Rappresentare lo spazio Da sempre gli uomini hanno sentito l’esigenza di esplorare il nostro pianeta e di condividere con gli altri le loro scoperte. Di pari passo hanno quindi avvertito la necessità di nel modo più fedele e chiaro possibile i territori in cui vivevano e quelli che percorrevano durante i loro viaggi per mare e per terra. rappresentare Approfondimanto – Le mappe più antiche Leggi LA CARTA Questa è un’ del Lago di Ginevra, disegnata alla fine del XVI secolo. Come sono indicati i diversi elementi: i monti, le cittadine e i fiumi? Confrontala con una carta attuale: quali differenze noti? Ci sono ancora i disegni? antica carta Come hai visto, le rappresentazioni della Terra mutano nel , perché rispecchiano le conoscenze che aveva a disposizione chi le ha prodotte in quel determinato momento storico. Per rappresentare territori lontani, infatti, gli antichi cartografi potevano basarsi su pochi punti di riferimento, spesso forniti dai naviganti e dai viaggiatori. tempo Solo da pochi decenni i satelliti e le navicelle spaziali ci hanno messo in condizione di conoscere a fondo il nostro pianeta e di rappresentarlo in modo più fedele. Le rappresentazioni, però, cambiano non solo nel tempo ma anche nello , perché riflettono i diversi punti di vista di chi le produce. spazio Se confronti per esempio la rappresentazione del mondo qui sotto con quella di Mercatore (vedi a pagina 27), che senz’altro conosci, noterai che si tratta di due visioni molto differenti! Questo perché ognuno tende a descrivere la realtà a partire dal proprio punto di osservazione, ponendo al centro il luogo in cui vive. Approfondimento – Storia delle carte geografiche Le che si conoscano sono state ritrovate in Mesopotamia e risalgono al III millennio a.C.: rappresentano i confini di campi e proprietà. mappe più antiche Questo planisfero, che presenta le Americhe a destra dell’Europa e dell’Asia, è usato in . Australia >> pagina 25 La mappa mentale è soggettiva, la carta geografica è il più fedele possibile alla realtà Prova a tracciare su un foglio, andando a memoria, un percorso che tu e i tuoi compagni conoscete bene, per esempio quello che separa la tua scuola dalla biblioteca, dal parco, oppure dalla stazione. Cerca di ricordare tutte le strade, le svolte, i particolari che incontri durante il percorso: l’edicola, la gelateria, la cartoleria, un edificio, un albero particolare… Quando hai finito, confronta il tuo schizzo con quello dei tuoi compagni: probabilmente noterai che i vostri disegni non contengono gli stessi dettagli e presentano molte differenze. Ognuno di noi infatti ha una propria immagine mentale dei luoghi e dei percorsi che compie: nota un particolare che un altro trascura, ricorda come punto di riferimento un elemento piuttosto di un altro perché per lui riveste un’importanza speciale… Lo schizzo che hai realizzato è una , cioè una rappresentazione , diversa a seconda delle persone e dei punti di vista. mappa mentale soggettiva Oggi, per sapere se quello che hai rappresentato corrisponde alla realtà, puoi confrontarlo con una vera carta geografica, in questo caso con una pianta della tua città. Le sono infatti la rappresentazione (il disegno) della Terra o di una sua parte su una superficie piana: sono gli strumenti utili per conoscere un territorio e orientarsi in esso. carte geografiche più fedele possibile Una carta geografica non riproduce esattamente tutti gli elementi di un territorio: si dice che è una . rappresentazione approssimata Una carta geografica riproduce la Terra (o una sua parte) molto più piccola di com’è nella realtà: si dice che è una . rappresentazione ridotta Una carta geografica rappresenta gli aspetti della realtà attraverso simboli: si dice che è una . rappresentazione simbolica