabile, per un soldato sbandato e pur soggetto 15 al bando di Graziani. Il tempo per suo padre di correre ad ottenere il permesso dal proprietario della villetta collinare, il tempo per lui di arraffare alla cieca una mezza dozzina di libri dai suoi scaffali, e di chiedere dei reduci amici, il tempo per sua madre di gridargli dietro: «Mangia e dormi, dormi e mangia, e nessun cattivo 25     pensiero», e poi sulla collina, in imboscamento. 16 nasconderlo, sottrarlo alla guerra. imboscarlo: 1 alla capitolazione del 10 settembre si era stabilito che Roma sarebbe rimasta “città aperta”, ma già il giorno dopo i tedeschi vi avevano insediato un comando militare. Il re e il capo del governo Badoglio erano partiti in segreto per Brindisi all’alba del 9 settembre, lasciando i militari italiani privi di ordini. settemplici: letteralmente “formate di sette parti” o anche “rinforzate sette volte”, come gli scudi degli eroi omerici; l’aggettivo, di ascendenza epica, contrasta con il verbo gergale imboscarlo e allude allo stretto controllo poliziesco messo in atto a Roma dai tedeschi. tragica… tedesche: 2 nemmeno interamente equipaggiate di uomini. È la prima della lunga serie di espressioni inglesi presenti nel romanzo. not entirely manned: 3 letteralmente “seguaci”, qui nel senso di “amici e conoscenti”. hangers-on: 4 compiaciuta e piacevole. pleased and pleasing: 5 aveva fatto irruzione, era arrivato all’improvviso. era irrotto: 6 stupore che si esprime in un’immobilità statuaria. scultorea stupefazione: 7 tipo di lana fine e pregiata. vigogna: 8 modo di vestire attillato (ossia stretto, aderente al corpo, così da farne risaltare le forme) e dunque elegante. attillatezza: 9 nel giro che faceva dentro casa. nel breve circuito: 10 il maresciallo Rodolfo Graziani, ministro della Difesa della Repubblica sociale italiana, aveva emesso decreti ( ) che obbligavano i giovani in età di leva ad arruolarsi, pena la fucilazione. bandi di Graziani: 11 bandi angoli di strada. cantonate: 12 i militari italiani di stanza in Francia erano tornati in Italia dopo l’8 settembre attraverso il Piemonte. Armata in Francia: 13 primo, più importante. primario: 14 se riferito alle l’aggettivo significa “prese a tradimento”, se riferito alle strade si intende “percorse a tradimento, violate”. proditoriate: 15 camionette nascosto ai tedeschi e ai fascisti. in imboscamento: 16 Per una settimana aveva mangiato molto, dormito di più; nervosamente letto dal Pilgrim’s Progress, dalle tragedie di Marlowe e dalle poesie di Browning, ma 17 senza sollievo, con un’irosa sensazione di peggioramento. E aveva visto molto paesaggio, come un interno rinfresco, molto paesaggio (talvolta quarti d’ora e più su 30     18 un solo dettaglio di esso), tentando di escludervi i segni e gli indizi degli uomini. La villetta era stupida e pretenziosa, ma sorgeva s’uno sperone in livrea d’amore 19 20 autunnale, dominante a strapiombo il corso del fiume all’uscita della città, 21 scorrente tra basse sponde come una inalterabile colata di piombo, solennemente limaccioso per le prime piogge d’autunno. In the stillness of night, il suo suono 35     22 23 s’arrampicava frusciante su per lo sperone sino alle finestre della villetta, come per un agguato. Ma Johnny amava il fiume, che l’aveva cresciuto, con le colline. Le colline incombevano tutt’intorno, serravano tutt’intorno, sempre più flou autunnalmente, 24 in un musicale vorticare di lenti vapori, talvolta le stesse colline nulla più che vapori. Le colline incombevano sulla pianura fluviale e sulla città, malsanamente 40     rilucenti sotto un sole guasto. Spiccavano le moli della cattedrale e della caserma, cotta l’una, fumosa l’altra, e all’osservante Johnny parevano entrambe 25 due monumenti insensati. Le giornate d’autunno, pur d’autunno, erano insopportabilmente lunghe, il guadagno fatto col dormire diurno si dilapidò presto per l’insonnia notturna, ora 45     egli passava nottate fumando, accavallando le gambe e leggendo un gran fondo di lettura. So mornings were diseased and nightmared. Il paesaggio ora lo nauseava, 26 scontato il gusto del ritrovamento della terra natale e vitale. La letteratura lo 27 nauseava. Come da quel surfeit di cibo e di sonno gli si cancellò tutto della vita 28 militare, in capo ad una settimana non sapeva più da che parte si cominciasse a 50     smontare un mitragliatore, ciò che una settimana prima sapeva fare ad occhi bendati. Ed era male; qualcosa, dentro pungente e icefying, l’avvertiva che era male, 29 le armi sarebbero rientrate nella sua vita, magari per la finestra, ad onta d’ogni strenua decisione, o sacro voto contrari. 