Il complemento di denominazione ITA In italiano il , introdotto dalla preposizione (semplice o articolata), segue un nome generico di cui specifica il nome proprio e, in genere, si trova con nomi, soprannomi, nomi geografici, nomi di mese ecc. complemento di denominazione di Esempio → complemento di denominazione La città di Roma di Roma → complemento di denominazione Il mese di maggio di maggio Il complemento partitivo ITA Il , introdotto dalle preposizioni (semplice o articolata), e , indica l’insieme all’interno del quale si considera solo una parte. Può dipendere da: complemento partitivo di tra fra un o un ( ); nome avverbio che indica quantità Un etto di prosciutto un ( ); pronome interrogativo Quale tra quelle ragazze è tua amica? un ( ); pronome indefinito Ho appena finito di stirare alcune delle camicie un ( ); numerale Ventotto dei pazienti ricoverati si sono ripresi un ( ). aggettivo al grado superlativo relativo Nicola è il più giovane della sua compagnia di amici Nelle proposizioni seguenti distingui, barrando la casella opportuna, i complementi di specificazione (S), di denominazione (D) e partitivi (P). 3. A Venezia c’è il Ponte dei Sospiri. a.            S         D       P L’automobile di Franca è un modello ibrido. b.            S         D       P Nessuno di noi è arrivato in ritardo. c.            S         D       P Il lago di Garda ha acque molto profonde. d.            S         D       P Ho letto gran parte del libro. e.            S         D       P Quella è la piazza del mercato. f.            S         D       P Il computer di Nadia non funziona più. g.            S         D       P Il mese di Febbraio è il più corto di tutti. h.            S         D       P Ciascuno dei membri dell’associazione riceverà l’invito. i.            S         D       P Due di quelle valigie sono tue. j.            S         D       P  >> pagina 78  Nelle seguenti frasi individua il complemento di specificazione (attenzione: non sempre è presente). 4. L’aereo ha sorvolato il deserto del Sahara. a. La ricetta delle lasagne della nonna è speciale. b. Quel nuovo negozio di videogiochi è affollato. c. Farò una fotocopia del documento. d. Stiamo aspettando i risultati delle analisi. e. Degli amici mi hanno inviato un regalo bellissimo. f. Sottolineate i complementi di specificazione. g. Le scuse di tuo cugino sono inutili. h. Qualcuno dei tuoi compagni non ha svolto i compiti assegnati. i. Il figlio della signora Bianchi si è laureato con lode. j. Ho provato una fastidiosa sensazione di disorientamento. k. Ho mangiato delle patatine fritte buonissime. l. Se solo potessimo avere un po’ più di tempo! m. Il valore della particella ITA ne Nella lingua italiana, il monosillabo è una particella che può avere valore di o di . Essa deriva infatti dal latino (“di lì”), di cui conserva il valore primario di . ne avverbio pronome inde avverbio di luogo Esempio Entrato in casa, ne uscì subito dopo → dalla casa, da lì ne Come abbiamo accennato, la particella svolge anche la funzione di o . pronome personale dimostrativo Esempio (→ “di lei”) dicono bene Non la conosco personalmente, ma ne (→ “di esso”) Chiuso l’affare, non volle più parlar ne (→ “da esso”) Ha visto il film e ne è stata impressionata (→ “di ciò” – “di questa”) Abbiamo avviato una bella impresa e ne siamo fieri (→ “di Venezia”) Gli piace Venezia e ama percorrer ne le calli Nell’ultimo esempio, in particolare, la particella equivale all’ , infatti la frase corrisponde per significato a: ne aggettivo possessivo di terza persona Esempio Gli piace Venezia e ama percorrere le sue calli La frase invece, è sbagliata, in quanto il pronome deve sostituire l’aggettivo possessivo e non aggiungersi. Gli piace Venezia e ama percorrer ne le sue calli , ne Il monosillabo , inoltre, può sia riferirsi a un’intera frase, sia avere valore partitivo (e indicare quindi “di ciò”, “di quella cosa” e simili). ne Esempio   Spero che mi telefoni, ma ne dubito → dubito che tu mi telefoni → riferito all’intera frase ne   Avete voglia di andare al cinema? No, non ne abbiamo voglia → non abbiamo voglia di andare al cinema → riferito all’intera frase ne   Il professore ci ha dato dieci esercizi, ma io ne ho svolti solo cinque → di quelli →riferito agli esercizi, valore partitivo ne  >> pagina 79  Riscrivi il dialogo che segue inserendo opportunamente la particella «ne» per sei volte. 