Le abilità del geografo osservare Non sempre è necessario allontanarsi molto da casa per provare le emozioni del viaggio: a volte basta guardarsi intorno con occhi nuovi per fare scoperte interessanti! L’importante è sapere che cosa si vuole scoprire e quali strumenti utilizzare. Se vuoi conoscere lo spazio che ti circonda, comincia con l’ ciò che vedi: puoi farlo direttamente o attraverso delle fotografie. osservare Osservare è la prima operazione che compie il geografo; guarda un paesaggio e si pone alcune domande: che cosa vedo? Quali informazioni posso ricavare? Che cosa posso dedurre? In altre parole, . “legge” il paesaggio Prova anche tu, esercitandoti sulle foto che ti proponiamo in queste pagine. Leggi il PAESAGGIO Che cosa vedi? Quali formano il paesaggio? elementi fisici Ci sono monti, colline, pianure, fiumi, laghi o mari? Quali vedi? Com’è la vegetazione? Ci sono animali? elementi naturali Riconosci , cioè tracce della presenza umana? elementi artificiali Sei di fronte a un esempio di : non vi è traccia della presenza dell’uomo né di qualche sua attività. Milioni di anni fa tutta la Terra era così. Poi l’uomo l’ha in gran parte trasformata e organizzata secondo le sue esigenze. Per fortuna esistono ancora aree limitate della Terra in cui l’ambiente naturale non è stato modificato: sono “oasi” preziose per la sopravvivenza della natura e dell’umanità. paesaggio naturale Guarda ora quest’altra fotografia: mostra un paesaggio che, come vedi a colpo d’occhio, è profondamente diverso da quello della pagina precedente. Osservalo bene e analizzalo, ponendoti le domande che leggi a fianco. Leggi il PAESAGGIO Quali sono gli che compongono il paesaggio? elementi fisici Quali vedi?ì elementi naturali Riconosci ? Quali? elementi artificiali Questo secondo ambiente presenta evidenti segni dell’intervento umano: edifici, strade, ponti, terrazzamenti. un esempio di , definito così proprio perché è stato trasformato dall’uomo. Quando una comunità umana si stabilisce in un luogo in cui l’ambiente è ancora naturale, comincia a modificarlo e a organizzarlo secondo i propri bisogni: sorgono allora le prime case, le prime strade, le prime forme di sfruttamento del suolo. Gli interventi dell’uomo si succedono nel tempo e si sovrappongono: l’ambiente viene continuamente trasformato per rispondere in maniera adeguata alle esigenze via via diverse della società. È paesaggio umanizzato Quando osservi un paesaggio ricordati per prima cosa di distinguere gli elementi fisici, gli elementi naturali e gli elementi antropici (le opere dell’uomo) >> pagina 14 TROVare LE RELAZIONI Quando osservi un paesaggio, dopo aver individuato quali sono gli elementi fisici e naturali e quelli introdotti dall’uomo, domandati quali esistono tra essi. Ti accorgerai che le scelte operate dall’uomo non sono mai dettate dal caso, ma sono influenzate dalle caratteristiche naturali dell’ambiente in cui si trova ad agire. E le scelte dell’uomo modificano a loro volta l’ambiente, facendogli assumere forme diverse nel corso del tempo, in un rapporto di dipendenza reciproca. relazioni Osserva, per esempio, come lo sviluppo di una città sia influenzato dall’ambiente naturale in cui sorge e come a sua volta ne trasformi profondamente l’aspetto. Rispondi alle domande per ognuna delle città che vedi nelle foto. Orvieto, sorta su una rupe di tufo. Bassano del Grappa, che si estende lungo il fiume Brenta. Genova, città in riva al mare. Leggi il PAESAGGIO Dove sorge il centro storico della cittadina di ? Qual è l’elemento fisico predominante? In che modo ha influenzato l’aspetto del centro abitato? Perché Orvieto è stata costruita proprio lì e non nella piana sottostante? Prova a immaginare: se fosse sorta in pianura, che aspetto avrebbe? E se si fosse sviluppata lungo le rive del mare o di un fiume? Perché, secondo te, è sorta in pianura, lungo il fiume? La città di si estende invece lungo la costa: di quali vantaggi ha goduto, secondo te, grazie a questa posizione? Orvieto Bassano del Grappa Genova Rispondendo alle domande, avrai notato che esiste uno stretto rapporto tra gli elementi fisici, quelli naturali e le opere dell’uomo. Ogni città si è infatti sviluppata in una posizione ben precisa, cioè quella che meglio rispondeva ai bisogni di sopravvivenza della comunità umana: Orvieto su un luogo elevato, ben difeso naturalmente, che permetteva di controllare il territorio circostante; Bassano del Grappa ai piedi delle Prealpi Venete, vicino a una fertile pianura percorsa da un fiume ricco di acque e all’imbocco di una valle importante; Genova, città marinara, lungo la costa e nella zona più interna di un ampio golfo. Il colle, la pianura, il fiume e la costa offrivano opportunità preziose per lo sviluppo delle attività umane e sono stati perciò completamente trasformati, ma a loro volta hanno condizionato la forma e lo sviluppo delle città, che si sono adeguate ai caratteri fisici dell’ambiente. Quando consideriamo insieme gli elementi fisici e naturali, le opere dell’uomo e le relazioni che intercorrono tra tutti questi elementi, siamo di fronte a un esempio non solo di paesaggio umanizzato, ma di . Questa parola esprime il legame sempre vivo che unisce un gruppo umano all’ambiente in cui vive. territorio CONFRONTA Per meglio rendersi conto dei cambiamenti intervenuti nel tempo in un determinato territorio, sono molto utili le , cioè quelle scattate nel passato. Confronta, per esempio, le due foto di Napoli: come si è trasformato il paesaggio? fotografie storiche 1880 2018