L’artista siciliano Emilio Isgrò (n. 1937) interviene sul ritratto di Manzoni dipinto da Francesco Hayez: sovrappone alla figura dello scrittore un testo, che rimane sconosciuto, e lo cancella con dell’acrilico bianco. L’osservatore finisce così con il concentrarsi sull’unica striscia di tela libera, dove incontra l’occhio brillante di Manzoni. ALESSANDRO MANZONI Emilio Isgrò, L’occhio di Alessandro Manzoni, 2016. La vita Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 da Giovanni Verri e Giulia Beccaria, figlia di Cesare, l’autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene (1764), che primo in Europa mise in discussione la pena di morte. Giulia in realtà è legata in matrimonio al conte lecchese Pietro Manzoni, che comunque riconosce Alessandro come proprio figlio. Quando nel 1792 i genitori si separano, il bambino inizia una lunga peregrinazione in collegi religiosi lombardi, che si conclude nel 1801 quando – terminati gli studi – va a vivere nella casa paterna. Insofferente verso la rigida educazione che gli viene impartita, sviluppa accese idee giacobine (durante la Rivoluzione francese i giacobini rappresentarono l’ala più intransigente nel diffondere gli ideali repubblicani ed egualitari). Nella Milano del primo Ottocento, passata dagli austriaci al regime napoleonico, conosce le più importanti personalità culturali, a cominciare dai poeti Vincenzo Monti e Ugo Foscolo. Andrea Appiani, Giulia Beccaria col figlio Alessandro, 1790. 6 Nascita, famiglia, studi