La proposizione completiva LAT Capita che il gioco non valga la candela È tempo che tu cresca È legge che tu paghi le tasse Chiedo che tu ottenga il posto di lavoro Mi preoccupo che tu stia bene È necessario che quella strada venga sistemata Temo che tu non capisca Tutte queste proposizioni in italiano sono introdotte da e vengono analizzate come oggettive o soggettive, quindi ci aspetteremmo che venissero tradotte con una ( Unità 21); in latino, invece, ognuna di queste subordinate appartiene a una categoria diversa e possiede una denominazione diversa. L’elemento che le introduce è però lo stesso: . che infinitiva ▶ ut Italiano Categoria latina Elemento che introduce Capita che completive semplici ut È tempo che ut È legge che completive volitive ut Chiedo che ut Mi preoccupo che ut È necessario che ut Temo che verba timendi ut Ti forniamo un prospetto con i principali verbi che introducono le , dei quali alcuni reggono anche la subordinata infinitiva. Il modo è il . proposizioni completive congiuntivo → , , , , , , , , , , , , , , , , Volitive curo video provvideo hortor moneo persuadeo incito oro peto volo quaero concedo permetto obtineo necesse est lex est placet → , , , , , , Completive semplici fit evenit accidit aequum iustum falsum facile est → , , Verba timendi timeo vereor metuo I , come dice il termine, esprimono un’idea di paura e timore. VERBA TIMENDI Il buon senso impedisce che tu ti allontani da casa Capita opportunamente che tu sia oggi a casa Anche queste due frasi d’esempio sono in italiano introdotte da , ma in latino l’elemento che le caratterizza è diverso: vedremo più avanti di che cosa si tratta. che >> pagina 451 Lavoriamo insieme cum sociis Analizza le seguenti proposizioni italiane, tutte introdotte da “che”, e indica la categoria a cui apparterrebbero se fossero latine. Applica a tutte le frasi lo schema seguente. 1. Principale Subordinata Categoria È bene che la felicità sia effimera. a. Hai voluto che credessi a quella storia. b. È giusto che tu abbia rispetto per le persone adulte. c. Temo che tu possa allontanarti dai miei insegnamenti. d. I tuoi genitori hanno impedito che tu abbandonassi gli studi. e. È necessario che tu accolga questa novità. f. Capita spesso che tu non sia a casa nel pomeriggio. g. Mi preoccupo che tu stia bene. h. Temo che la partenza sarà rinviata. i. Ti prego solo che tu mi ascolti con attenzione. j. Volitive e completive semplici L’elemento che introduce la e la , come hai visto, è . completiva volitiva affermativa completiva semplice ut L’elemento che introduce la è , quello che introduce la , se negativa, è . completiva volitiva negativa ne completiva semplice ut non I sono i seguenti. tempi del congiuntivo → , in dipendenza da tempi presenti; → , in dipendenza da tempi passati; Completiva volitiva presente Completiva volitiva imperfetto In questo caso, la relazione con la principale è sempre di . contemporaneità → o , in dipendenza da tempi presenti; → o , in dipendenza da tempi passati. Completiva semplice presente perfetto Completiva semplice imperfetto piuccheperfetto In questo caso, la relazione con la principale è di contemporaneità o di anteriorità. Latino Italiano Principale Completiva Principale Completiva Amicum meum moneo id faciat ut il mio amico Ammonisco lo faccia che A te peto id facias ut Ti chiedo tu lo faccia che Amicum meum moneo id faciat ne il mio amico Ammonisco lo faccia che non A te peto id facias ne Ti chiedo tu lo faccia che non Latino Italiano Principale Completiva Principale Completiva Accidit amicus meus id faciat ut Accade il mio amico lo faccia che Mos est parentibus oboedias ut È buona norma tu obbedisca ai genitori che Accidit amicus meus id faciat ut non Accade il mio amico lo faccia che non Mos est pravis amicis oboediat ut non È buona norma tu obbedisca ai cattivi compagni che non >> pagina 452 Cerchia l’elemento che introduce la subordinata completiva e traduci. 