La proposizione finale LAT La si esprime in latino con se affermativa o se negativa + o . Vediamo degli esempi. proposizione finale ut ne congiuntivo presente imperfetto Esempio Multa pensa et exempla tibi mitto ut disc as (possis discere) In Galliam me duco ut duc am (possim ducere) nova negotia Te ad litteras latinas adiuvo ne magistrer te puni at (possit punire) Cambiamo i tempi verbali. Esempio Multa pensa et exempla tibi misi ut disc eres (posses discere) In Galliam me duxi ut duc erem (possem ducere) nova negotia Te ad litteras latinas adiuvi ne magistrer te pun iret (posset punire) Lo schema dei rapporti temporali è il seguente: tempo nella reggente → / + nella subordinata; presente ut ne congiuntivo presente tempo nella reggente → / + nella subordinata. passato ut ne congiuntivo imperfetto La proposizione finale può essere introdotta da se in essa si trova un comparativo. Vediamo un esempio. quo Esempio Ab initio res vobis exponemus, quo facilius intellegatis (Cic.) Il comparativo presente nella subordinata finale è l’avverbio , che significa “più facilmente”, il cui grado positivo è . facilius facile In italiano la subordinata finale può essere tradotta oltre che con , anche con . Il modo è sempre il congiuntivo. perché affinché Traduci tutti gli esempi. 4. Tempo presente nella reggente • a. b. c. Tempo passato nella reggente • a. b. c. Finale con quo • a. >> pagina 441 BOX EUROPA I tempi della proposizione finale in francese In i tempi della subordinata sono diversi sia dall’italiano sia dal latino: se la reggente presenta un , infatti, nella subordinata deve esserci il . francese finale tempo passato congiuntivo presente Il m’ a parlé afin que je lui donne un coup de main Mi ha parlato affinché gli dessi una mano La proposizione causale LAT Le ( Unità 18) si esprimono in latino con , , + , o . Vediamo degli esempi. proposizioni causali ▶ quia quod quoniam indicativo imperfetto perfetto piuccheperfetto Esempio Multa pensa et exempla tibi mitto quia tu non recte magistro respondisti In Galliam me duco quoniam Romae non bene negotia gessi Difficile est me excusare, quod neglegens fui Cambiamo i tempi verbali. Esempio Multa pensa et exempla tibi misi quia tu non recte magistro responderas In Galliam me duxit quoniam Romae non bene negotia gesseram Difficile erat me excusare, quod neglegens fueram Traduci gli esempi. 5. Tempo presente nella reggente • a. b. c. Tempo passato nella reggente • a. b. c. >> pagina 442 Analizza le frasi secondo lo schema seguente, poi traduci. 6. Principale Soggetto + modo e tempo verbale principale Subordinata (finale, causale o di altro tipo) Soggetto + modo e tempo verbale subordinata Caesar ad Lingones litteras nuntiosque miserat, ne Helvetios frumento neve alia re iuvarent. (Caes.) a. Flaviae, mulieri nobili, Q. Curius gratus non erat quia inopia ei minus largiri poterat. (da Sall.) b. Caesar flumen transiit ut reliquas copias Helvetiorum consequi possit. (Caes.) c. Bessus, unus ex amicis regis Darii, vinctus perducitur quia regem prodidit. (da Giust.) d. Omnes homines summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora. (Sall.) e. P. Claudius consul naufragio classem amisit, tamen salvum habuit, quia vicina litora erant. (Eutr.) f. exercitum Quoniam prospera initia fuerunt Graeci robusto exercitu Siciliam petiverunt. (Giust.) g. Romani ad Ptolomaeum, Aegypti regem, auxilia miserunt, quia Antiochus, rex Syriae, bellum ei intulerat. (Eutr.) h. Leggi con attenzione il brano senza tradurlo; poi individua le proposizioni finali, temporali e causali sottolineandole con colori diversi e cerchia il verbo che le regge. 7. Bello punico secondo Hannibal, postquam ter Romanos vicerat apud Ticinum, apud Trebiam atque apud Trasumenum lacum, ad Apuliam contendit. Ibi Carthaginiensium dux rursus cum Romanis conflixit et apud Cannas insignem cladem Romanorum exercitui intulit, quia ipse consul Aemilius Paulus in acie mortem invenit. Nam Cneus Lentulus, tribunus militum, dum equo fugit, consulem cruore oppletum super saxum sedentem viderat atque ei dixerat: «L. Aemili, equum meum cape et fuga salutem pete! Noli funestam hanc pugnam facere morte consulis!». Tribuno consul responderat: «Ego, Corneli, hic manebo ut officio meo satisfaciam. Tu autem abi et admone publice Romanorum patres ut urbem firmis praesidiis muniant, ne Roma ab Hannibale deleatur». Paulo post consul, ab hostibus undique circumventus est, strenue pugnavit sed cecidit. >> pagina 443 Traduci le seguenti frasi tratte dal di Cesare. 