5. «Marco e Paola sono partiti». «Non sapevo niente!». «Come è possibile che non fossi informato?». «Non ho avuto notizia da nessuno degli amici». «Mi ha parlato Giovanna». «Ho visto a scuola la sorella di Giovanna, ma non ha fatto parola». «Forse pensava che lo sapessi. Non credo non volesse dirtelo. Non vedo il motivo». Individua e cancella la frase errata di ogni gruppo. Segui l’esempio. 6. a. 1. Abbiamo incontrato Mario e Luisa e abbiamo incontrato anche i loro genitori. 2. Abbiamo incontrato Mario e Luisa e ne abbiamo incontrato anche i loro genitori. 3. Abbiamo incontrato Mario e Luisa e ne abbiamo incontrato anche i genitori. b. 1. Sei andato a cercare funghi? Quanti funghi hai trovato? 2. Sei andato a cercare funghi: quanti funghi ne hai trovati? 3. Sei andato a cercare funghi: quanti ne hai trovati? c. 1. Bello quel quadro, anch’io ne ho un quadro simile. 2. Bello quel quadro, ne ho uno simile anch’io. 3. Bello quel quadro, anch’io ho un quadro simile. d. 1. Questo me lo aveva accennato anche Luca, ma non ne ero convinto. 2. Questo me lo aveva accennato anche Luca, ma di ciò non ne ero convinto. 3. Questo me lo aveva accennato anche Luca, ma di ciò non ero convinto. e. 1. Sono andata a casa di Matteo e ne ho apprezzato il suo giardino pieno di fiori. 2. Sono andata a casa di Matteo e ho apprezzato il suo giardino pieno di fiori. 3. Sono andata a casa di Matteo e ne ho apprezzato il giardino pieno di fiori. Lavoriamo insieme cum sociis Scrivi un dialogo simile a quello dell’esercizio 5, che presenti un minimo di cinque battute e che preveda l’inserimento della particella «ne» almeno per tre volte.   7.    >> pagina 80  Sostituisci la particella «ne» con la locuzione che essa sostituisce. 8. Non ho visto il film, ma ne ho sentito parlare bene. a.   Vedo che hai una cantina piena di vino, io non ne bevo mai.  b.   Il tempo era scaduto, ma lui non se ne era accorto. c.   Non vengo con te al concerto di musica classica, perché non me ne intendo molto. d.   La festa di ieri era noiosa, per cui ce ne siamo andati via quasi subito. e.   Il professore consegnò i compiti e ne fece la correzione. f.   Tullia ha fatto quattro errori nella verifica di latino, ma la professoressa ne ha contati solo tre. g.   L’assegnazione del premio fu seguita con molto interesse da tutti e i giornali ne parlarono diffusamente. h.   Luca non mi ha più chiamato, ma io non ne capisco il motivo. i.   Ci hanno regalato dei dolci, ne terremo un po’ per la cena. j.   Il caso genitivo LAT osserva   Amicorum consilia semper grata sunt Pulchra verba antiqui poetae studemus Nautae periti pelagi pericula non timebant Insularum incolae deum Neptunum colebant In queste frasi latine, che sono la traduzione delle frasi in italiano utilizzate come esempi all’inizio dell’unità, è evidenziato il latino. complemento di specificazione In latino la funzione dei complementi è data dalla desinenza. Il complemento di specificazione è espresso dal . caso genitivo osserva   PRIMA DECLINAZIONE  = isola insula C. di specificazione = Genitivo Sing. insul ae - ae Plur. insul arum - arum SECONDA DECLINAZIONE  = amico amicus C. di specificazione = Genitivo Sing. amic i - i Plur. amic orum - orum Riconsideriamo le frasi utilizzate come esempio. Amic orum → -, tema ricavato dall’accusativo maschile a cui si toglie la desinenza del caso - ; amic amic um um   → - , desinenza del caso genitivo plurale della seconda declinazione. orum Poet ae → -, tema ricavato dall’accusativo maschile a cui si toglie la desinenza del caso - ; poet poet am am   → - , desinenza del caso genitivo singolare della prima declinazione. ae Pelag i → -, tema ricavato dall’accusativo neutro a cui si toglie la desinenza del caso - ; pelag pelag us us   → - , desinenza del caso genitivo singolare della seconda declinazione. i Insul arum → -, tema ricavato dall’accusativo femminile a cui si toglie la desinenza del caso - ; insul insul am am   → - , desinenza del caso genitivo plurale della prima declinazione. arum BOX EUROPA   Il genitivo sassone   Il complemento di specificazione inglese, che esprime possesso, è dato dalla forma del . genitivo sassone Es. (La casa di Peter); (Il libro di Jack); Peter ’s house Jack ’s book Il complemento di specificazione che indica l’appartenenza di un’opera, in inglese, può essere espresso anche con la seguente forma: Es. ▶ A play by Shakespeare A Shakespeare ’s play Fai l’analisi logica delle quattro frasi utilizzate come esempi. 9. a. Amicorum consilia semper grata sunt     avverbio   b. Pulchra verba antiqui poetae studemus       c. Nautae periti pelagi pericula non timebant         d. Insularum incolae deum Neptunum colebant