2. Dat operam magistratus, ne quid res publica detrimenti caperet. (da Caes.) a. Id ut facias te oro atque obsecro (Cic.) b. Obscuritas rerum facit ut non intellegatur oratio (Cic.) c. Vos oro atque obsecro ut in rei publicae salute sapientiam adhibeatis. (Cic.) d. Attilius Regulus senati suasit, ne pax cum Poenis esset. (Eutr.) e. Sed caritas patriae est ut tam ignominia eam quam morte nostra, si opus sit, servemus. (Liv.) f. Necesse est enim ut veniant scandala. (Vang. Matt.) g. Moneo vos ne tantum scelus impunitum omittatis. (Sall.) h. Rectum est ut eos aeque ac nos ipsos amemus. (Cic.) i. Te semper oravimus ne contra Caesarem pugnares. (Cic.) j. >> pagina 453 I verba timendi I reggono: verba timendi la introdotta da ; completiva affermativa ne la , introdotta da oppure . completiva negativa ut ne non Se i sono hanno una costruzione particolare: verba timendi negativi → non temo di/sono sicuro che non (lett.: “non temo che”) non timeo ne → non temo di non/sono sicuro che (lett.: “non temo che non”) non timeo ne non I tempi del congiuntivo sono: e in dipendenza da tempi presenti; presente perfetto e in dipendenza da tempi passati. imperfetto piuccheperfetto La relazione espressa è di contemporaneità o di anteriorità. Latino Italiano Timebam quid stulte diceres ne Temevo tu dicessi qualche sciocchezza che amicis molestus esses ne dessi fastidio agli amici che Timebam impetravissem eius veniam ut Temevo avessi ottenuto il suo perdono che non Cerchia l’elemento che introduce la subordinata completiva e traduci. 3. Attalus timebat ne oppidum oppugnatione opprimeretur. (Liv.) a. Graeci timebant ne vi captis nulla apud victorem venia esset. (Liv.) b. Omnes labores te suscipere video, timeo ut sustineas. (Cic.) c. Labienus, veritus ne hostium impetum sustinere non posset, litteras Caesari remittit. (Caes.) d. Vereor ne aut molestus sim vobis, iudices, aut ne ingeniis vestris videar diffidere. (Cic.) e. Caesar, timens ne nostri circumvenirentur, duplicem eo loco fecerat vallum. (Caes.) f. Vereor ut Dolabella ipse satis nobis prodesse possit. (Cic.) g. Hostes, pavidi ne iam, subrutis muris, facta in urbem via esset, fossam intra murum ducere instituunt. (Liv.) h. Caesar ne Dumnorigis supplicio Diviciaci animum offenderet verebatur. (Caes.) i. Timor deinde patres incessit ne civitatem sine imperio, exercitum sine duce, multarum circa civitatum inritatis animis vis externa adoriretur. (Liv.) j. >> pagina 454 I verba impediendi I – , , , , – sono un gruppo di verbi che portano con sé l’idea di impedimento e reggono: verba impediendi impedio deterreo detineo obsto resisto la introdotta da o , se la è ; completiva ne quominus reggente affermativa la introdotta da o se la è negativa. completiva quominus quin reggente I tempi del congiuntivo sono: in dipendenza da tempi presenti; presente in dipendenza da tempi passati. imperfetto La relazione espressa è sempre di contemporaneità. Latino Italiano Dolor impedit scribam ne Il dolore impedisce io scriva che scribam quominus io scriva che Vulnus obstabat miles pugnaret ne La ferita impediva il soldato combattesse che Non obstiti verum diceres quin Non ho impedito tu dicessi la verità che verum diceres quominus tu dicessi la verità che >> pagina 455 Traduci. 4. Impedior dolore animi ne de huius miseria plura dicam. (Cic.) a. Non poterant milites contineri quin spe praedae in urbem irrumperent. (Caes.) b. Intercludor dolore quominus ad te plura scribam. (Cic.) c. Non recusamus quin omnia vestra sint. (Liv.) d. Non maioribus nostris superbia obstabat quominus aliena instituta imitarentur (Sal.) e. Nihil abest quin sim miser. (Cic.) f. Legati dixerunt Germanos neque priores (“per primi”) populo Romano bellum inferre neque tamen recusare quin armis contendant. (Caes.) g. Facere non potui quin tibi et sententiam et voluntatem declararem meam. (Cic.) h. Lavoriamo insieme cum sociis Leggi con calma e attenzione il brano che segue (dal di Cornelio Nepote) e senza tradurre, individua le completive, le infinitive, le relative (alcune sono al congiuntivo); riconosci per le prime due i verbi che le reggono e per le relative i sostantivi a cui fanno riferimento. Puoi applicare lo schema: 5. De viris illustribus Completive Infinitive Relative Proposizione Proposizione Proposizione Verbo reggente Verbo reggente Verbo reggente Quae dum in Asia geruntur, accidit casu, ut legati Prusiae Romae apud T. Quintium Flamininum consularem cenarent atque ibi de Hannibale mentione facta ex his unus diceret eum in Prusiae regno esse. Id postero Flamininus senatui detulit. Patres conscripti, qui Hannibale vivo numquam se sine insidiis futuros existimarent, legatos in Bithyniam miserunt, in his Flamininum, qui ab rege peterent, ne inimicissimum suum secum haberet sibique dederet. His Prusia negare ausus non est: illud recusavit, ne id a se fieri postularent, quod adversus ius hospitii esset: ipsi, si possent, comprehenderent; locum ubi esset, facile inventuros. Hannibal enim uno loco se tenebat, in castello, quod ei a rege datum erat muneri, idque sic aedificarat, ut in omnibus partibus aedificii exitus haberet, scilicet verens, ne usu veniret, quod accidit. Huc cum legati Romanorum venissent ac multitudine domum eius circumdedissent, puer ab