Laboratorio di analisi testuale Analizza come richiesto le seguenti frasi di Cesare. AT1 Titum Labienum legatum cum duabus legionibus ad summum iugum montis ascendere Caesar iubet. a. Principale Soggetto Verbo al tempo Subordinata Soggetto Verbo al tempo Complementi Tipo di complemento Caesar provincias totas magnum militum numerum instruĕre (“predisporre”), quod in Gallia ulteriore legio una erat, atque pontem, qui erat ad Genavam, rescindi iubet. b. Riporta ora tutti i verbi, i rispettivi soggetti e gli eventuali complementi della coordinata e delle subordinate della frase . • b Verbo Soggetto Complementi (specifica il tipo) a. b. c. d. Caesar, Antonii exercitu coniuncto, Cn. Domitium Calvinum cum legionibus duabus et equitibus in Macedoniam proficisci iussit. c. Riporta ora tutti i verbi, i rispettivi soggetti e gli eventuali complementi delle subordinate della frase . • c Verbo Soggetto Complementi (specifica il tipo) a. b. His rebus cognitis, Caesar legiones equitatumque revocari atque in itinere milites resistĕre iubet, ipse ad naves revertitur. d. Riporta tutti i verbi, i rispettivi soggetti e gli eventuali complementi delle subordinate della frase . • d Verbo Soggetto Complementi (specifica il tipo) a. b. c. Declina le seguenti parole o espressioni presenti nella frase. • His rebus Itinere Equitatum Singolare Plurale Singolare Plurale Singolare Plurale Nom. Gen. Dat. Acc. Abl. >> pagina 338 Prova con Cesare Traduzione interattiva In questo brano, tratto dal , Cesare narra che, mentre si trovava in Gallia Cisalpina, fu informato di una congiura dei Belgi ai danni di Roma, ipotesi confermata anche dalle lettere del luogotenente Tito Labieno. I Belgi temevano che, una volta sottomessa tutta la Gallia celtica, l’esercito romano avrebbe invaso anche il loro Paese. Li sobillavano alcune popolazioni galliche, che mal sopportavano il permanere delle truppe romane nelle loro terre. De bello Gallico Nello scrivere i suoi “diari di guerra”, Cesare adotta l’artificio di parlare di sé in terza persona e in questo modo rende il racconto delle sue imprese più sobrio e oggettivo, anche quando, come in questo brano, interpreta il malcontento e il timore delle popolazioni che si oppongono al dominio di Roma. La congiura dei Belgi Caesar in citeriore Gallia erat, ita ut supra demonstravimus, crebri ad eum rumores adferebantur litterisque item (“ugualmente”) Labieni certior fiebat omnes Belgas, quam tertiam esse Galliae partem diximus, contra populum Romanum coniurare obsidesque inter se dare. Coniurationis haec causae erant: primum quod putabant, omni pacata Gallia, ad eos exercitus noster adduci; deinde quod ab nonnullis (nonnulli, “alcuni”) Gallis sollicitabantur, partim qui populi Romani exercitum hiemare atque inveterascere (“fermarsi a lungo”) in Gallia moleste ferebant, partim qui mobilitate et levitate animi novis imperiis studebant; ab nonnullis etiam sollicitabantur quod in Gallia a potentibus atque ab iis qui conducĕre (“assoldare”) homines poterant vulgo (“solitamente”) regna occupabantur, qui minus facile eam rem imperio nostro consequi poterant. (da Cesare)