30 breve elenco di riferimenti a testi della letteratura inglese: , libro allegorico pubblicato nel 1678 dal predicatore e scrittore John Bunyan (1628-1688); il tea­tro del drammaturgo Christopher Mar­lowe (1564-1593); la lirica di Robert Browning (1812-1889). Pilgrim’s Progress… Browning: 17 Il viaggio del pellegrino come per ritemprarsi interiormente dopo gli eventi drammatici che aveva attraversato. come un interno rinfresco: 18 dall’architettura banale e artefatta. stupida e pretenziosa: 19 in questo caso si intende “estremità collinare”. sperone: 20 ricoperto da una vegetazione autunnale i cui colori rossastri ricordavano il piumaggio ( , metafora) di alcuni uccelli nella stagione degli amori. in livrea d’amore autunnale: 21 livrea melmoso, scivoloso a causa del fango. limaccioso: 22 nell’immobilità della notte. In the stillness of night: 23 è l’effetto di sfocatura nelle fotografie (francesismo); qui è la stagione autunnale a conferire al paesaggio questa parvenza sfocata. flou: 24 la cattedrale appare per il colore rosso dei mattoni, la caserma per il grigio del cemento. cotta l’una, fumosa l’altra: 25 cotta fumosa così le mattinate erano torbide (letteralmente “malate”) e piene di incubi. So mornings were diseased and nightmared: 26 passato. scontato: 27 eccesso. surfeit: 28 raggelante. icefying: 29 nonostante ogni sua ferma decisione o solenne proposito in senso opposto. ad onta… contrari: 30  >> pagina 862 Dentro il TESTO I contenuti tematici Alla notizia dell’armistizio, in provincia di Cuneo (dove si trova Alba) si sono succeduti eventi preoccupanti: la caserma si è arresa senza opporre resistenza a due autoblindo tedesche; i soldati italiani vengono deportati dai nazisti, dopo che il 13 ottobre il governo Badoglio ha dichiarato guerra alla Germania. Tutto ciò ha convinto i familiari e gli amici di Johnny che il giovane non tornerà più a casa. Invece, eccolo improvvisamente presentarsi in famiglia (rr. 12-13), smentendo così la propria fama (rr. 10-11), cioè di scarsa concretezza, distrazione e tendenza a confondere la vita con la letteratura: una volta tanto, è stato in grado di cavarsela egregiamente. fra lo svenimento di sua madre e la scultorea stupefazione del padre d’impraticità, di testa fra le nubi, di letteratura in vita Il ritorno di Johnny Giunto in collina, dove i genitori gli hanno trovato una villetta isolata per nascondersi, Johnny cerca di ritrovare un suo equilibrio interiore attraverso la lettura dei classici inglesi e la contemplazione della natura ( , rr. 29-30), ma il suo stato d’animo è inquieto a causa dei pensieri e le preoccupazioni che lo attanagliano, tanto che la lettura non gli procura alcun , bensì (r. 29). Johnny comprende cioè che la letteratura (che pure è la strada che l’ha condotto all’antifascismo) da sola non può più bastare, che in una situazione tragica come quella della guerra l’isolamento rischia di essere una scelta egoistica e dunque colpevole. molto paesaggio, come un interno rinfresco sollievo un’irosa sensazione di peggioramento La natura stessa, sebbene ammantata della propria dolce (r. 32) autunnale, sembra a tratti ostile: il suono delle acque del fiume sale fino alla villa (rr. 36-37). Manca qualsiasi punto di riferimento ideologico: sia il duomo (che simboleggia l’autorità religiosa) sia la caserma (che rappresenta l’autorità militare) appaiono a Johnny destituiti di ogni significato ( […] , rr. 41-43). livrea come per un agguato Spiccavano le moli della cattedrale e della caserma e all’osservante Johnny parevano entrambe due monumenti insensati Il disorientamento del protagonista si acuisce a causa dell’inazione forzata. Proprio da questa insoddisfazione, originata dalla consapevolezza che non è possibile limitarsi a guardare gli eventi ma che bisogna prendervi parte, si svilupperà in lui la decisione di raggiungere i partigiani per combattere con loro, assecondando quello che per ora è solo un vago presentimento: (r. 53). le armi sarebbero rientrate nella sua vita Una condizione di disorientamento Le scelte stilistiche Sono numerose le inserzioni dirette di lingua inglese: (r. 5); (r. 6); (r. 10); (r. 35); (r. 47); (r. 49); (r. 52). Ma sono presenti anche calchi dalla stessa lingua, come l’aggettivo (r. 20), coniato sull’inglese , che significa, oltre che “terribile” e “spaventevole”, anche “straordinario”. In tal modo l’italiano, messo costantemente in relazione con l’inglese, moltiplica