ianua prospiciens Hannibali dixit plures praeter consuetudinem armatos apparere. Qui imperavit ei, ut omnes fores aedificii circumiret ac propere sibi nuntiaret, num eodem modo undique obsideretur. Puer cum celeriter, quid esset, renuntiasset omnisque exitus occupatos ostendisset, sensit id non fortuito factum, sed se peti neque sibi diutius vitam esse retinendam. Quam ne alieno arbitrio dimitteret, memor pristinarum virtutum venenum, quod semper secum habere consuerat, sumpsit. die >> pagina 456 La proposizione consecutiva LAT Le proposizioni consecutive in sono introdotte anch’esse da e in da e se negative, ma sono identificabili dagli antecedenti presenti nella reggente: italiano che latino ut ut non avverbi: , , , , ecc.; sic ita adeo tam pronomi: , , ecc.; is talis aggettivi: , , , ecc. tantus a um I sono: presente, imperfetto e perfetto. tempi del congiuntivo Latino Italiano Principale Consecutiva Principale Consecutiva Amicus meus bonus est tam omnes eum ament ut Il mio amico è buono tanto tutti lo amano che Amicus meus bonus est tam inimicos habeat ut non Il mio amico è buono tanto ha nemici che non vixi Ita frustra me natum existimem ut non Sono vissuto in modo tale credo di essere nato inutilmente che non Dives eram tam metirer nummos modio ut Ero ricco tanto contare i soldi a sacchi da Traduci. 6. Ero così stanco che non capivo le tue parole. a. È tempo che andiamo a casa. b. Siamo stati così sciocchi da credergli. c. Chiedo che mi diciate la verità. d. Sono così felice che vorrei gridarlo a tutti. e. Temo che mio fratello non possa venire. f. È stato così bello che lo ricorderemo. g. Avete impedito che facessi un errore. h. La nebbia era così fitta che non potevo vedere. i. Capita che gli uomini sbaglino. j. >> pagina 457 Traduci. 7. Accepimus condiciones, sed ita, ut removeat praesidia ex iis locis, quae occupavit, ut sine metu de iis ipsis condicionibus Romae senatus haberi possit. (Cic.) a. Tantus timor omnem exercitum occupavit, ut omnium mentes animique perturbarentur. (Caes.) b. Tum vero tantus clamor exortus est ut hostes ex castris exciret (excīre, “far uscire”) et arreptis armis in aciem descenderent. (da Liv.) c. Ennius poeta ita ferebat duo quae maxima putantur onera, paupertatem et senectutem, ut eis paene delectari videretur. (Cic.) d. Epaminondas fuit disertus, ut nemo ei Thebanus par esset eloquentia, neque minus concinnus in brevitate respondendi quam in perpetua oratione ornatus. (Nep.) e. >> pagina 458 La subordinata dichiarativa LAT Esiste anche una , introdotta da + , ma è possibile anche con il . completiva con funzione dichiarativa quod indicativo congiuntivo Latino Italiano Principale Consecutiva Principale Consecutiva Bene facis eum hortaris quod Fai bene esortarlo ad Opportune accidit Marcus abesset quod Accadde opportunamente Marco non fosse presente che Le espressioni che introducono questa proposizione sono: / / + bene commode opportune fit quod Esempio Bene fit quod Tullius adest Accade giustamente Tullio sia presente che / / + gratum iucundum molestum est quod Esempio Gratum mihi fecisti quod novos libros misisti Mi hai fatto cosa grata mandare dei nuovi libri a / + adde accēdit quod Esempio Accedit quod amicis certis delectatur Si aggiunge si diletta di amici sicuri il fatto che con antecedente , , + hoc id illud quod Esempio Homines hoc uno a bestiis differunt quod ratione habent Gli uomini si diversificano dalle bestie per sola , possiedono la ragione una cosa che >> pagina 459 BOX EUROPA Esiti dell’infinitiva nelle lingue europee Come puoi intuire, le subordinate oggettive e soggettive italiane derivano da un uso diffuso della proposizione introdotta da che sostituisce l’infinitiva. Come l’italiano si comportano altre due lingue neolatine, il francese e lo spagnolo. quod → So che tu sei intelligente → Je sais que tu es intelligent → Yo sé que tu eres inteligente Traduci. 8. Accedebat quod L. Sulla exercitum, quem in Asia ductaverat, ut sibi fidum faceret, contra morem maiorum luxuriose nimisque liberaliter habuerat (“vivere”). (Sall.) a. Scipio querebatur quod omnibus in rebus homines diligentes essent sed non in amicitia. (Cic.) b. Indignabantur milites quod conspectum suum hostes perferre possent tantulo spatio interiecto et signum proeli exposcebant. (da Caes.) c. In hac victoria etiam illud memorabile fuit quod ne nuntius quidem tantae cladis superfuit. (Giust.) d. Senatus legatis ita responderi iussit quod rex Attalus classe copiisque duces Romanos iuvisset. (Liv.) e. Quod celeriter me fecisti de Caesaris litteris certiorem, fecisti mihi gratum. (Cic.) f.