8. De bello Gallico Postquam id animum advertit ( , “rivolgere il pensiero”), copias suas Caesar in proximum collem subduxit equitatumque, ut sustineret hostium impetum, misit. (Caes.) a. advertere animum Eodem die certior factus hostes sub monte consedisse milia passuum ab ipsius castris octo, natura montis et qualis in circuitu “perimetro”) ascensus ut cognoscerent exploratores misit. (da Caes.) b. qualis esset (circuitus, Id conspicati Helvetii, qui in montem sese receperant, rursus instare et proelium redintegrare coeperunt. Romani conversa signa bipertito (“in due parti”) intulerunt: prima et secunda acies, ut victis ac submotis resisteret, tertia, ut venientes sustineret. (Caes.) c. Eo concilio dimisso, idem princeps civitatum qui ante fuerant ad Caesarem reverterunt petieruntque uti ( ) sibi secreto in occulto de sua omniumque salute cum eo agere liceret. (Caes.) d. ut Quam ob rem placuit ei ut ad Ariovistum legatos mitteret, qui ab eo postularent uti aliquem locum medium utrisque conloquio deligeret. (Caes.) e. è una subordinata , introdotta da un aggettivo interrogativo (il sostantivo a cui si riferisce è ) che corrisponde all’italiano “quale”. Il modo è il congiuntivo con i tempi richiesti dalla relazione con la reggente. QUALIS ESSET interrogativa indiretta natura In questa frase la relazione è di contemporaneità, quindi abbiamo un tempo passato nella reggente ( ) e il congiuntivo imperfetto nella subordinata. misit >> pagina 444 Le proposizioni finali e causali implicite ITA In italiano la forma esplicita di finali e causali è spesso sostituita da forme implicite. Finali per + infinito al fine di / allo scopo di + infinito da / in modo da + infinito Esempio Siamo venuti apposta con te per parlare Ho insistito al fine di convincerli Chiariamo questo punto in modo da poter decidere Forma esplicita corrispondente / affinché perché parlassimo / affinché perché li convincessi / affinché perché possiamo decidere Esempio Era arrivato la situazione per controllare L’abbiamo fatto allo scopo di aiutarvi Mi consigliate un libro ? da leggere Forma esplicita corrispondente / affinché perché controllasse / affinché perché vi aiutassimo / io legga affinché perché Causali per + infinito passato per il fatto di + infinito passato di + infinito passato o gerundio Esempio Fu multato con il rosso per essere passato È contenta per il fatto di essere stata promossa Sei dispiaciuto quella cattiveria di aver detto Forma esplicita corrispondente poiché / perché era passato poiché / perché era stata promossa poiché / perché hai detto Esempio Ti ringrazio la situazione per avermi chiarito Sono demoralizzati non un lavoro per il fatto di aver trovato molto, l’aria è più fresca Essendo piovuto Forma esplicita corrispondente poiché / perché hai chiarito poiché / perché non hanno trovato poiché / perché è piovuto >> pagina 445 Riscrivi le frasi usando la forma implicita. 9. Mi sono sentito male perché avevo mangiato troppi dolci. a. Il concerto è stato offerto perché fossero raccolti soldi da devolvere in beneficenza. b. Luca non ha superato l’esame perché non ha studiato abbastanza. c. Era stato chiamato perché risolvesse il problema. d. Ora non avete più voce perché avete cantato tutto il giorno. e. Luca chiamerà Claudia perché fissino il loro incontro. f. Oggi sono troppo stanco per uscire, perché ho lavorato tutto il giorno. g. Quanto tempo ti ci vuole perché tu finisca il compito? h. Si svegliò nel cuore della notte, perché aveva sentito un forte rumore. i. >> pagina 446 Traduci usando la forma implicita. 10. Hannibal Neapolim petit ut urbem maritimam habeat. (Liv.) a. Pyrrhus, Epirotarum rex, ut auxilium Tarentinis ferret, in Italiam venit. (Liv.) b. Huic ego causae accessi, iudices ut infamiae communi succurrerem. (Cic.) c. Caligulae cognomen castrensi ioco traxit, quia manipulario habitu inter milites educabatur. (Svet.) d. Legem brevem esse oportet, quo facilius ab imperitis teneatur. (Sen.) e. Sapiens legibus non propter metum paret, sed eas sequitur, quia id salutare esse iudicat. (Cic.) f. Caesar exploratores centurionesque praemittit, ut locum idoneum castris deligant. (Caes.) g. Animalia, ne inveniri possint, vestigia sua circa ipsum cubile confundunt. (Sen.) h. Equites ad Caesarem venerunt naves omnes in litus eiectas esse. (Ces.) i. qui nuntiarent Caesar quo facilius equitatum Pompeianum ad Dyrrachium contineret et pabulatione prohiberet aditus duos quos esse angustos demonstravimus magnis operibus praemunivit. (Caes.) j. La relativa ha il modo congiuntivo perché esprime uno scopo e ha quindi la funzione di subordinate finale ( Unità 38): “per annunciare”. QUI NUNTIARENT ▶