LETTERATURA E GRANDE GUERRA       La (1914-1918) è uno : è la prima «guerra di macchine» (Pirandello), guerra di trincea in cui il nemico non ha un volto preciso, e guerra totale che coinvolge anche i civili e milioni di soldati, spesso ignari del perché combattono. Prima guerra mondiale snodo epocale Molti gli sono , ma diversi sono i loro orientamenti e atteggiamenti. intellettuali europei e italiani coinvolti in modo diretto Nel dibattito che si accende tra chi è a favore dell’entrata in guerra (interventisti) e chi invece vorrebbe l’Italia neutrale (neutralisti), prevale inizialmente l’ . La guerra viene vista come una purificazione del vecchio mondo, un passaggio inevitabile e positivo. Le posizioni degli intellettuali italiani entusiasmo per l’impresa bellica si fa promotore dell’intervento in nome del nazionalismo, di un    antidemocratico e di un’idea estetizzante della violenza. La guerra come momento di esaltazione collettiva è anche un elemento centrale della poetica dei . D’Annunzio ▶ virilismo Futuristi Molti intellettuali partono volontari, ma non tutti con le stesse motivazioni. si arruola per ritrovare «il contatto col mondo e con gli altri uomini», e molti troveranno il senso profondo di questa terrificante esperienza nella solidarietà con i propri simili in momenti estremi (come ,autore di ). Renato Serra Pietro Jahier Con me e con gli alpini Non mancano però gli autori che mantengono uno sguardo lucido e assistono alla trasformazione del mito in tragedia e denunciano gli orrori e . L’esempio più noto è , che narra la propria esperienza nel memorabile (1938). l’insensatezza della guerra Emilio Lussu Un anno sull’Altipiano La Prima guerra mondiale è uno   perché è un punto di svolta tra l’Ottocento, con il suo ottimismo nel progresso della modernità, e il Novecento, con l’orrore delle guerre mondiali e dei grandi conflitti. snodo epocale , maschilismo esasperato. virilismo