le proprie possibilità espressive. Fenoglio utilizza l’inglese per sottrarsi al monolinguismo tipico di tanta produzione neorealista, che puntava all’oggettività della rappresentazione attraverso il ricorso a una lingua il più possibile neutra, ma che per questo finiva spesso per risultare stereotipata. Al contrario quella di Fenoglio è una lingua magmatica da reinterpretare in maniera creativa. Per questo la critica ha parlato di «espressionismo antinaturalistico»: un’opzione, questa dello scrittore, che dà luogo a uno stile energico e irregolare, non solo sul piano linguistico, ma anche su quello sintattico e fraseologico, lontano dal “bello stile” di buona parte della tradizione letteraria italiana. not entirely manned hangers-on pleased and pleasing In the stillness of night So mornings were diseased and nightmared surfeit icefying terrifici terrific Plurilinguismo ed espressionismo  >> pagina 863  Verso le COMPETENZE Comprendere Riassumi il contenuto del brano in circa 10 righe. 1 Spiega perché Johnny è costretto a nascondersi in collina. 2 Analizzare Accanto ai vocaboli tratti dal linguaggio quotidiano (che costituiscono la base fondamentale) e agli diversi termini di sapore aulico e prezioso. Sai individuarli? 3 anglicismi (segnalati nell’analisi), il testo presenta Rintraccia le similitudini e le metafore presenti nel passo. 4 Interpretare Illustra il particolare rapporto del protagonista con il paesaggio. 5 COMPETENZE LINGUISTICHE  Individua nel testo almeno tre frasi in cui convivano anglicismi e termini aulici, poi riscrivi le frasi utilizzando dei sinonimi di registro medio. 6 Produrre  Dalla finestra della villetta dove i suoi l’hanno spinto a rifugiarsi, Johnny osserva Alba, la sua città natale. Confronta questo atteggiamento da “spettatore” con quello di Corrado nel brano tratto da   di Cesare Pavese (  T3, p. 821), mettendo in luce analogie e differenze sia nelle premesse sia negli esiti delle due vicende. Sviluppa il tema in un testo di circa 30 righe. 7 Scrivere per confrontare. La casa in collina ▶ intrecci   cinema Sul finire dello scorso millennio, il successo di film d’autore ambientati durante il secondo conflitto mondiale – come La vita è bella (1997) di Roberto Benigni, La tregua (1997) di Francesco Rosi (dal romanzo di Primo Levi), Salvate il soldato Ryan (1998) di Steven Spielberg e La sottile linea rossa (1998) di Terrence Malick – consente a registi italiani poco noti di trovare condizioni produttive favorevoli per realizzare opere sulla Resistenza. Vedono così la luce pellicole come Porzûs (1997) di Renzo Martinelli e I piccoli maestri (1998) di Daniele Luchetti. Nel 2000 i tempi diventano maturi anche per un ambizioso progetto di Guido Chiesa, la riduzione cinematografica del Partigiano Johnny di Fenoglio. Il partigiano Johnny  secondo Guido Chiesa Un regista esperto conoscitore di Beppe Fenoglio Nato a Torino nel 1959, Chiesa è un regista legato allo studio della lotta partigiana tramite Pavese e Fenoglio: tra il 1992 e il 1998 ha girato  , film che tocca il tema resistenziale, e tre documentari come  ,   e  . Il caso Martello 25 aprile: la memoria inquieta Partigiani Una questione privata. Vita di Beppe Fenoglio Adattare   richiede coraggio e competenza (Chiesa si rifà anche alla vita dell’autore e a  ): è arduo tradurre in immagini un romanzo – incompiuto e con più versioni – basato su un   linguistico italo-inglese, su arditi esperimenti verbali e sulla varietà di toni. Il regista ricorre alla voce fuoricampo, che racconta o commenta in inglese citando Fenoglio. Per Chiesa, tuttavia, la vera sfida è cogliere e restituire lo spirito e le atmosfere del libro. Il partigiano Johnny Primavera di bellezza pastiche Alla ricerca dell’autenticità Nel film la guerra è morte, fame, sofferenza, vita in condizioni proibitive; è al contempo male e bene, è violenza necessaria per ottenere la libertà. La regia privilegia l’azione resistenziale rispetto alle riflessioni che potrebbero scaturirne (la giustizia sommaria, il fanatismo ideologico), e la guerra civile diventa una «questione privata», un dissidio interiore, una metafora della solitudine come condizione esistenziale. Chiesa evita la retorica, e il suo stile asciutto tende a soffocare le emozioni. Il film convince soprattutto nei propositi di autenticità, dai costumi e dalle armi fino ai luoghi: fotografato con tonalità livide da Gherardo Gossi, è un suggestivo viaggio nelle luci e nel paesaggio desolato delle Langhe in guerra dall’autunno 1943 ai primi mesi del 1945.